Se abitate a Milano sarete sicuramente amici di qualcuno che fa un podcast. Formuliamo in maniera più realistica: trovate, a Milano, qualcuno che non ne faccia uno.
Lo scrivo io che ne faccio due, figuratevi. Negli ultimi anni sono diventati tantissimi, forse troppi. C’è un podcast per ogni cosa, i brand l’hanno presa come operazione futuristica su cui fissare la bandierina, ogni celebrities che si rispetti ha il proprio in cui invita amici a chiacchierare. Ci sono le mamme che raccontano com’è essere mamma, i papà che raccontano com’è essere papà, i corsi di inglese, la cronaca nera fatta bene e quella fatta male, il gossip, la politica.
La grande domanda è sempre quella: ma chi li ascolta tutti questi podcast? Di dati non si parla mai, sono nascosti, segreti, irraggiungibili. Ci sono le classifiche, sì, ma vai a sapere i numeri reali. E nel mare di contenuti che non si sa chi li ascolti, ci sono prodotti che ci fanno ricordare la bellezza di questo formato. La bellezza, sì, ma in questo caso anche la potenza. Parliamo dell’ultimo lavoro di Pablo Trincia, Dove nessuno guarda, un podcast originale di SKY Italia e SKYTG24 realizzato da Chora Media.
Un podcast che possiamo definire ‘crime’, perché di crimini si parla. Ma che non punta al sensazionalismo che ogni tanto intacca il genere.
Dove nessuno guarda racconta una storia che ormai ha 30 anni, quella dell’omicidio di Elisa Claps. Una storia su cui abbiamo visto speciali, servizi al telegiornale, puntate di Chi l’ha visto?. Una storia interminabile per la famiglia, indelebile per la città di Potenza.
Era il 12 settembre 1993 quando Elisa Claps spariva senza lasciare traccia. Ma, a differenza di tanti casi irrisolti, qui l’assassino era davanti agli occhi di tutti, e da subito. Quella di Elisa Claps è una storia di silenzi, di non detti, di colpi di scena, di storie che si ripetono. Una brutta pagina di storia italiana di cui probabilmente pensiamo di sapere tutto, ma che nell’opera di Trincia torna a vivere arricchita di nuove testimonianze, raccontata soprattutto nel dolore e nella forza dei familiari, che hanno lottato 20 anni per ottenere giustizia.
Quali sono le funzioni dei podcast? Non lo so, credo raccontare, intrattenere, informare e tantissime altre. E se tanti di voi sono ancora acerbi o pensano che questo formato non faccia per loro, vi lanciamo una sfida: iniziate con una storia così, raccontata così.