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5 cose che abbiamo scoperto da ‘Illuminismo psichedelico’

Il (più longevo) podcast divulgativo di Federico Di Vita è arrivato alla sua centesima puntata. Ripercorriamo la sua storia con cinque curiosità sul tema

Foto generata con IA via Firefly Adobe

Negli ultimi anni c’è stato un gran parlare del rinascimento psichedelico, ovvero la riscoperta da parte della comunità medico-scientifica del potenziale terapeutico delle sostanze psichedeliche. Non solo nuovi studi e ricerche, ma anche libri e opere divulgative. È in questa cornice che si inserisce Illuminisco psichedelico, il podcast “psicotropo” di Federico Di Vita, già dietro a La scommessa psichedelica (Quodlibet, 2020), una raccolta di saggi a più firme che trattano l’argomento della psichedelia da prospettive inedite, dai culti mesenterici alla letteratura lisergica, dalla memetica alla psicoterapia, dalla psytrance al coinvolgimento di Trump nella diffusione dell’esketamina.

Inaugurato nel gennaio 2021 e prodotto dall’Associazione Luca Coscioni, Illuminismo psichedelico in questi tre anni ha raggiunto il traguardo dei cento episodi ospitando neuroscienziati, artisti, scrittori, psichiatrici e diventando quello che è probabilmente il più longevo dei podcast psichedelici in Italia.

Abbiamo selezionato cinque puntate, di queste cento, che hanno trattato dei temi particolarmente interessanti legati alla psichedelia.

Il primo farmaco psichedelico in Italia

Sapevate che in Italia è in uso un farmaco psichedelico per trattare le forme più resistenti di depressione? Si tratta dello Spravato, un medicinale a base di esketamina – una molecola ottenuta dalla casa farmaceutica Janssen modificando la ketamina – che è stato approvato dall’EMA e che è impiegato in alcune strutture del nostro Paese, come per esempio nel CSM Area 5 del Dipartimento di Salute Mentale della ASL di Bari. Proprio in questo CSM lavora lo psichiatra e psicoterapeuta Mauro D’Alonzo, che in questo episodio racconta qualcosa dei suoi primi impieghi terapeutici. Mauro D’Alonzo è inoltre tra i primissimi italiani che sta conseguendo il Certificate in Psychedelic-Assisted Therapies and Research al California Institute of Integrale Studies.

Ayahuasca e cura del mondo

Nella 55° puntata di Illuminismo psichedelico lo psichiatra “riluttante” e “anarchico” Piero Cipriano parla con Federico di Vita del suo recente (e importante) libro Ayahuasca e cura del mondo (Politi Seganfreddo Edizioni), che dopo una avvincente carrellata storico-etnico-sciamanica arriva al suo culmine con quella che è una proposta in grado potenzialmente di rivoluzionare le basi della psichiatria come la conosciamo: quella dell’ospedale psichedelico.

DMT e neuroscienze

Nella 60° puntata di Illuminismo psichedelico Chris Timmermann, Postdoc all’Imperial College di Londra, e capo del gruppo di ricerca sulla DMT, ci parla di cosa sia la DMT, di che risultati stiano raggiungendo all’Imperial College studiandone gli effetti sul cervello, della sua differenza dalla 5meoDMT (il principio attivo del veleno dei rospi del genere Bufo), del potenziale antidepressivo di queste sostanze e delle criticità del doppio cieco nei trial con sostanze psichedeliche, in cui è molto evidente chi ha assunto la sostanza in esame e chi il placebo.

La musica psichedelica italiana

La psichedelia ha un influsso importante anche sull’arte, anche dove forse non ci si aspetterebbe di trovarla. Nella 71° puntata, il musicista e critico musicale Demented Burrocacao si interroga insieme a Federico di Vita su cosa si intenda per musica psichedelica, per poi lanciarsi in un’analisi sorprendente e varia – e inevitabilmente non esaustiva – su come questa si sia manifestata nella musica italiana, con speciale riferimento agli anni 1945-79.

Funghi magici e depressione

L’82° puntata di Illuminismo psichedelico è stata un incontro dal vivo alla Locanda Mala Gel di Macerata. Insieme a me c’era lo scrittore Lorenzo Vargas, che ci ha raccontato della sua depressione maggiore, uno stato da lui definito incurabile da decenni e per il quale hanno fallito diversi trattamenti a base di psicofarmaci, che lui ha a un certo punto deciso di provare a trattare, in totale autonomia, con i funghi psilocibinici. Sebbene la mancanza di supervisione psicoterapeutica (del resto in Italia comunque illegale, fino a oggi) costituisca un sicuro elemento di rischio, a quanto racconta Vargas il trattamento su di lui sembra funzionare anche dove tutti gli altri farmaci hanno fallito.

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