Se Fedez e Luis Sal si dividono e Muschio Selvaggio mi va in difficoltà, per me tutta questa messa in scena del mondo che gira, possono anche smontare, portare via, schiodare tutto, arrotolare tutto il cielo e caricarlo su un camion col rimorchio, possiamo spegnere questa luce bellissima del sole che mi piace tanto, ma tanto.
E lo sai perché mi piace tanto? Perché mi piace Fedez illuminato dalla luce del sole, tanto. Portar via tutto questo tappeto, queste colonne, questo palazzo, la sabbia, il vento, le rane, i cocomeri maturi, la grandine, le sette del pomeriggio, maggio, giugno, luglio, il basilico, le api, il mare, il fucile, maledetta diavola il fucile…
Che poi diciamolo chiaramente, il problema principale non è nemmeno l’eventuale chiusura del podcast, perché signori miei vi rivelo una verità sconvolgente: i podcast finiscono! Avete capito bene? FI-NI-SCO-NO. Un po’ come la storia fra Damiano dei Maneskin e Sonia Bruganelli. E daje no!!!
L’importante è che non finisca il loro rapporto umano, sarebbe veramente un peccato che quell’immateriale giglio così candido e virginale venisse screziato dalla fatality di Sub–Zero in Mortal Kombat: quella testa di cazzo strappa la colonna vertebrale agli avversari!
Sì, perché Fedez e Luis Sal sono due persone d’una umanità straordinaria, due bambini che si buttano sulle cose a costo di essere incoscienti, sempre così generosi, scoperti, vulnerabili, tipo il Dylan Dog dei primi cento numeri o Nicolas Cage in Via da Las Vegas. È per questo che entrambi meritano il nostro affetto, il nostro dispiacere e mille scialli sulle spalle cuciti nottetempo dalle nostre nonne sartine perché non prendano freddo al büs. È solo ripagarli – sic et simpliciter – con una briciolina per il mondo di PANE RAFFERMO OTTIMO PER PANZANELLE che ci arriva da loro.
Fedez, per dire, non ci dorme la notte quando viene a sapere che un suo fan è morto. Si gira e si rigira senza requie fra le coltri e non gli basta nemmeno l’abbraccio tiepido e l’alito sbuffante talco mentolato della moglie CHIARA SCATRAGLI per placarne l’inquietudine. A volte si dimentica addirittura di andare a ritirare dei soldi (è successo!!!) e quando poi se ne ricorda se ne frega altamente perché è morto Mirko di Imperia per aver ingurgitato una piccolissima motoslitta in terracotta.
Una volta Luis Sal stava per mangiare la pizza coi carciofini, gli apparve un angelo mentale che gli disse che un suo fan stava per morire e la microscopica motoslitta in terracotta si sarebbe sbriciolata in tre pezzi durante l’ingoio della stessa, rendendosi così più trangugiabile. Questo, se lui lasciava la pizza intonsa. E sapete quello che fece Sal? Beh, si sbranò quella pizza coi carciofini in un sol boccone. “Non è tanto per i carciofini… è per la pizza!!! Della serie: c’ho fame!!! Ahahahah!!!”, disse mentre montava uno dei suoi rocamboleschi “Power Point”. Fece questo questo perché non credette all’angelo mentale della motoslitta in terracotta e ARCOPAL!!! E anzi pensò che fosse un’entità malvagia in incognito e che assecondandola avrebbe firmato la sentenza di morte per quel piccolo fan di Imperia che venne seppellito in una bara in terracotta.
Comunque, il finale di questa storia è che Fedez ha scelto di proseguire il suo podcast con tale Davide Marra. Un signore arancione a torso nudo coi capelli grassi per i quali ci consentiamo di consigliare uno shampoo in realtà molto comune, da supermercato, ma sorprendentemente buono: Head & Shoulders. Questo signore è uno che cura un podcast di cinema, parlando non solo di Patch Adams ma anche di tutti gli altri film, e che è fidanzato con una signorotta e hanno aperto un sitettino tale Onlyfans dove per sbaglio sono finiti dei video di loro nell’intimità. Della serie: levels.
Ci si chiede perché Fedez non abbia preso me al posto di questi signori. Ve lo dico io: perché se uno vuole fare il maschio alfetta con me, finisce gli va parecchio ma parecchio salata. Un saluto, fan!