Prima di diventare una Iena a tempo pieno, Nicolò De Devitiis ha avuto tante vite: animatore, commesso, barista, batterista, addirittura bike blogger. Una carriera di successo, piena di gratificazioni e vissuta nel pieno. Lo abbiamo incontrato grazie al progetto “Birra Moretti, Così come siamo”, la nuova serie realizzata da Birra Moretti e dedicata alla celebrazione dello stare insieme senza filtri, con spontaneità. Nicolò si è raccontato a tutto tondo davanti a quattro amici: Melissa Satta, Veronica Ruggeri, Chef Ruben e Tananai. Gli inizi, le difficoltà di reinventarsi in una professione in continua evoluzione, la pressione di dover rimanere sulla cresta dell’onda, l’esperienza del tradimento.
«Restare sul pezzo, mantenere il passo dell’attualità e trovare nuove storie sono compiti difficili, ma se fai il lavoro che ti piace e che ami tutto assume più leggerezza e niente è faticoso. E io il mio lavoro e lavorare lo amo da morire», racconta Nicolò, che si definisce uno «stakanovista che non si ferma mai».
Qui potete gustarvi integralmente la terza puntata di “Birra Moretti, Così Come Siamo”.
Anche con tutta la passione del mondo, però, rimanere a galla è un esercizio difficile che richiede grande costanza: «Per un periodo, soprattutto agli inizi, ho avuto paura: credevo, passatemi il termine, di “non essere all’altezza” o di “non farcela mai”. Negli ultimi anni per fortuna sono maturato molto».
Nicolò ha anche raccontato di avere un motto che segue alla lettera: “Essere te stesso così come sei”. «In camera a Roma ho un poster che recita: “Come as you are”, come la famosa canzone dei Nirvana: me lo regalarono a Berlino una decina di anni fa quando ero in viaggio in un inter-rail in bici. Me lo appesi in camera come monito, per non perdere mai il fuoco e quello che mi hanno insegnato i miei genitori».
Un altro punto di svolta nella vita di De Devitiis è stata la sperimentazione del tradimento: un’esperienza di grande sofferenza da cui, però, è stato capace di trarre una lezione. «Tanta forza e tanta anche gratitudine, non sarei qua adesso a parlare con te se non fosse successo, quindi in qualche modo penso che fosse scritto che sarebbe dovuta andare così. Ma in quel periodo (che a posteriori definisco bellissimo) mi sentivo perso, da un giorno all’altro non avevo più niente: né gli amici, né la mia compagna storica (quella di tutte le “prime volte”)». La delusione è stata il motore della risalita: «Mi sono rimboccato le maniche e ho detto: bene, da oggi si fa come dice Nicolò. Così lasciai Giurisprudenza, mi misi a lavorare come commesso in 2 negozi (uno la mattina e uno la sera) e iniziai a studiare recitazione, nuotare, suonare la batteria. Subito dopo, scoprii un’inclinazione per una cosa che prima non avrei mai potuto fare: l’animatore. Tornato mi iscrissi a Economia e management e poi arrivai a Le iene». L’intrattenimento è stato una via di fuga essenziale: «L’amore per quello che faccio mi ha aiutato a risalire, e non è mai passato: è rimasto e credo non mi passerà mai. Amo da morire lavorare e tutt’ora lo faccio fino a tardi senza che sia un peso».
Quando gli chiediamo se, nel nostro orizzonte culturale, il fallimento rappresenti ancora un tabù da sfatare, Nicolò non ha dubbi: «Mah in realtà non credo, anzi, penso che le nuove generazioni abbiano sempre meno preconcetti. Stanno imparando a parlare dei loro problemi in maniera libera e serena, senza sentirsi giudicati e imparando a rispettare le proprie fragilità.
“Birra Moretti, Così Come Siamo” è il format social dedicato alla convivialità: un loft, qualche birretta e cinque amici pronti a rivelare il loro lato più autentico, tra aspettative, ambizioni, aneddoti divertenti e scelte di vita personali. Insomma, tra tutte quelle storie che si condividono solo quando si è davvero in buona compagnia, affrontando con positività i temi più profondi e anche quelli più leggeri.
Protagonisti del format, un gruppo di veri amici: Nicolò De Deviitis, Tananai, Melissa Satta, Veronica Ruggeri e Chef Ruben.