BUDAPEST

Un viaggio tra tradizioni dell’est Europa e lussuosi battelli sul Danubio. La città è una meta turistica che, anche da poveri, è in grado di regalare grandi emozioni

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BUDAPEST

BUDAPEST, LA GUIDA ALTERNATIVA

Trabant, festival estivi e dolci da sogno, la nostra guida alternativa realizzata insieme a Chef Rubio sulla seconda tappa del suo viaggio su Canale Nove. L’appuntamento è tutti i venerdì alle 21.15

La seconda tappa dell'itinerario di Chef Rubio attraversa il Danubio e passa per la capitale dell'Ungheria. Molti di noi probabilmente hanno visitato la città in concomitanza con lo Sziget, il festival estivo per eccellenza dopo il Coachella, ma a Budapest le occasioni per fare festa senza lasciarci giù un occhio della testa non mancano. Anzi, sia Buda che Pest (per chi ancora non lo sapesse, la città è divisa in due dal fiume) sono strapiene di locali di ogni tipo, dalle feste dell'isoletta di Obuda – chiamata infatti "party island" – ai locali con cinema annesso come il Szimpla Kert. Sono molto in voga anche i cosiddetti "pub in rovina" del quartiere ebraico. Non è possibile passare da Budapest senza di assaggiare la palinka, un distillato locale alla frutta molto simile alla nostra grappa, per questo è possibile fare un giro nei quartieri Raday Utca e intorno a piazza Liszt Ferenc. Si tratta dunque di una città con un'offerta davvero variegata sulle attività legate alla vita notturna. Se invece la necessità è quella di un viaggio all'insegna del relax potrebbe essere comunque il posto giusto. Le terme antiche di Budapest sono il posto perfetto per disintossicarsi anche se non hanno nulla a che vedere con le più pettinate spa italiane, le virtù curative delle sue acque termali sono famose in tutto il mondo. Tra le più popolari ci son le piscine ottagonali dei Bagni Király contro i più ricercati Széchenyi situati a Városliget,

un parco di 120 ettari nella XIV Circoscrizione. La ricchezza storica della città è testimoniata dai castelli dell'epoca medievale, a partire da quello di Buda che copre la città dal colle di Várhegy. Sul lato di Pest invece è possibile trovare il Mercato Centrale all'aperto d'ispirazione neogotica, completamente ristrutturato alla fine degli anni '90 a causa dei danni subiti durante le guerre mondiali. Le antiche usanze dell'Est sono ancora molto sentite anche e soprattutto nelle grandi capitali come Budapest: le antiche tradizioni circensi e di pasticceria possono essere sfogate sia al circo permanente che nei numerosi itineranti, mentre la pasticceria in stile Gründerzeit scelta da Rubio è quella del Café Gerbeaud, tappa obbligatoria. Le decorazioni floreali ricamate a mano, in stile kalocsa, sono un'altra traccia molto evidente della salda cultura dell'est. È ancora possibile fare un giro in Trabant, le tradizionali auto promesse dal protagonista alla madre in Good-bye Lenin!, o in barca o addirittura cenare e anche passare la notte in uno dei tradizionali battelli di Budapest come il Fortuna Boat, ma anche sul più lussuoso Pannonia Boat. Insomma non c'è solo spazio per il valzer sul Danubio. Ecco cosa ha imparato Chef Rubio dalla seconda tappa della nuova stagione de Il Ricco e il Povero, in onda tutti i venerdì alle 21.10 su canale Nove.

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Ovvero quello che ha ascoltato Chef Rubio durante la sua permanenza a Budapest e quello che avrebbe dovuto ascoltare secondo Rolling Stone

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LA PUNTATA

Nella nuova puntata de Il ricco e il povero Chef Rubio si tufferà nel Danubio e nei meandri della cultura ungherese. In compagnia dell'irriverente Fabio Canino raggiungerà infatti Budapest. Chi godrà degli antichi fasti dell'impero austroungarico, e chi invece dovrà accontentarsi del viaggio in Trabant e di esperienze ben più modeste ma altrettanto "locali"? Tra una sfida e l'altra ne vedremo delle belle, ma attenzione, il Conte Dracula è sempre in agguato...

POV

È l'acronimo di Point of View, si tratta del punto di vista di Chef Rubio, la sua prospettiva sulle cose, sui viaggi, sulle esperienze che vive e che ‘assaggia'. Le condivide sul suo sito e da oggi anche in esclusiva con Rolling Stone. Sono racconti in prima persona, flussi d'immagini e video che produce in maniera indipendente seguendo un suo personale percorso di ricerca artistica che spera sia d'ispirazione anche per chi lo guarda. Con noi ha funzionato.
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