Un nome che arriva da lontano, quello di Mustang, che ha segnato e segna ancora la storia delle quattro ruote in versione Stelle e Strisce. E cosa succede se quel bagaglio di iconografia, cinematografica su tutte, sbarca nel presente puntando dritto il dito al futuro? Succede che al cavallo al galoppo del mitologico marchio si affianca il nome Mach-E, ovvero la rivoluzione elettrica applicata al mito. Prestazioni a zero emissioni. Emozioni e silenzio.
Non una ‘pony car’ come da tradizione Mustang, ma qualcosa di più. Un misto di SUV e crossover, con l’aggiunta del mito. Rimane lo stile muscoloso Mustang, si aggiunge la tecnologia di una 100% elettrica. Una ‘ricetta’ tutta nuova, pensata per offrire un’esperienza di guida esaltante con un mezzo progettato, nato e sviluppato tutto intorno al guidatore. Zero emissioni e tante prestazioni, grazie alla propulsione completamente elettrica. All’interno, tutta la tecnologia e il comfort per viaggiare.
La versione più potente della nuova Mustang MACH-E è quella al cui nome è affiancata l’altrettanto storica sigla GT. La versione sportiva del primo SUV elettrico Ford dal design unico e dalle prestazioni esaltanti, può contare sulla spinta di 487 CV e 860 Nm di coppia, portando l’esperienza di guida a livelli ancora più elevati e, per esempio, consentendo di passare da 0 a 100 km/h in soli 3,7 secondi. Lo scatto di un mustang elettrico nella sua prateria.
DEPECHE MODE ‘Enjoy the Silence’
‘Enjoy The Silence’ dei Depeche Mode è il simbolo delle note elettroniche applicate al rock, nello stile, nello spirito e nella storia. Singolo dell’album ‘Violator’, ha visto la luce il 5 febbraio del 1990 ed è considerato uno dei capolavori assoluti della band inglese. Per comunicare la concezione di ‘silenzio’, dietro la macchina da presa ci si è messo il fedelissimo Anton Corbijn, che per portare la band in un mondo dove il suono e il non-suono fossero il centro di tutto, ha portato Dave Gahan e soci a girare il video tra Scozia, Portogallo e le Alpi Svizzere, luoghi simbolo della forza della natura, sconfinata e immensa, confrontata con la ‘piccola’ presenza umana.