Dritto quanto basta e poi curve, tante, con una compagna di viaggio che questa volta ha il suono inequivocabile del boxer bicilindrico. Il tragitto di un migliaio di km è quello che ci ha portato da Milano a Urbino, passando per la Romagna (riviera e non) e le Marche, sulla sella della nuova Bmw R1250r, l’ultima arrivata della casa dell’elica in quanto a roadster. Una nuda, per in tenderci, ma con un motore di tutto rispetto e divertimento (in tutta sicurezza e confort) assicurato. Ad un primo sguardo e rispetto alla R 1200r che sostituisce, la nuova R 1250 r cambia poco nell’estetica, ma qualche dettaglio come le cover del radiatore e il puntale, quest’ultimo differentie in base alla versione scelta, suggeriscono che si sta per salire su una moto diversa rispetto alla recente antenata, anche prima di accendere il motore e dare gas.
Protagonista indiscusso di tutto il viaggio, tanto in autostrada ma soprattutto fuori, è il nuovo motore boxer da 1.254 cc con tecnologia Shiftcam. In quanto a numeri, potenza e coppia si esprimono in 136 CV e 143 Nm, il che significa un aumento rispetto al recente passato della boxer tedesca di 11 CV e 18 Nm. Diminuiscono, viceversa, i consumi e le emissioni inquinanti, tanto che il nuovo motore è già in linea con le normative antinquinamento Euro5. Come dire? più manico e meno inquinamento, non male. All’aumentare della cilindrata coincide anche l’aumento di peso a 239 kg (più 8 rispetto alla milledue) che però a dire il vero praticamente non si sentono. Non cambia invece la struttura classica e consolidata della roadster teutonica, compresa la forcella a steli rovesciati USD da 45 mm all’anteriore, regolabile, oltre al mono ammortizzatore pluriregolabile, dietro. Se come accessorio si sceglie anche il Dynamic ESA di seconda generazione, le sospensioni tradizionali si trasformano in semi-attive.
Gubbio, Città di Castello e San Marino, Riccione e dintorni, sfilano via veloci tra le curve e la R 1250r che ci porta in giro tiene il passo quando serve, così come permette di godersi una guida rilassata quando girare più di tanto il gas non è necessario. Sicurezza e confort dettati anche dalle dotazione di serie che oggi prevedono il controllo di stabilità ASC, il sistema di assistenza per le partenze in salita e due riding mode, Road e Rain, insieme con il quadro strumenti digitale con schermo TFT da 6,5 pollici. Sulla moto che abbiamo provato, in aggiunta, c’erano anche i riding mode Dynamic e Dynamic PRO, il cruise control, le manopole riscaldate, l’ABS PRO con funzione cornering, il Dinamic Brake Control, il cavalletto centrale e il sistema per la chiamata automatica di emergenza. Scenografico, ma andiamo sulla fiducia visto che non l’abbiamo provato, il tema del display dedicato alla versione HP (quella più sportiva con sella rialzata) che mostra l’angolo di piega massima, il livello d’intervento del controllo di trazione e la potenza frenante applicata. In quanto a livree, se sulle dueruote cercate l’eleganza la R1250r Exclusive è quella che fa. Per gli amanti delle personalizzazioni, invece, la Option 719 (che costa 990 euro in più) è decisamente il modello da scegliere.