«Questa live session è un altro passo che incornicia una fase più matura del nostro percorso musicale. Sto cercando di sfruttare questo periodo senza concerti per crescere come persona e come artista. Più vado avanti più individuo la mia declinazione personale del rap e questo mi sta aiutando a costruire la mia identità artistica».
Così Nayt descrive la live session acustica di Favolacce e Passerà in anteprima su Rolling Stone. Le due versioni fanno parte con Tutto il resto è noi della nuova versione dell’album Mood di cui abbiamo scritto qui.
Favolacce cita nel titolo il film dei fratelli D’Innocenzo, per Rolling Stone il migliore uscito in Italia nel 2020. «Non è il semplice cliché dell’artista “dannato”, infelice anche dopo avercela fatta. Qui c’è un passo verso la presa di coscienza e la conseguente crescita, che arriva verso la fine della seconda strofa. Il pezzo parla dello smascheramento del successo, che acquista un valore infimo quando lo scopro fine a se stesso. E tutte quelle favole che ci raccontavamo erano ingenue, ingannevoli e nonostante tutto bellissime».
Passerà è invece l’altra faccia di Tuttappo’, il pezzo che lo precede nella scaletta di Mood. «Continua su quel filone, ma la rabbia si attenua, la consapevolezza (o la stanchezza?) rende il flow calmo e le melodie si fanno spazio. C’è più serenità e meno guerra nei toni. Esco dalle manie di onnipotenza dell’ego e penso al presente. “Mi passerà quando passerà”».