La città del disordine è il primo album a nome di Nicola Manzan, musicista noto per il progetto Bologna Violenta e per le collaborazioni con Ronin e Torso Virile Colossale. È un disco nato su commissione. I Musei Civici di Reggio Emilia e il Museo di Storia della Psichiatria gli hanno chiesto di scrivere dei brani in grado di raccontare la storia di chi è stato ricoverato all’ospedale psichiatrico San Lazzaro tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. Per farlo, Manzan ha trasposto in musica le cartelle cliniche dei pazienti.
Una di esse si chiamava Carolina D, di Reggio Emilia, 38 anni, nubile, massaia, ricoverata il 24 settembre 1887 e morta il 28 maggio 1907 per una malattia cardiaca. Rolling Stone vi presenta in anteprima il brano. Ecco come lo racconta Manzan: «La vita in manicomio di Carolina D. era caratterizzata da momenti di grande agitazione e paura che si contrapponevano ad altri in cui si isolava e piangeva in silenzio. La mia intenzione era quella di ricreare questi stati d’animo, alternando dei pizzicati che evocano il suo carattere leggero (ma sospettoso) con momenti più lirici, per sottolineare la grande tristezza che la pervadeva. In sottofondo si possono sentire dei trilli che rimandano ai suoi continui tremori e uno scampanellio che evoca le allucinazioni acustiche di cui soffriva e che si facevano sempre più insistenti».
«Nella parte centrale del brano i pizzicati si fondono con un tema malinconico perché il suo essere sospettosa nei confronti di tutti le creava momenti di sconforto molto pesante, ritenendo soprattutto di non essere malata, quindi vedendo il suo ricovero come un’ingiusta condanna. Il finale, triste e lento, ci ricorda che i suoi ultimi vent’anni di vita sono trascorsi in questa condizione di ricovero forzato, in cui era sempre più abbattuta e silenziosa».
La città del disordine (qui sotto la copertina) uscirà il 7 maggio. Può essere preordinato sulla pagina Bandcamp di Manzan.