Più che una cantante, Popa è un progetto artistico curato da uno studio creativo milanese chiamato Salotto Studio e Psicomagia un pezzo spudoratamente rétro che affronta con ironia il tema dell’astrologia, fra canzone pop di cinquant’anni fa e disco music anni ’70.
«La produzione di Psicomagia è stata una specie di kolossal che nel giro di tre mesi ha visto coinvolti una folta schiera di musicisti e tecnici sparsi in giro per Italia ed Europa», spiega il produttore artistico Carlos Valderrama (Fitness Forever). «La sfida era quella di sposare le sonorità di quella che io considero la golden age della musica italiana (quella dell’incontro tra chanson e disco music) con esoteriche e misteriose percussioni e un taglio moderno. Siamo partiti dalle due melodie di strofa e ritornello, scritte da Popa, per sviluppare l’ armonia in un arrangiamento arioso e complesso, senza fare nessun compromesso a livello sonoro: dietro ogni singolo suono che sentirete qui c’è soltanto il talento di un grande musicista all’opera davanti a un buon microfono».
«Nel mio lavoro di stilista», racconta Popa, nome d’arte di Maria Popadicenko, «sono abituata a notare cose che normalmente sfuggono al nostro sguardo, quando non addirittura ad immaginare un mondo “altro” che abbia un leggero scarto dalla realtà nel modo in cui siamo abituati a intenderla e a conoscerla. Mi viene naturale, quindi, pensare che ci possano essere vibrazioni o energie che in qualche modo influenzino il nostro destino, il nostro umore e le nostre giornate. Sui social ho notato che ultimamente l’astrologia è diventata un fenomeno sempre più al centro dell’attenzione dei più giovani. Pensare che, quando si ha un dubbio del tipo “dovrei uscire con quel ragazzo?” e non si sa che fare, si possa interrogare le stelle per avere un parere risolutivo è divertentissimo… e magari ci prendono più loro che qualche amico che ci conosce bene».
Il video è stato realizzato da Ghila Valabrega, regista appassionata di esoterismo. «L’incontro con Popa e i ragazzi di Salotto Studio è nato da una serie di sincronicità che renderebbero fieri Jung e Jodorowsky. Faccio la regista per raccontare storie e mettere in scena la magia, che vivo e attraggo nel quotidiano. Psicomagia vuole essere un racconto pop, che con chiave ironica immortala il crescente trend di riti scaramantici e di cleansing, che ormai hanno invaso le nostre case e i nostri social. Il video racconta le disavventure amorose con cui tutti noi ci immedesimiamo. Ho voluto mettere in scena un fashion film che raccontasse una Milano mistica: il Planetario, la Chiesa del Carmine (Chiesa dei miracoli), i segni zodiacali in Piazza Affari. Un racconto moderno e spensierato per ricordarci che la vita e il nostro destino sono nelle nostre mani».