«È nata durante la produzione di un mixtape al quale sto tuttora lavorando. Quando Kinked mi ha inviato questa base fuori di testa ero un po’ stranito, ma l’ho fatta sentire a Lorenzo aka Yoy e lui ha iniziato a improvvisarci sopra. Abbiamo deciso di farlo diventare il nostro pezzo, ma senza snaturarci, quindi lui in inglese e io in italiano».
Così Franek Windy racconta Kill Me!, un pezzo diverso dalla sua precedente produzione, non solo dal punto di vista musicale. «Saranno state le tinte scure della strumentale o una presa di coscienza imminente, ma ho voluto parlare di cose personali finalmente, ovvero di stati mentali che mi hanno fatto perdere tempo e forze in passato. Dopo averlo suonato live a settembre abbiamo capito che doveva uscire il prima possibile e doveva prendere anche la forma di un video».
Per realizzare il video Franek Windy ha coinvolto Simone Franzolini. «Mi aveva scattato qualche foto al Tafuzzy Days un paio di anni fa e sapevo che era un cuore speciale. Lui ha bloccato Martino Masi, il co-director del video, che stava tornando a Londra e lo ha coinvolto per lavorare alle riprese. Ci siamo lasciati guidare al 100% e il risultato è l’esatta evoluzione di questa canzone, ovvero una richiesta di aiuto disturbata. Non ci interessava una trama o un soggetto, ma solo delle sensazioni da poter vedere e toccare».