Bob Dylan è stato accusato di molestie sessuali | Rolling Stone Italia
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Bob Dylan è stato accusato di molestie sessuali

La presunta violenza sessuale risale al 1965 e la vittima all'epoca aveva 12 anni. Il portavoce del cantante smentisce

Bob Dylan è stato accusato di molestie sessuali

Bob Dylan

Foto: Gianni Schicchi/AP

Anche un caposaldo della musica come Bob Dylan è finito nel vortice delle accuse sessuali. Il cantautore e premio Nobel per la letteratura è stato accusato di aver abusato di una donna nel lontanissimo 1965 quando lei aveva soltanto 12 anni. In un comunicato, il portavoce dell’artista si è però affrettato a chiarire che “la denuncia contiene soltanto falsità e sarà contrastata in ogni sede e con ogni mezzo”. Secondo l’accusa della donna, invece, che oggi ha 68 anni, avrebbe “sfruttato il suo status di musicista adescandola per ottenere la sua fiducia e il controllo su di lei” arrivando anche a drogarla e facendole bere alcol. A quel punto Robert Zimmermann, vero nome di Dylan, l’avrebbe molestata e abusata sessualmente. Le sevizie sarebbero andate avanti, sempre secondo l’accusa, per sei settimane comprese tra aprile e maggio 1965 e, fra i vari luoghi, anche nel celebre Chelsea Hotel di New York.

La citazione è stata depositata dalla querelante un giorno prima della chiusura della finestra per la presentazione di reclami, ai sensi del Child Victims Act dello Stato di New York, legislazione firmata dal governatore Cuomo, che ironia della sorte la scorsa settimana ha dato le dimissioni per essere stato, a sua volta, accusato di presunte molestie sessuali. Dylan avrebbe prima stabilito una “connessione emotiva con JC – queste le iniziali della donna – per “abbassare le sue inibizioni con l’obiettivo di abusare sessualmente di lei” e in seguito “lasciandola ferita e psicologicamente instabile fino ad oggi”, causandole sul lungo periodo depressione, umiliazione e ansia “di natura permanente e duratura”. Infatti, ancora nella citazione in giudizio, viene specificato che la vittima, che ora vive a Greenwich nel Connecticut, sarebbe ancora oggi affetta da “gravi danni psicologici e traumi emotivi, ansia e disordini mentali a causa della violenza, che essendo permanenti le avrebbero impedito di avere una vita normale”.

Dylan, oltre a essere un simbolo per il cantautorato a livello globale, è membro della Rock and Roll Hall of Fame, lo scorso anno ha pubblicato il suo 39esimo album in studio e ha ricevuto premi come nessun altro prima, tra i quali il Nobel per la letteratura, il Pulitzer e diversi Grammy. Inoltre, sul fronte giudiziario, la Corte Suprema di Manhattan si era pronunciato a suo favore nella causa sui profitti derivanti dalla vendita a 300 milioni di dollari del catalogo di canzoni alla Universal Music.