Da Cristiano Malgioglio in cerca di una spintarella per diventare una star a Fedez che canta di “troie ministri ad honorem” passando per l’ottantenne miliardario di Carmen Consoli che “offre a cagne di strada un’opportunità di vita più agiata” e il “maledirai la Fininvest” dei C.S.I., trent’anni di canzoni su e soprattutto contro Berlusconi e il berlusconismo.
Caro Berlusconi
Cristiano Malgioglio
1992“Lei potente, io niente, eroe di mamma mia solamente”, canta Cristiano Malgioglio. Vuol diventare una star e la soluzione è italianissima: appellarsi al Berlusca. “Non cestini questa lettera mia, dottore”. Ma anche: “E pensare quante donne al suo passare su le gonne”. È il rifacimento di un’altra canzone di Malgioglio, Caro direttore del 1981.
Maledirai
C.S.I.
1994I C.S.I. incazzati dal vivo nel 1994. Il pezzo live è tratto dal secondo volume della raccolta Noi non ci saremo uscito nel 2001 e riprende Maciste contro tutti dei CCCP del 1990, prima quindi della discesa in campo di Berlusconi. All’epoca era “Soffocherai tra gli stilisti, imprecherai tra i progressisti, maledirai la Fininvest, maledirai i credit cards”. Nella versione dei CSI il messaggio è aggiornato: “Maledirai la Fininvest, forma stato aziendale, politica virtuale”.
Ritmo politico
Mau Mau & Africa Unite
1994Una canzone pubblicata per la prima volta in nella musicassetta Forza Italia dalla rivista satirica Cuore: “Ma come ha fatto quel cavaliere a rimanere senza macchia dopo anni di pappa e ciccia coi mafiosocialisti e i talponi piduisti imbecilli”. Nella stessa cassetta, Voglia di biscione di Rocco Tanica con Cristina Da Vena.
Mi sono fatto da solo
La Famiglia Rossi
2002Il mito di Silvio che s’è fatto da solo e la sua biografia in musica, dagli inizi alla presidenza del consiglio passando per la P2, Craxi, Mangano. “E ora che sono il padrone di questa nazione e comando il vapor” dice il protagonista “ho sistemato i miei conti e c’è un branco di tonti che mi crede ancor se dico che mi sono fatto da solo”.
Una storia italiana
Banda Bassotti
2002“Trasformerà tutti i ministeri in mini-store” cantava la Banda Bassotti, storica band ska punk romana, rimproverando con un misto di rabbia e ironia le promesse e gli atteggiamenti del Cavaliere. Al grido “No parasan!”, la band si oppone al “ladro che non si nasconde mai” che “non è un politico ma un commerciante” terrorizzato dai comunisti. L’augurio? “Non dover più pregare per avere una casa, non dover più penare”.
Il sosia
Antonello Venditti
2003Il rapporto tra Venditti e Berlusconi è sempre stato litigarello con scambi di battute e freddure a distanza. Ne Il sosia il cantautore romano immagina un Berlusconi «di sinistra e interista», tutto ciò che il nostro caro B non avrebbe mai sognato di essere.
El Presidente
Modena City Ramblers
2004Per i Modena City Rambers El Presidente è operaio, notaio, insegnante, cantante, allenatore, giocatore. E ancora ambasciatore, imperatore, petroliere, consigliere, soldato filoamericano, pacifista e – soprattutto – comunista. È proprio il Berlusconi Transformer immaginato da L’ottavo nano, satira di quel “genio poliedrico” (cit. dal TG5 di queste ore) che amava raccontarsi come fantasista tuttofare.
Inneres Auge
Franco Battiato
2009Ok, non è un ritratto di Berlusconi, ma un pezzo sul contrasto tra spirito e materia ambientato nell’era del bunga bunga. Insomma, un po’ sul berlusconismo è: “Uno dice che male c’è a organizzare feste private con delle belle ragazze per allietare primari e servitori dello stato? Non ci siamo capiti e perché mai dovremmo pagare anche gli extra a dei rincoglioniti?”. E ancora: “Che cosa possono le leggi dove regna soltanto il denaro? La giustizia non è altro che una pubblica merce. Di cosa vivrebbero ciarlatani e truffatori se non avessero moneta sonante da gettare come ami fra la gente?”.
L’imperatore TiBERio
Team Picci / Daniele Silvestri
2009Sotto lo pseudonimo di Team Picci si cela «un piccolo gruppo di persone» capitanate da Daniele Silvestri. Sull’internet le informazioni a riguardo sono poche (per non dire inesistenti), ma ancora si trova un brano – forse l’unico del progetto – uscito nel 2009 dal titolo L’imperatore TiBERio, un’invettiva diretta e senza mezzi termini in cui Silvestri canta su un beato costruito attorno a un coro che scandisce lo slogan “Berlusconi dimettiti”. Il video invece si divide tra spezzoni di film di Totò e uno slideshow di foto celebri di Silvio. Sette anni dopo Silvestri tornerà a colpire Berlusconi nel brano Che bella faccia.
AAA Cercasi
Carmen Consoli
2010A maggio 2010 Karima El Mahroug detta Ruby Rubacuori viene fermata dalla polizia, a novembre esce questa canzone all’interno dell’antologia Per niente stanca sull’intreccio fra sesso e potere: “Cercasi badante un ottantenne miliardario affascinante offre a cagne di strada un’opportunità di vita più agiata”. In realtà, ha spiegato Consoli a Repubblica, «mi ero ispirata alla storia di imprenditore che ricattava i politici e organizzava “cena e coperta”, escort, era lo scandalo di Arzignano Veneto. Poi ovviamente ho esteso il senso, anzi si è esteso da solo, automaticamente».
Legalize the Premier
Caparezza feat Alborosie
2011Leggi ad personam? Ecco Legalize the Premier dove al posto di legalizzare la maria il Presidente del consiglio legalizza se stesso, oltre a comprarsi tv e squadre di calcio. È chiaro che si tratta di Berlusconi, ma non è mai citato perché l’idea è che la canzone parli di un metodo e non di una singola persona.
Penisola che non c’è
Fedez
2011Il Fedez di lotta di una dozzina di anni fa, coi giornalisti servili verso il potere. “Il presidente va a puttane”? Diventa “Bella Silvio latin lover, troie ministri ad honorem”. E ancora: Il presidente, la tangente e il vilipendio, il suo avvocato difensore in parlamento che prende il doppio stipendio”.
Devi andartene
Paola Turci
2012Dev’essere stato quantomeno strano per Paola Turci passare da scrivere una canzone contro Berlusconi a convolare a nozze con la sua ex compagna, Francesca Pascale. Era infatti il 2011 quando l’artista cantava “devi andartene, devi andartene via perché il trucco si scioglie e si scopre l’inganno” o “il solito dantesco girone infernale con il monarca sgargiante di cipria che perde la testa tra cosce, bracciali e culi di bottiglia”. Turci spiegò così il brano al Fatto Quotidiano: «Il tema è universale e riguarda l’esercizio del potere, che distrugge i paesi e i popoli. Potrebbe parlare di Gheddafi, di Franco. Certo, è rivolto anche all’Italia, ma Berlusconi non vorrei nominarlo neanche».
Swag Berlusconi
Bello Figo
2013C’è poco da discutere: non sei un personaggio della cultura pop italiana se Bello Figo non ti ha dedicato un brano. Swag Berlusconi è stato uno dei brani più virali del rapper di origini ghanese grazie alle punchline “fighe scopan con me perché sembro Berlusconi” o “figa scopa con me perché sembro suo cugino”. E non manca, naturalmente, un omaggio allo stile del Cavaliere: “Silvio Berlusconi man, sempre con la giacca, Silvio Berlusconi man, sempre con la cravatta. Soldi in tasca, fighe in mente”.