Supermercati depredati, disinfettanti chiusi in cassaforte in attesa che il prezzo sul mercato nero raggiunga il PIL del Lussemburgo. La crisi coronavirus ha contagiato più italiani di quanto potrebbe mai fare la malattia stessa, tanto che l’unico evento previsto nel weekend milanese sarà probabilmente la riapertura del Lazzaretto – fino alla settimana scorsa dimenticato tra le vie di Porta Venezia, quando l’unica mascherina in circolazione apparteneva alla sola Myss Keta. Le mascherine, appunto, un tempo relegate agli ospedali o all’ipocondria di qualche turista asiatico previdente, poi adottate dai ciclisti nel momento in cui l’inquinamento nelle città italiane ha raggiunto i livelli di Jakarta. Oggi, al contrario, la mascherina sembra l’unico rimedio per l’imminente apocalisse batteriologica, tanto che gli unici esemplari rimasti sul mercato sono custoditi dalla farmacia accanto al nascondiglio del Sacro Graal. Per questo, in attesa che vengano assaltate le scorte dei pronto soccorso o che qualche modello ricompaia sui siti di secondary ticketing, abbiamo stilato una lista con le migliori mascherine in vendita sul web, assegnando a ciascuna un punteggio.
L’intramontabile
Già inclusa da Kant nella sua Critica della ragion pura, questo modello rappresenta l’idea di mascherina, concetto metafisico su cui ogni mascherina è plasmata. Talmente metafisico da essere ormai fuori portata per l’uomo comune, che di questo modello ha ormai lo stesso ricordo dei Giardini pensili di Babilonia. Esaurita talmente in fretta per cui è stato impossibile determinarne l’effettiva validità contro il virus, rimane comunque un punto di riferimento ora che l’umanità sembra giunta al tramonto. Giusto un piccolo appunto, il fatto che dai lati di questo unicorno sanitario riuscisse a passare l’aria non rendeva questo modello proprio il più sicuro.
Praticità: 8
Protezione contro il virus: sv
Stile: 2
La sanremese
Non protegge da alcun virus, non protegge dallo smog, non protegge neanche dalle polemiche se volete iscrivervi al Festival di Sanremo. La mascherina di Junior Cally, tuttavia, può essere comodamente usata in futuro, nel caso quanto mai utopico in cui riaprano le discoteche – perfetta per tramutarvi in mirror ball umane. Breve off topic: sembra che a Cally, dopo il testo di Strega, verrà anche rinfacciato l’utilizzo della mascherina sul red carpet fuori dall’Ariston, offensivo verso tutti coloro che da lì a qualche settimana avrebbero trascorso la propria esistenza in un bunker.
Praticità: 5
Protezione contro il virus: No grazie
Stile: 8
La ninja
Questo esemplare antichissimo appare per la prima volta in Giappone, durante il regno del principe Shotoku, per un’epopea tramandata fino ai catwalk delle sfilate milanesi deserte. Ottima per dare il giusto brio pandemico al vostro look, questo modello di mascherina è utilizzabile anche con gli annessi nunchaku durante le feste di carnevale – nel caso preferiate la versione “nemico di Batman”, consigliamo questa. Infine, pare che grazie ai suoi filtri a carbone e alla sua totale aderenza al viso torni anche comoda per evitare il contagio, ma questo è secondario.
Praticità: 8
Protezione contro il virus: 8
Stile: Consigliamo la reinterpretazione by Marcelo Burlon
L’apocalittica
Avete passato in rassegna tutti i modelli di mascherina mai concepiti dal genere umano ma nessuna vi convince del tutto? Avete già sigillato porte, finestre e tubature con il cemento armato ma vai a sapere? Non disperate, abbiamo il modello che fa per voi. Con questa maschera non c’è virus che tenga, ottima anche per un eventuale disastro nucleare – che di questi tempi non si sa mai. Disponibile anche nel caso vogliate impedire l’amicizia tra un bambino con la bici volante e un piccolo alieno che vuole solo telefonare ai genitori – questa – la versione apocalittica potrebbe tuttavia scatenare il panico generale se indossata in un luogo pubblico. Ma questo caso non avverrà mai, prima dovete togliere i sigilli da porte, finestre e tubature.
Praticità: 0
Protezione contro il virus: Chernobyl
Stile: -7
Is there life on Mars?
Marzo 2020, diari del coronavirus. L’umanità è costretta in casa, gli aperitivi sono un ricordo lontano, si iniziano a intravedere i primi copricapo di carta stagnola e là dove c’era un Air bnb ora c’è una setta di devoti a Ninurta, dio guaritore tra sumeri e assiri. Gli aeroporti sono chiusi e sul Pianeta non restano più disinfettanti – al posto dell’Amuchina viene ormai usato lo champagne del 1964, più rintracciabile in commercio. Non rimane altra soluzione che partire verso lo Spazio, indossando la mascherina giusta per un viaggio interstellare, il casco da astronauta. PS: per chi alle parole di Bowie preferisse quelle di Ringo Starr e decidesse di rifugiarsi dall’epidemia in fondo all’Oceano, c’è anche la versione compresa con la tuta da palombaro, “I’d like to be/ Under the sea/ In an octopus’s garden/ With you”.
Praticità: -15
Protezione contro il virus: verso l’infinito e oltre
Stile: 7