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Diego Armando Maradona, 10 canzoni per raccontare D10S

Dieci brani che raccontano la leggenda del campione argentino: dai cori ultras di Napoli fino alla dedica della Dark Polo Gang, senza dimenticare quando La mano de Dios si improvvisò cantante

Foto di Dan Smith/Allsport/Getty Images/Hulton Archive

La leggenda che circonda Diego Armando Maradona va oltre quella di un semplice calciatore capace di scrivere pagine indelebili di storia, pallonara e non. La storia di El Pibe racconta di un simbolo eletto a icona religiosa, adorato oltre ogni definizione nell’asse ideale che collega l’Argentina a Napoli, di cui ancora oggi, più che mai, rimane icona, forse ancor più di San Gennaro. Abbiamo scelto 10 canzoni dedicate al suo mito, tra cori ultras e richiami improbabili.

“La vida tombola” Manu Chao

“Si yo fuera Maradona/ Viviría como él/ Porque el mundo es una bola/ Que se vive a flor de piel”. Il più bel ritratto in musica di Maradona è cantato da Manu Chao – storicamente fan sfegatato del Pibe – nel brano tratto dall’album La Radiolina. La gloria, la discesa, le battaglie con Blatter e la FIFA, tutto nell’urna della tombola, della lotteria con cui il cantautore parigino raffigura la vita di Diego: un gioco della fortuna in cui “tutto si moltiplica per cento”. Il brano fu utilizzato da Emir Kusturica per la sua monografia su Maradona, in lacrime davanti alla carrambata organizzata dal regista per l’ultima scena, sintesi essenziale in cui è racchiuso tutto Diego.

“El sueño del Pibe” Diego Armando Maradona

Chi potrebbe cantare il significato del simbolo Maradona meglio dello stesso Maradona? Probabilmente molti altri, ma Diego ha deciso di farlo in prima persona. Il postino arriva, un bambino vede i suoi sogni chiusi nella lettera inviatagli dalla squadra del cuore, corre da sua madre, “seré un Maradona, sere el batigol”. La storia, ovviamente, si conclude con il lieto fine della rete segnata davanti allo stadio pieno, per un’epopea forse ripresa qualche anno più tardi da Gigi D’Alessio per la sua Campioni nel cuore.

“Nuje tenimme a Maradona” ‘E figlie ‘e Ntocchia

Il dissing calcistico definitivo si apre così: “Nuje tenimm’ a Maradona / allisciatece ‘o bbastone”, ed è subito mic drop. Il collettivo artistico celebrato con il nome di ‘E figlie ‘e Ntocchia ne aveva per tutti, dalla Juve alla Roma, passando dall’Inter di Trapattoni o al Cavaliere con il suo Milan. Davanti a un brano del genere non c’è nessuno sfottò sul fuoco del Vesuvio che tenga.

“Maradona y Pelé” Thegiornalisti

Il canto del cigno della band, ultimo tormentone prima della svolta solista di Tommaso Paradiso, liberatosi dei Thegiornalisti con una veronica simile a quella con cui Diego mandò a spasso i due inglesi all’inizio dell’azione ricordata come la più spettacolare di sempre. L’ermetismo di Paradiso, tuttavia, rende indecifrabile il legame di questo singolo con El Pibe, gettato in mezzo a una accozzaglia di citazioni ma comunque in primo piano, più di Robert De Niro, della Tigre di Mompracem e, soprattutto, più di Pelé.

“Santa Maradona” Mano Negra

Simbolo del quarto e ultimo disco dei Mano Negra prima dell’esordio solista del frontman Manu Chao, questo brano non è soltanto un inno a Diego, ma a tutto l’universo ultras, tra cori e fumogeni. Santa Maradona priez pour moi!

“Oh mamà mamà mamà ho visto Maradona” Ultras del Napoli

Se c’è una canzone che meglio simboleggia l’amore totale tra Maradona e Napoli è proprio questa, partita dagli spalti del San Paolo e diventata famosa in tutto il mondo. Il coro per eccellenza tra quelli intitolati a Diego.

“‘O surdato ‘nnammurato” Massimo Ranieri

Simbolo immortale di Napoli, questo brano fu dedicato dai tifosi azzurri all’idolo argentino, “’o primmo ammore” insuperato e insuperabile per la curva del San Paolo. Lo stesso Diego, inoltre, ha cantato più di una volta la canzone, scoccando un dardo avvelenato al cuore dei napoletani, impossibile da dimenticare.

“La favola più bella” Maradona & Friends

Questa canzone è stata l’inno ufficiale di una delle più grandi imprese del nostro calcio, quando il Napoli – ovviamente guidato dal suo D10S – si piazzò davanti a tutti nel campionato 86-87. Come fosse una sorta di We Are The World in versione partenopea, il brano fu cantato da tutti i giocatori azzurri durante le celebrazioni per lo scudetto, ma la voce principale non poteva che essere quella di Diego.

“Hay que alentar a marado” Ultras del Boca Juniors

Se O mamma mamma è la canzone d’amore dedicata da Napoli a Diego, questa è la risposta argentina dei tifosi del Boca Juniors, squadra in cui è nata la leggenda Maradona. La Bombonera è solita intonare questo coro nelle sfide contro i nemici storici del River, ricordando al mondo intero come la fede per D10s, per ogni albiceleste che si rispetti, debba collocarsi nell’iperuranio, e non importa “que digan esos putos periodistas, la puta que los pario”.

“Diego Armando Maradona Dark Polo Gang

Nella reinterpretazione Dark del Pibe ogni riferimento al soggetto dettato dal titolo appare puramente casuale. Soldi, droga, vestiti non stirati ma comprati ex novo insieme a tutto il negozio: temi cari alla Gang, qui impersonati nella figura del calciatore più oltre le righe di sempre – e dunque più dark, stando alla poetica DPG. Inoltre, come l’antidoping allontanò Diego da Napoli, così i problemi di dipendenza contribuirono alla rottura tra il fu Dark Side – voce principale del brano e autoproclamatosi Maradona – e la Gang che, proprio dopo l’addio di Side, pubblicò British, ideale richiamo alla finale di Messico ’86.

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