I tormentoni di anno in anno si moltiplicano come Gremlins bagnati dal mare. Appena il primo vero sole inizia a battere sulle nostre vite, ecco all’orizzonte spuntare piccole creature: una Baby K, poi una Giusy Ferreri e a seguire dei piccoli cuccioli di Takagi & Ketra e Fred De Palma. Tutto bello (lasciamo a voi lo spazio per decidere se questo commento è ironico o meno), ma che fine fa tutta l’altra musica che viene pubblicata in questa stagione?
Estate porta leggerezza, certo, ma leggerezza non significa per forza che dobbiamo accollarci della musica – come dire in modo gentile – pacco. Abbiamo quindi giocato in risposta all’alta rotazione radiofonica, scegliendo dieci brani (+ uno bonus) divisi equamente tra italiani e internazionali che vorremmo potessero diventare i tormentoni di questa estate.
“Ciao” Francesco Bianconi & Clio
Non vogliamo mica farci mancare la lacrimuccia di fine d’estate, vero? Ecco quindi servito un bel pezzo tristissimo in doppia versione, italiana o francese (la lingua perfetta per la malinconia strappacuore), cantato da Francesco Bianconi e Clio. Rimane un dubbio: in una canzone tanto milanese, costava tanto citare la Cassanese al posto della Prenestina? Ciao amore, ciao estate, ciao Bianconi, ciao Clio, ciao Italia, ciao Francia, ciao mamma.
“Magari” Marco Castello feat. Fulminacci
La storia del bagnasciuga in Italia è anche storia di un cantautorato agrodolce in una linea immaginaria che taglia i decenni e che da Gino Paoli passa per Battisti fino ad arrivare alla coppia Colapesce-Dimartino. Marco Castello e Fulminacci tentano il colpo accoppiata perfetta e piazzano un giro di chitarra che farebbe molto bene alle radio italiane.
“Anarchici” Ginevra
In redazione abbiamo un debole per Ginevra, una delle poche artiste italiane che sta provando a far qualcosa di diverso nel pop. Anarchici, il suo ultimo brano, si pone a metà tra Cosmo e canzone d’autore, con una cassa dritta che sfoga su un ritornello strumentale perfetto da ballare al tramonto, in riva al mare. La dimostrazione che si può scrivere un pezzo che omaggia la vita e l’amore senza per forza essere un accollo insopportabile.
“Kanye West” Camilla Magli feat. Bresh
C’è chi nella testa ha sempre Runaway di Kanye West, come Camilla Magli e Bresh, e chi per radio vorrebbe sempre Kanye West di Camilla Magli e Bresh. Ogni estate ha bisogno di quella sua canzone d’amore un po’ triste, un po’ sottona, che però ha quel momento liberatorio nel ritornello che ti va venir voglia di correre a schiantarti in un’altra summer crush.
“Chi se ne frega” Whitemary
Chi se ne frega è la frase-mood delle vacanze per eccellenza. Chi se ne frega del lavoro, dei soldi, della vita. Noi vogliamo b-a-l-l-a-r-e e Whitemary ci regala una mitraglietta da pista, nonché un ottimo brano da spingere sull’autoradio mentre si corre a qualche festa segreta e clandestina nei meandri della penisola.
“Pharmacist” Alvvays
Si può passare un’estate senza quelle chitarrine un po’ dreamy, un po’ California, distortine al punto giusto da rendere tutto il mondo una gigantesca spiaggia coi racchettoni? Assolutamente no, che siete scemi? A salvarci questa volta ci pensano gli Alvvays, che vengono da Toronto, e quindi che ne sapranno mai loro di estati e di sabbia nel costume? Tant’è che zitti zitti sti canadesini piazzano questo singoletto fresco fresco che va giù che è un piacere.
“Hot Shit” Cardi B feat. Ye & Lil Durk
Cardi B, Ye e Lil Durk? Hot shit! Nell’hip hop americano un beat che funziona lo si deduce dal bounce, da come fa muovere la testa (meglio se in macchina con i finestrini giù e l’atteggiamento da G) e Cardi sfoggia il brano perfetto per il twerk su cui Ye delivera una strofa folle come sempre con un piccolo omaggio a Virgil Abloh.
“Cracker Island” Gorillaz feat. Thundercat
Quando vogliono, e forse dovrebbero più spesso no?, i Gorillaz sono ancora capaci di piazzare brani supercool come Cracker Island, in collaborazione con uno dei re del groove, Thundercat. Il risultato è una mina disco-funk-pop che va dritta dall’inizio alla fine, senza sosta, senza pietà, perché l’estate dura troppo poco tempo per distrarsi.
“Bad Habit” Steve Lacy
Quanto stile ha Steve Lacy? Il mix perfetto tra Tame Impala e Blood Orange, tra psichedelia e R&B, tra indie-pop e summer hit. Bad Habit è un pezzo complesso che nelle mani di Lacy diventa un gioiellino semplice e radio friendly. Ma come può una radio non passare sto pezzo nei pomeriggi estivi? Cosa diamine vi passa per la testa a voi amici della radiofonia? Dai, c’è tempo per rimediare, è un consiglio da amici
“Don’t Feel Like Feeling Sad Today” Yungblud
La nuova sensation del punk-pop americano piazza il più classico dei pezzacci estivi, continuando una storia resa celebre da Blink-182 e Sum41, con un filo più di emo che non guasta mai (perché comunque il mondo sta finendo ragazzi e l’estate è la stagione triste per eccellenza!). Basta sentire il giro di accordi di chitarra per tornare teenager. In fondo non è questo il compito dell’estate?
BONUS TRACK: “Tu stai bene con me” Violante Placido
Come si fa a non voler bene a Violante Placido che canta “come ci piace fare l’amore”? Menzione d’onore. Premio alla cuteness anche per il verso “tu stai bene con me / non ti chiedi neanche il perché” che fa tanto sequestro Trapani e Vallanzasca.