Lady Gaga passerà alla storia come una delle grandi autrici visive del pop. In ogni nuova era ha sfornato immagini iconiche e, naturalmente, video che hanno amplificato il suo sound e il suo stile. Ispirata dalle immagini audaci di Michael e Janet Jackson, Madonna e David Bowie, Gaga ha sfruttato ogni cambiamento per costruire universi complessi e lungimiranti. Ecco le storie di come sono stati realizzati 15 dei suoi video più memorabili ed emozionanti, raccontate dai suoi collaboratori.
Just Dance
Gaga ha debuttato nel 2008 con questo video ambientato durante una festa in casa. Frangia di platino, occhiali da sole e adesivo con il fulmine che è un chiaro omaggio a uno dei suoi idoli, David Bowie, per quattro minuti di divertimento e frenesia. Con i cammei di Akon e Colby O’Donis – entrambi presenti in pista – la clip firmata da Melina Matsoukas aveva un’atmosfera decisamente “fai da te”. Come video musicale, Just Dance è ben lontano dalla cinematografia travolgente e dai complessi archi narrativi delle successive uscite, ma il fascino è tutto qui. Gaga può aver cantato di aver “avuto un po’ troppo”, ma nel suo primo video ha dimostrato che l’eccesso non esiste.
Poker Face
Quando, nell’autunno del 2008 Poker Face ha fatto il giro del mondo, Gaga si era già affermata come una vera e propria superstar, con un occhio di riguardo per l’estetica e il lato puramente entertaining. Lo dimostra anche un video semplice come questo, ma pieno di elementi interessanti: la coreografia, il P-P-P di Poker Face, la scena con l’alano a bordo piscina. Girato nel corso di una giornata in una villa di Malibu, nel video ci sono anche la catsuit in lattice e la maschera a specchio che indossa mentre esce dalla piscina. Elementi che diventeranno la sua cifra stilistica.
Eh Eh (Nothing Else I Can Say)
Anche se è stato girato in uno studio di Los Angeles, Eh Eh (Nothing Else I Can Say) è una pura fantasia a Little Italy, una cornucopia di tacchi a spillo rosa, sigari, spaghetti, alani e spray abbronzanti. «Volevo mostrare un lato diverso di me stessa, più femminile e casalingo», ha detto Germanotta. «Volevo creare immagini futuristiche e sbalorditive degli anni ’50, in grado di bruciare il cervello di tutti». Diretto da Joseph Kahn, Eh Eh è stato girato nello stesso weekend di LoveGame, e insieme hanno contribuito a creare due dei principali personaggi visivi di Gaga: il robot camp alla moda e la ragazza più morbida e dolce. Il primo potrebbe aver messo in ombra la seconda, ma Eh Eh rimane arte.
Paparazzi
Quando Gaga ha scelto l’acclamato regista Jonas Akerlund per dirigere Paparazzi, lui stava per mollare i video musicali. «Mi stavo annoiando e non capivo più lo scopo dei videoclip», ci ha raccontato. «Poi è arrivato Paparazzi». Libero dai vincoli della censura di MTV, i sette minuti di Paparazzi sono stati tra i primi a utilizzare direttamente YouTube come piattaforma per generare interesse e fandom online. Ci è riuscito catturando l’attenzione del pubblico in tutti i modi possibili e presentando l’attore Alexander Skarsgård a un pubblico completamente nuovo dopo il suo debutto in True Blood. Certo, il video ha preso in prestito qualcosa da Hitchcock e Fritz Lang. E poi ci sono i lampadari, le orge e le tute di Minnie (che non hanno certo bisogno di spiegazioni).
Bad Romance
Pochi video hanno raccontato il genio di Gaga come Bad Romance: scenografia futuristica e stravagante, trama elaborata, outfit disegnati da Alexander McQueen. Il thriller in stile Blade Runner inizia con una Gaga in tuta spaziale che emerge dal suo baccello, prima di cominciare una sfilata di moda folle che è ancora una delle cose più sorprendenti che abbia fatto. La trama ruota attorno all’abbattimento di un oligarca russo, ma siamo realistici: è solo un valido motivo per mostrare quegli stivali “Armadillo”, che, a quanto si dice, sono molto difficili da indossare. Non per Gaga. Il video di Bad Romance ha vinto l’MTV Video Music Award per il “Video dell’anno” nel 2010. Ha anche brevemente detenuto il titolo di video più visto di tutti i tempi su YouTube fino a quando non è stato superato da Baby di Justin Bieber.
Il regista Francis Lawrence aveva diretto video per tutti, da Britney Spears agli Audioslave, ma dopo il successo di Io sono leggenda aveva deciso di concentrarsi esclusivamente sulla realizzazione di film. Gaga è riuscita a convincerlo a dirigere Bad Romance, impressionandolo con la sua visione. Lawrence è tornato alla produzione cinematografica subito dopo la realizzazione del video, fino a dirigere tre dei film della serie Hunger Games. Da allora ha diretto solo un altro video musicale, Run the World (Girls) di Beyoncé, nel 2011.
Telephone
Diretto da Jonas Akerlund, il video di Telephone è un’odissea cinematografica di proporzioni epiche. In parte Kill Bill, in parte Thelma & Louise, è un video colorato di nove minuti e mezzo in cui Beyoncé fa evadere Gaga di prigione solo per vendicarsi, in una tavola calda, di Tyrese Gibson. La coppia avvelena Gibson e il resto dei commensali prima di ballare nel mezzo della carneficina e di scappare nell’abisso.
In un’intervista a Variety per il decimo anniversario del video, Akerlund ha detto che Telephone è stato pensato come un sequel diretto di Paparazzi, la sua prima collaborazione con Gaga. «Abbiamo girato il tutto in due giorni», aggiungendo che le due pop star stavano capendo gran parte della coreografia proprio sul posto. «Beyoncé e Gaga sono due fuoriclasse». Già.
Alejandro
Lunatico, provocatorio e particolare, il video di Alejandro ha tutte le caratteristiche di un film d’arte d’avanguardia. Diretto dal famoso fotografo di moda Steven Klein e disegnato da Nicola Formichetti, il filmato, della durata di otto minuti, è come un servizio fotografico che prende vita, con Gaga circondata da modelle che indossano tagli a scodella e pantaloncini da boxe. È un incrocio tra Rhythm Nation e Cabaret, con cenni al BDSM, ai militari, al convento. Quest’ultimo immaginario ha creato un putiferio, con gruppi ecclesiastici che hanno accusato Gaga – che a un certo punto è vestita con un costume da suora, ma in lattice – di essersi appropriata indebitamente dell’iconografia religiosa. Gaga non ha mai affrontato la polemica in modo diretto, e i critici concordano nel ritenere che il video fosse una dichiarazione artistica. Non è passato molto tempo però prima che i rappresentati cattolici tornassero a occuparsi di Gaga, per un video con riferimenti religiosi che non potevano essere negati. Lo vedremo tra poco.
Born This Way
Dopo il successo di The Fame e di The Fame Monster, il nuovo disco era attesissimo. In pieno stile Gaga, Born This Way ha abbinato un inno pop da arena con un video avanti sui tempi. Diretto da Nick Knight, Born This Way è una vera avventura surrealista. «Abbiamo girato il video a Brooklyn per due giorni. Abbiamo dovuto nascondere la location», ha detto la coreografa Laurieann Gibson a MTV News subito dopo l’uscita del video, aggiungendo che era importante per Gaga girare a New York, dove è cresciuta. Il video è un’ambiziosa commedia fantascientifica che si presenta come il “manifesto di Mother Monster”, con tanto di scena in cui c’è un parto in stile alieno. Una delle ballerine, Montana Efaw, ha raccontato a Rolling Stone la sua iniziale confusione sulla direzione del video, sentendosi come un “piccolo alieno” sulla sedia da trucco dopo che le erano state aggiunte protesi a punta sul viso. «Da Born This Way in poi ho imparato a non essere troppo scioccata perché sapevo che con Gaga può succedere di tutto».
Judas
Gaga ha sempre avuto una miriade di influenze nei suoi video, ma per Judas ha scelto di raccontare la storia di Giuda Iscariota che tradisce Gesù. Uscito nel 2011, il video è stato diretto da Gaga e dalla sua coreografa di lunga data Laurie-Ann Gibson, con la popstar nel ruolo di Maria Maddalena.
Girato per due giorni a Los Angeles, il video ritrae i discepoli come una moderna banda di motociclisti che alla fine incontrano il loro destino alla “Electric Chapel”, quando Giuda rivela le sue vere intenzioni. Gaga cerca di far tacere Giuda puntandogli una pistola alla bocca. La pistola contiene un rossetto, e Gaga gli spalma la faccia di rosso. Alla fine Gaga – nei panni di Maria Maddalena – viene lapidata a morte mentre indossa un abito bianco ingioiellato. È lei l’agnello sacrificale? O solo una crociata vestita Chanel che va incontro a un destino accidentale?
«L’ho vista lavorare fino alle prime ore del mattino facendo una ripresa dopo l’altra», dice l’attore Norman Reedus. «Ballava con i ragazzi, poi con le ragazze, poi da sola più, più volte fino a quando non è stata perfetta. Ero in soggezione».
Edge Of Glory
Joseph Kahn doveva dirigere il video di Edge of Glory ma poi non se ne fece nulla, probabilmente per qualche disaccordo con Gaga. La direzione passò quindi alla Haus della pop star: il prodotto finale è un altro tributo alle sue origini, con Gaga che si pavoneggia per le strade di New York mentre balla sulle scale antincendio. Insieme a lei c’è anche Clarence Clemons, il defunto membro della E Street Band, che suona l’assolo di sax. «Avevo una scala antincendio fuori dal mio minuscolo appartamento a New York. Mi mettevo tutti i vestiti, uscivo sulla scala e ballavo. Ho voluto rendere omaggio a quel periodo».
You and I
Nella sua prima incursione nel country-pop, Gaga si è recata in Nebraska per raccontare di un grande amore perduto. Vagando su una strada sterrata con un velo nero, è colpita dal ricordo del suo passato: un fienile, una sirena, uno scienziato pazzo e, naturalmente, l’alter ego maschile di Gaga: Jo Calderone. «Era totalmente nel personaggio», dice Efaw di Gaga nel ruolo di Calderone. «Era seduta sul pianoforte come un uomo, con una sigaretta. Mi ha detto: “Ehi, come va?”. Credo di essermi messa a ridere, e lei pure».
Oltre a Calderone, l’altro interesse amoroso di Gaga nel video è l’attore Taylor Kinney. Durante un’intervista con Andy Cohen, Kinney ha ricordato un bacio improvvisato durante una scena, con Gaga che l’aveva schiaffeggiato dopo la ripresa. «Era un po’ imbarazzante», ha detto. «La ripresa successiva l’ho fatto di nuovo, e lei non mi ha più schiaffeggiato».
Applause
Vi sveliamo un segreto che non vi ha ancora detto nessuno: Lady Gaga attinge molto dal mondo dell’arte e dalla moda. In Applause, Gaga ci ricorda quanto ami Warhol e Botticelli. Diretto dal duo di fotografi di moda Inez e Vinoodh, il video è il tentativo di portare “l’iconografia in movimento” nel suo lavoro, animando scene cruciali della storia dell’arte, della storia del cinema e della sua stessa carriera.
Il corpo del cigno, per esempio, è stato ispirato da un precedente servizio fotografico che ha realizzato con la rivista Interview. E secondo Inez, quella parte in cui Gaga cammina sulla passerella, circondata dalla luce viola, reggendo la propria gamba come Gesù che regge la croce, è stata immaginata proprio da un problema di salute, dal problema all’anca che l’ha lasciata incapace di esibirsi per mesi. «In questo video ha fatto di tutto per rendere felice il suo pubblico e ispirarlo», ha aggiunto Inez.
G.U.Y.
Girato a Hearst Castle, il debutto alla regia di Gaga è il film Artpop G.U.Y., un’opera epica in cui c’è di tutto, dai membri del cast di The Real Housewives of Beverly Hills ai “corpi” risorti di Gesù, Michael Jackson e Gandhi. Il video, che dura quasi 12 minuti, presenta quattro canzoni di Artpop, in cui Gaga incarna una dea greca, un uccello e una mente criminale. «Ci sono state così tante scene in quell’unica ripresa», ricorda Efaw. «Andava tutto così veloce e tutto sembrava così elaborato e costoso». «Voleva che ci sentissimo belli e feroci», ha detto Kyle Richards all’Hollywood Reporter subito dopo l’uscita del video. «C’è stata una scena in cui ho ucciso un uomo».
John Wayne
In uno dei video musicali della trilogia del suo album Joanne, di ispirazione cowboy, Gaga torna a lavorare con Jonas Akerlund per un racconto di fuorilegge e mostri che fanno casino su una strada di campagna. In poco meno di tre minuti, il video in stile Tarantino riserva un’enorme quantità di sorprese, soprattutto quando gli stivali a coscia alta di Gaga iniziano a sparare proiettili. «Abbiamo girato tutto in un giorno, è stata una giornata pazzesca», racconta Akerlund a Rolling Stone. Anche se non così noto come Paparazzi o Telephone, John Wayne si ricorda certamente tra i suoi video più riusciti.
Rain On Me
Se siete cresciuti guardando uno dei film di Spy Kids, o Le avventure di Sharkboy e Lavagirl in 3D, riconoscerete facilmente l’estetica di Rain On Me. È diretto dallo stesso Robert Rodriguez, che ha portato il suo amore per il cyberpunk nell’universo Gaga. Sarebbe già di per sé una collaborazione stellare, in più arriva Ariana Grande, che quando si tratta di abiti fantascientifici rivaleggia con Gaga, una squadra di ballo cyborg e i capelli alla Sailor Moon: «Abbiamo voluto mantenere lo stile con cui Ariana è a suo agio, pur rimanendo sul tema futuristico del video», ha detto la designer Laura Pulice, che ha creato i costumi in lattice.