I dischi da ascoltare a dicembre 2024 | Rolling Stone Italia
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I dischi da ascoltare a dicembre 2024

Dagli album dal vivo di Carmen Consoli e Colapesce Dimartino al debutto solista di Lauren Mayberry dei Chvrches, passando per l’esperimento dei C’mon Tigre con un modello di intelligenza artificiale e la colonna sonora di ‘Better Man’ di Robbie Williams, ecco le uscite delle prossime settimane (no, niente canzoni natalizie)

I dischi da ascoltare a dicembre 2024

Carmen Consoli

Foto: Andrea Grignani

12

White Denim

6 dicembre

L’album indie più quotato del mese, anticipato da gran recensioni su Mojo, Uncut, Record Collector. «In questo disco» dice James Petralli «ci sono molte band, a volte sono nella stanza con me, a volte collaborano stando lontane chilometri e questo processo ha aperto nuovi orizzonti». Dice d’essere stato influenzato dagli Scritti Politti di Cupid & Psyche 85, ma anche da Nick Lowe, Jonathan Richman, Doug Sahm, Joe Jackson, «gente che fa musica piena d’energia che è sì sofisticata, ma anche pensata per essere divertente».

Cosmic Waves Volume 1

Angel Olsen

6 dicembre

Non è il nuovo album di Angel Olsen, ma una raccolta di pezzi della sua etichetta Somethingscosmic, «per dare un seguito allo spirito e del mio disco di debutto Strange Cacti, sostenendo e collaborando con artisti e amici che mi commuovono con la loro musica». Sul lato A ci sono le canzoni scelte direttamente dagli artisti dell’etichetta (Poppy Jean Crawford, Coffin Prick, Sarah Grace White, Maxim Ludwig, Camp Saint Helene), sul lato B cover di quegli stessi artisti selezionate e interpretate da Olsen. Il piacere della scoperta.

Vicious Creature

Lauren Mayberry

6 dicembre

Dice la cantante dei Chvrches che il suo disco solista è ispirato dal suo gusto pop che ha dovuto reprimere per «essere uno dei ragazzi, vendendo l’anima». Ad aiutarla, Greg Kurstin, Tobias Jesso Jr, Ethan Gruska, Dan McDougall. «Non ho aperto la porta e me ne sono andata», ha detto a The Line of Best Fit, «ho aperto una finestra per far entrare l’aria». Tradotto: i Chvrches continueranno a esistere.

Sings The Beatles From Abbey Road

Lucinda Williams

6 dicembre

È come dice il titolo: Lucinda Williams, veterana del songwriting americano, è andata negli studi di Abbey Road a cantare 12 pezzi dei Beatles. Ok, non è un concept originalissimo, ma la band è ottima (Marc Ford, Doug Pettibone e David Sutton, tra gli altri) e lei ha un rock’n’roll heart, quindi vale la pena capire cos’ha combinato. A questo link c’è While My Guitar Gently Weeps.

Blackhole

Ryan Adams

6 dicembre

L’album “perduto” di Ryan Adams. Il reietto del cantautorato americano lo ha registrato nel 2006 e mai pubblicato, anche se tra i fan ne sono girate versioni pirata. A Milano il 24 marzo per i 25 anni di Heartbreaker.

Dua Lipa Live from The Royal Albert Hall

Dua Lipa

6 dicembre

A poco più di sei mesi dall’uscita di Radical Optimism, Dua Lipa gioca la carta del primo album live, registrato in una location d’eccezione: la Royal Albert Hall. Nuove versioni dei pezzi dal suo ultimo disco ma pure dei suoi successi precedenti, il tutto accompagnato dalla Heritage Orchestra di 53 elementi diretta da Ben Foster, da un coro di 14 persone e dalla sua band di sette. «Potersi esibire alla Royal Albert Hall è stato diverso da qualsiasi altra cosa io abbia mai fatto», ha dichiarato Dua. Tirate fuori un abito da sera.

Rosie

Rosé

6 dicembre

Continuano le avventure soliste delle Blackpink e stavolta è il turno di Rosé, già al top delle classifiche con ATP feat. Bruno Mars. Rosie è il suo primo disco tutta sola: «Ho versato sangue e lacrime in questo album. Non vedo l’ora che possiate ascoltare questo mio piccolo diario. Rosie è il nome con cui permetto ai miei amici e alla mia famiglia di chiamarmi. Con questo album, spero che vi sentiate tutti più vicini a me», ha scritto su Instagram. I 12 brani piaceranno ai fan del K-pop ma pure a quelli che non sono tanto affini al genere. Chiedete a Bruno Mars…

Paris

Nils Frahm

6 dicembre

Live album (il terzo in carriera) per il compositore tedesco. Registrato alle Salle Pierre Boulez della Philharmonie de Paris durante i due concerti tenuti il 20 e 21 marzo 2024, espande 10 brani del suo repertorio in un viaggio in bilico tra elettronica minimale e pianoforte.

Mosaic

Fennesz

6 dicembre

Dopo aver portato a Roma, con Alva Noto, un concerto memoria per Ryūichi Sakamoto (qui la nostra intervista), il compositore austriaco ha lavorato a questo nuovo album imponendosi orari d’ufficio alternati a settimane di pausa e riflessione. Il titolo si riferisce al processo creativo, un mosaico di idee, sperimentazioni e improvvisazioni.

Possession

Shabaka

6 dicembre

Dopo averci deliziato con l’ultimo Perceive Its Beauty, Acknowledge Its Grace, il musicista inglese torna con un EP costruito attorno alle collaborazioni. Al suo fianco infatti ci sono Elucid, Esperanza Spalding, Nduduzo Makhathini e il rapper di New York Billy Woods che firma il singolo di lancio Timepieces.

Instrumental Ensemble – Soundtrack for Imaginary Movie Vol. 1

C’mon Tigre

6 dicembre

L’intelligenza artificiale come collaboratore. Il gruppo ha scritto una storia usando un modello linguistico istruito analizzando scritti originali e di Raymond Carver, scelto per il linguaggio secco. La band ha poi composto una colonna sonora partendo dall’output, opportunamente rifinito, musicando in buona sostanza la trama “pensata” dal computer. «È una provocazione artistica, un invito a guardare le cose da punti di vista differenti, potrebbe tuttavia concretizzarsi in un modus operandi differente portando nuovi stimoli, scardinando un metodo di produzione».

Selva Oscura

Selva Oscura

6 dicembre

È la band so 90s di Umberto Maria Giardini (voce e chitarra) con Enrico Blanzieri (chitarra), Michele Dallamagnana (basso) e Filippo Dallamagnana (batteria). Cinque canzoni elettriche tra echi di grunge e dintorni (vedi alla voce Soundgarden), psichedelia, misticismo. «In una confusione discografica conclamata e figlia dei nostri anni, nasce Selva Oscura, un luogo non luogo dove non sono concessi né compromessi né dubbi, dove tutta la materia visibile o immaginabile possiede diverse e incalcolabili forme. Che tutti possano comprendere i significati profondi del suo suono nero, nascosto in un fondo piatto senza luce; Selva Oscura è questo».

Voci parallele – Concerto per Giuni Russo

AA.VV.

6 dicembre

Live album che raccoglie i brani eseguiti da vari artisti durante l’evento per il ventennale della scomparsa di Giuni Russo che si è tenuto nella Nuvola di Fuksas a Roma lo scorso 14 settembre. Tra gli artisti coinvolti Antonella Ruggiero, Rita Pavone, Ron, Irene Grandi, Arisa, oltre a una versione in studio di Morirò d’amore rifatta da Tiziano Ferro. Aprono e chiudono due duetti di Giuni Russo con Franco Battiato, di cui l’inedita versione de La sua figura.

Going Hard 3

Tony Boy

6 dicembre

È uno dei nuovi volti della scena e con questo album chiude la trilogia Going Hard iniziata nel 2020. Sono 20 brani anticipati finora da quattro singoli: Respiro, Cerchio, Leanin’ e Etc con Nardo Wick.

Archi, ottoni e preoccupazioni

Colapesce Dimartino

6 dicembre

Non hanno litigato, non si separano per sempre. Semplicemente, come avevano annunciato a Rolling Stone un anno fa, si dedicheranno per un po’ ai progetti singoli. Prima però un’ultima serie di concerti con orchestra nei teatri tra dicembre e gennaio e un disco dal vivo, registrato il 28 giugno 2024 a Lugo di Romagna con l’Orchestra La Corelli diretta da Davide Rossi, che ha curato anche gli arrangiamenti dei pezzi.

Vulcani in Pace

Vulcani in Pace

13 dicembre

«Vulcani in Pace è un nuovo progetto che unisce le musiche di Cattaneo e le parole e la voce di Marco Parente. Una conversazione, un susseguirsi di coincidenze creative, una terza e nuova identità». I primi singoli sono Fin qua tutto bene, Lo spessore del muro di Berlino, Amore accanto con la produzione di Taketo Gohara.

Junkie

Asp126

13 dicembre

Per il rapper di casa Lovegang un album che si allontana dall’universo hip hop per sposare sonorità synthwave più legate agli immaginari anni ’80. «Ho cercato di raccontarmi in maniera sincera e spiritosa», spiega. L’album è stato anticipato dai singoli Ovvio e Divisi con Franco126.

Max Forever Vol. 1

Max Pezzali

13 dicembre

Il primo capitolo di una serie di volumi antologici per celebrare i brani più importanti di una carriera che dura da trent’anni: 16 canzoni riarrangiate, in duetto, in versione acustica. «L’affetto ricevuto negli ultimi due anni è qualcosa che mi riempie il cuore e che in tutta onestà non avevo mai ricevuto nei precedenti 30. Per questo motivo mi piaceva l’idea di “fare una cassetta”, come si faceva una volta, con un po’ di tracce che abbiamo rivisto, rifatto in studio, fatto suonare un po’ meglio, performato dal vivo». I fan ringrazieranno.

Rome

The National

13 dicembre

Questo album live dei National è stato registrato a Roma, senza sovraincisioni, il 3 giugno 2024 all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone all’interno del Roma Summer Fest. Un viaggio negli oltre 20 anni di carriera della band riassunta in 21 tracce, di cui otto già ascoltabili online.

Missionary

Snoop Dogg

13 dicembre

Dopo aver dato spettacolo alle ultime Olimpiadi diventando una sorta di mascotte cool del team USA, Snoop Dogg arriva al suo ventesimo album in studio dove si riforma la coppia d’oro con Dr. Dre, che produce tutto il disco. Tra i featuring sono stati arruolati amici di sempre come 50 Cent, Eminem, Method Mad, ma anche Sting. In Last Dance with Mary Jane appare il compianto Tom Petty (che cantava Mary Jane’s Last Dance).

Let Us Pray: Chapter X

DMX

13 dicembre

A più di tre anni dalla scomparsa del rapper americano DMX, un album postumo si pone l’obiettivo di «mostrarne la profondità, l’emotività e la spiritualità. Contribuiscono a quest’omaggio Snoop Dogg, Mary Mary, Killer Mike, MC Lyte, LeCrae, Terrace Martin, Lena Byrd Miles e RoyzNoyz Orchestra.

Hop

Stray Kids

13 dicembre

A pochi mesi dal loro ultimo EP, gli Stray Kids tornano con Hop, nuovo mixtape in cui sarà presente anche il rapper canadese Tablo. Un progetto con cui proveranno ancora a spostare un po’ più in là i confini del K-pop. Ce la faranno anche questa volta? Manca poco per scoprirlo.

Terra ca nun senti

Carmen Consoli

20 dicembre

Terra ca nun senti è l’omaggio di Carmen Consoli alla tradizione musicale siciliana, il debutto a Siracusa e poi il tour negli Stati Uniti, in Europa e in Italia. «L’emozione di quel primo concerto di Terra ca nun senti è stata unica e impareggiabile: lo slancio con il quale il pubblico ha accolto me e l’Orchestra Popolare Siciliana non era prevedibile, la bellezza algida del Teatro Greco di Siracusa mi ha frastornata, gli occhi hanno trattenuto a stento la commozione quando ogni singolo spettatore si è alzato in piedi per tributare un lunghissimo applauso riconoscente a Peppino Impastato evocato dal racconto intimo e struggente del fratello Giovanni. E poi ho amato la rabbia e la passione di Donatella Finocchiaro nel raccontare la storia di Rosa. Tutto questo sarà custodito per sempre in un doppio vinile». Il disco sarà presentato il 18 e 19 dicembre nella Cattedrale di Avezzano.

Delicatronic

Delicatoni

20 dicembre

La band vicentina torna con un disco e un tour nelle principali città italiane (comincia il 14 dicembre da Genova). L’album promette, già dal titolo, di mostrare il lato più elettronico e sperimentale ma, ci sentiamo da dire, sempre delicatone. Se non ci credete ascoltate Passo dopo passo e La stessa cosa insieme.

Better Man (Motion Picture Soundtrack)

Robbie Williams

27 dicembre

La colonna sonora del film che racconta la sua vita. E quando parliamo di vita dell’ex Take That parliamo di una vita fatta di hit. Perché Robbie Williams era, è e sarà sempre la popstar europea migliore di tutte (dentro anche la nuova Forbidden Road).