Rolling Stone Italia

I dischi da ascoltare a febbraio 2025

L’avant pop della francese Oklou, il rock dei Murder Capital che piace a Nick Cave, il ritorno di Drake con PartyNextDoor, la colonna sonora di ‘Lirica Ucraina’ firmata da Iosonouncane, le uscite post Sanremo, da Joan Thiele a Brunori, e gli altri album che verranno pubblicati nelle prossime settimane

Foto: Nicolò Parsenziani per Rolling Stone Italia

Choke Enough

Oklou

7 febbraio

Dopo aver deliziato i palati più fini dell’avant pop con una serie di EP e singoli (su tutti recuperatevi Entertnmnt), l’artista francese arriva finalmente al disco d’esordio dopo 10 anni di attesa (il primo EP First Tape è del 2015, per intenderci). Dentro ci troviamo un po’ tutti i bei nomi dell’hyperpop mondiale: A. G. Cook, Danny L Harle, Bladee, Cecile Believe. Sarà finalmente la sua affermazione?

Sharon Van Etten & The Attachment Theory

Sharon Van Etten & The Attachment Theory

7 febbraio

«Per la prima volta nella mia vita» ha detto la cantautrice del New Jersey «ho chiesto alla band se potevamo semplicemente suonare. Parole che non sono mai uscite dalla mia bocca… mai! Ma adoravo tutti i suoni che stavamo ottenendo. Ero curiosa: cosa sarebbe successo?». Produce Marta Salogni.

Glutton for Punishment

Heartworms

7 febbraio

«Col primo EP la gente m’ha etichettata come post punk, ma posso anche fare molto di più, posso anche essere poetica e accessibile, e questo album lo dimostra». Sul titolo e i temi: «Sono stata rimproverata per una la vita, m’hanno fatta sentire estranea al mio mondo, mi hanno punita perché non corrispondevo all’immagine perfetta di come dovrebbe essere una donna. E quando ti viene detto qualcosa abbastanza volte, inizi a crederci».

Cowards

Squid

7 febbraio

Anticipato da Crispy Skin e Building 650, viene presentato come un disco che «parla del male, nove storie i cui protagonisti fanno i conti con culti, carisma e apatia, personaggi reali e immaginari che si muovono nell’oceano oscuro tra il bene e il male», il tutto influenzato da folk, musica “cosmica”, psichedelia, jazz ed elettronica.

Parasomnia

Dream Theater

7 febbraio

È il disco del ritorno del figliol prodigo Mike Portnoy, batterista e membro chiave della band prog metal. Loro dicono che «non rappresenta solo da dove veniamo, ma anche dove siamo diretti». In concerto in Italia tra fine giugno e luglio.

Critical Thinking

Manic Street Preachers

7 febbraio

Il disco «parla dello scontro fra opposti, di una soluzione cercata tramite la dialettica», dice Nicky Wire. «Se la musica è brillante e dotata di una carica positiva, buona parte dei testi ha a che fare con la fredda analisi di sé». A questo link c’è il singolo Hiding in Plain Sight.

NSFW

Tyga

7 febbraio

NSFW è l’ottavo album nella discografia del rapper californiano e arriva a sei anni dal suo ultimo lavoro (se non consideriamo il joint album con YG uscito nel 2023). Tracklist ampia da 17 brani con featuring di Lil Wayne, Big Sean, Flo Milli, Ty Dolla Sing e – attenzione – Cher.

Life Is Beautiful

Larry June, The Alchemist, 2 Chainz

7 febbraio

Nell’epoca degli album collaborativi, qui arriviamo addirittura a tre artisti coinvolti in uno stesso lavoro. Larry June e The Alchemist, che avevano già lavorato assieme nel 2023 nel joint album The Great Escape, tornano questa volta aggiungendo al team il rapper della Georgia, il cui ultimo disco, manco a volerlo, era un album collaborativo (Welcome 2 Collegrove with Lil Wayne). Ci hanno davvero preso la mano questi qua.

Horror

Bartees Strange

14 febbraio

Horror, come i film che Bartees Strange ama tanto, ma anche come la vita in certi posti negli Stati Uniti per un ragazzo di colore come lui. «Il mio ultimo disco era tipo: ecco il posto da dove provengo, ecco la mia famiglia, ecco quel che m’ha reso ciò che sono», ci ha detto. «Ora che avete visto da dove vengo, lasciate che vi mostri il lato oscuro di quei luoghi, di quelle persone, di quei sentimenti».

Grand Man

Rusty Williams

14 febbraio

Lui è il nonno di Hayley Williams dei Paramore, il disco lo ha inciso e mai pubblicato negli anni ’70. Per la nipote è ovviamente un sì convinto: «Riesce a raccontare i sentimenti senza complicarli eccessivamente, cosa che invece tendiamo a fare oggi». Curiosi? Qui c’è Knocking (At Your Door).

Some Sexy Songs 4 U

Drake & PartyNextDoor

14 febbraio

La domanda qui è una sola: Drake si sarà ripreso dagli schiaffi morali arrivati sotto forma dei cinque Grammy che Kendrick Lamar si è portato a casa per Not Like Us, il suo dissing al rapper canadese? Le prospettive però sono buone: canzoni d’amore sexy al fianco di PartyNextDoor. Per un attimo meglio dimenticare i beef di strada (la copertina sopra non è quella originale).

Club Shy Room 2

Shygirl

14 febbraio

Dopo aver preso d’assalto i club con il Vol. 1 di questo nuovo progetto (con ospiti come Boyz Noize, Empress Of e Lolo Zouaï), l’alternative popstar inglese alza la posta in gioco per il il volume numero 2 portando a ballare artiste intriganti come Jorja Smith, Isabella Lovestory e PinkPantheress.

Sleepless Empire

Lacuna Coil

14 febbraio

Il titolo Sleepless Empire, ci ha detto Cristina Scabbia, «può essere l’America o la mia Milano che non dorme mai, ma si riferisce in generale alla società occidentale iperconnessa e disconnessa al tempo stesso. Abbiamo tutto sotto mano, ci sembra di essere tutti più vicini, invece siamo diventati più isolati che mai».

L’albero delle noci

Brunori Sas

14 febbraio

Un album per celebrare le radici e la famiglia, tra ironia e verità, con sperimentazioni «dall’elettronica alla musica africana». Questo è ciò che troveremo nel sesto album in studio di Brunori (lui ce l’ha raccontato qua), in arrivo venerdì proprio durante la sua partecipazione a Sanremo

Sulla riva del fiume

Willie Peyote

14 febbraio

Dopo averlo pubblicato come EP nel 2024, Willie completa il suo Sulla riva del fiume aggiungendo 4 inediti, tra cui Grazie ma no grazie, il brano con cui farà il suo ritorno a Sanremo dopo l’esordio del 2021 dove presentò Mai dire mai (La locura).

Lirica Ucraina

Iosonouncane

21 febbraio

È la colonna sonora del documentario di Francesca Mannocchi. «La guerra crea voragini, vuoti, nuovi spazi», ci ha raccontato Jacopo Incani. «Porta silenzio e assenze laddove prima c’erano voci, vita. Ma la guerra è anche fatta di suono e suoni. Ho allora pensato fin da subito alla colonna sonora di questo film come all’insieme dei suoni e delle voci di questi spazi sventrati, privati della loro vita».

Joanita

Joan Thiele

21 febbraio

Per molti la sua Eco potrebbe posizionarsi molto bene a Sanremo, lanciandone definitivamente la carriera. Noi crediamo in Joan, tanto da dedicarle una cover. Sull’album, che uscirà a una settimana da Sanremo, lei scrive: «Ho ascoltato ed investigato le mie emozioni, una ad una. E così ho abbracciato la mia chitarra, acceso l’amplificatore e ho iniziato ad urlare».

Tomato Peloso

John De Leo Jazzabilly Lovers

21 febbraio

Vecchio rock’n’roll, jazz e fantasia. Con l’estro di John De Leo, reduce dalla reunion dei Quintorigo e impegnato in questo progetto da anni. Qui è accompagnato da Stefano Senni (contrabbasso), Enrico Terragnoli (chitarre, live looping sampler, effetti, tastiere), Fabio Nobile (batteria, percussioni) e Franco Naddei (sound design, live looping sampler, live electronics). Il repertorio è originale di cover. Mica male gli ospiti: Paolo Fresu e Rita Marcotulli.

Blindness

Murder Capital

21 febbraio

Reduci dal tour europeo con Nick Cave & The Bad Seeds, hanno inciso il disco col produttore John Congleton. «C’è quel che abbiamo sotto il naso, le cose che possiamo toccare, l’amore che possiamo sentire. E poi c’è tutto il resto. Blindness è la fede distorta. Quello che ci sta alle spalle. L’appartato. L’amore a distanza. La fede negata. Il patriottismo distorto. Il ritratto sbiadito degli istanti che svaniscono». In concerto il 5 maggio a Milano.

So Close to What

Tate McRae

21 febbraio

Sexy pop di stampo Y2K che vi riporterà subito agli anni d’oro di Britney Spears. Forse il paragone è un po’ eccessivo, ma Tate sembra intenzionata a puntare proprio a quella posizione dello scacchiere del pop mondiale.

Alter Ego

Lisa

28 febbraio

C’è fermento in casa Blackpink. Dopo aver annunciato un nuovo tour mondiale insieme, anche a livello solista le ragazze sono molto attive. Jisoo pubblicherà un EP a San Valentino, Jenny uscirà con il primo album solista il 7 marzo, mentre Rosé si gode il recente successo planetario di Apt. con Bruno Mars. Ora è il turno di Lisa che arriva al suo primo lavoro solista, Alter Ego, anticipato dalle collaborazioni con Rosalía, Raye e Doja Cat.

Tears of Injustice

Mdou Moctar

28 febbraio

L’ultimo album del gruppo del Mali, Funeral for Justice, riregistrato e riarrangiato per strumenti acustici tradizionali. «In concerto giochiamo sempre con gli arrangiamenti, volevamo dimostrare di poterlo fare anche su un disco. C’è tutto un altro lato della band che viene fuori quando suoniamo come pochi strumenti, diventa qualcosa di nuovo».

City of Clowns

Marie Davidson

28 febbraio

Lei è una producer canadese, di quelle brave, che sanno politicizzare la cassa dritta con poche e taglienti parole (recuperatevi Working Class Woman, anno 2018). Qui già dal titolo prevediamo una nuova dose di stilettate.

Nothing

Darkside

28 febbraio

A quattro anni da Spiral, il progetto del duo formato dal producer cileno-palestinese Nicolás Jaar e dal multistrumentalista americano Dave Harrington, torna con il terzo album in studio. Al suo interno «nove improvvisazioni spettrale in spazio negativo», come hanno raccontato i due artisti.

Storie invisibili

Banco del Mutuo Soccorso

28 febbraio

Viene presentato come il completamento della trilogia sull’esistenza umana che comprende Transiberiana del 2019 e Orlando: le forme dell’amore del 2022. È un concept ideato da Vittorio Nocenzi, che firma le musiche con il figlio Michelangelo e i testi con Paolo Logli.

Lacinia

Stefano Pilia

28 febbraio

Se avete sentito certi pezzi di Spiralis Aurea sapete cosa aspettarvi: musica contemporanea “sperimentale” dal carattere quasi meditativo e devozionale, pensata da un musicista rock (Zu, Afterhours) per organici variabili, da un trio di flauti al quartetto d’archi a un ensemble di fiati, organo e percussioni.

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