Liberato III
Liberato
1 gennaioIl primo album dell’anno è di Liberato, una raccolta di nove canzoni (quante sennò?) che vanno da Turnà, costruita su Voglia ‘e turnà di Teresa De Sio, a Lucia (Stay with me), dalla colonna sonora di Il segreto di Liberato uscito a maggio, passando per Essa con Maria Nazionale. «Ho fatto un riassunto degli ultimi due anni della mia vita. Ho preparato un bello spliff, ho guardato le foto del telefono e ho iniziato a scrivere», dice lui in ’O diario.
Debí Tirar Más Fotos
Bad Bunny
5 gennaioAvrei dovuto scattare più foto: questo il titolo del nuovo disco di uno degli uomini più ascoltati al mondo, parliamo chiaramente di Bad Bunny, arrivato al sesto disco. L’annuncio è arrivato su Instagram con un breve teaser che mostra il regista portoricano Jacobo Morales raccontare i suoi viaggi di una vita. «Avrei dovuto vivere di più, avrei dovuto amare di più finché ho potuto», dice Bunny. Un disco anticipato dai brani Pitorro de coco e El cLúb, e che comunica di nostalgia o desiderio per il passato.
Perverts
Ethel Cain
8 gennaio«Non posso dire granché, se non che è più freddo, non è come la trilogia di Ethel Cain, è molto cupo, ma anche divertente, meno difficile di Preacher’s Daughter». Così la cantautrice Hayden Silas Anhedönia ha descritto il suo nuovo album. Cresciuta in una famiglia battista, ha fatto coming out come transgender a 20 anni attirando con la sua musica, e soprattutto con Preacher’s Daughter del 2022, un seguito di culto che ne ama le atmosfere dark, la lentezza misteriosa, le melodie pop, i testi su traumi e violenza. Il primo singolo da Perverts è Punish.
The Human Fear
Franz Ferdinand
10 gennaioSono ben 21 anni gli anni di carriera dei Franz Ferdinand, che con The Human Fear arrivano (solo) al sesto album in studio. Dopo essere stati la band giovanile per eccellenza negli anni Zero, con riff appiccicosi e un approccio molto British alla melodia, ora parliamo di una band di cinquantenni che punta ancora a essere elegante ed edgy. Riusciranno a farci dimenticare l’età anagrafica?
Look Up
Ringo Starr
10 gennaioCappello da cowboy e pezzi scritti per lo più in collaborazione con T Bone Burnett, che produce il tutto: è il nuovo disco country di Ringo Starr. «Mi è sempre piaciuta la musica country. E quando ho chiesto a T Bone di scrivermi una canzone, non pensavo nemmeno che sarebbe stata una canzone country, e quando è arrivata era incredibilmente bella. Il quel periodo stavo realizzando degli EP e quindi pensavo che avremmo realizzato un EP country, ma quando mi ha portato nove canzoni ho capito che avremmo dovuto pubblicare un intero album». Un antipasto: Thankful con Alison Krauss.
Who Let the Dogs Out
Lambrini Girls
10 gennaioVengono da Brighton, sono un duo (la cantante e chitarrista Phoebe Lunny e la bassista Lilly Macieira), sono le emergenti punk-rock di cui si fa un gran parlare. Incazzate e sboccate, scrivono di maschi tossici, razzismo, molestie sul lavoro, neurodivergenze, romanticizzazione della classe lavoratrice, il tutto bagnato da un bel po’ di alcol. «Presente quando i Fleetwood Mac hanno quasi dedicato Rumours al loro spacciatore di coca? Forse dovremmo dedicare quest’album agli alcolici che abbiamo comprato da Tesco».
Antidiva putiferio
Rettore
10 gennaioIrrequieta, ironica, ribelle: Rettore torna a 14 anni dal suo ultimo disco di inediti con Antidiva putiferio, disco in cui collabora con molte nuove leve, da La Sad a Beatrice Quinta passando per Big Mama e molti altri. Come ha scritto su Instagram, «mood 2025: basta malinconie, evviva la vita». Siamo qui per questo.
La caverna di Platone
Enrico Ruggeri
17 gennaio«Niente duetti, feat, marchette». Con queste parole Enrico Ruggeri ha presentato il suo nuovo album, il primo da La rivoluzione del 2022 (ne abbiamo scritto qui). Per ora ci sono i titoli, da Zona di guerra a La bambina di Gorla (il quartiere di Milano dove un bombardamento aereo degli alleati nel 1944 colpì una scuola elementare uccidendo oltre 200 persone, quasi tutti bambini) fino a Il poeta, il singolo che uscirà il 10 gennaio. C’è un pezzo scritto con Silvio Capeccia dei Decibel e uno cantato col figlio e autore della canzone Pico Rama.
IN:titolo
Giulia Impache
17 gennaioNel 2025 sentirete parlare di quest’artista tornese all’album di debutto che fa una sorta di folk elettronico immaginario «In:titolo dai primi ascolti ti avvolge in un’atmosfera elettro-cosmica, con i suoi suoni sperimentali che si intrecciano insieme a melodie influenzate dall’ascolto di musica antica intersecata alla line pop e alle sonorità elettroniche. E io, un po’ aliena in questo universo, mi avvalgo dei suoni per comunicare nel modo più terrestre possibile. Vorrei che i testi delle canzoni che compongono il disco facciano fluttuare con semplicità chi ascolta in delle suggestioni in cui rivedersi. Per questo i brani hanno dei testi volutamente sospesi, come quelle storie dal finale aperto che lasciano all’immaginazione delle persone la possibilità di crearselo da sé».
Mafia Slime II
Papa V, Nerissima Serpe, Fritu
17 gennaioA quattro anni di distanza dal primo capitolo, Papa V, Nerisissima Serpe e Fritu si riuniscono per Mafia Slime II. Anticipato dal singolo Tip Tap, i paladini della new old school vogliono riportare il rap al centro della scena urban. Papa V e Nerissima Serpe servono le rime, Fritu i beat. E i numeri sono dalla loro.
Punto
MYSS KETA
17 gennaioDall’Enciclopedia Treccani: «Il punto è il più forte tra i segni di punteggiatura. Indica una netta interruzione del discorso e si colloca a conclusione di una frase o di un periodo. Dopo il punto si usa sempre l’iniziale maiuscola». Torna M¥SS KETA, tra ironia e messaggi sociali, con i testi che raccontano il suo mondo, alla luce del sole o nell’oscurità di un club. Si apre ora la strada ad un nuovo capitolo. Come direbbe lei: «O ti piace o ti piace».
Humanhood
The Weather Station
17 gennaio«Humanhood, umanità, è una parola che descrive la condizione dell’essere umano. In modo più giocoso, potrebbe descrivere anche un indumento, qualcosa che si può indossare, ma che non si può mai togliere. È una parola che ha dato il via a molte riflessioni in questo periodo in cui la condizione umanaè così incerta», scrive Tamara Lindeman. «Per quanto riguarda il percorso che ha portato a questo disco, è stato un periodo in cui mi sono sentita tagliata fuori da me stessa. Questo è un disco personale, un concept, un pezzo di musica lungo 45 minuti, la trascrizione un viaggio dalla dissociazione alla connessione».
Balloonerism
Mac Miller
17 gennaioA sette anni dalla morte, Mac Miller viene celebrato col suo secondo album postumo. Registrato dal rapper tra il 2013 e il 2014, Balloonerism vedrà per la prima volta la luce dopo anni di speculazioni e di versioni non ufficiali diffuse in Rete. «Malcolm ha sempre parlato di quanto era importante questo disco per lui», ha spiegato la famiglia sulla scelta di dare alle stampe il lavoro.
Dream Requiem
Rufus Wainwright
17 gennaioNon è una nuova raccolta di canzoni di Rufus Wainwright, ma uno dei suoi progetti “colti”, una composizione ispirata al requiem e ai testi di Lord Byron, eseguita dal coro e dell’orchestra filarmonica di Radio France diretta da Mikko Franck, con la voce narrante di Meryl Streep e il canto della soprano Anna Prohaska.
Dear Life
David Gray
17 gennaioPassato il tempo in cui David Gray era uno dei nomi di punta della canzone pop britannica, resta uno stile collaudato e un suono un po’ démodé. Dear Life viene presentato come «un disco di crisi emotive e risoluzioni, mortalità e fede, realtà e illusione, amore e crepacuore, magia, scienza, perdita e accettazione. Sebbene sia pieno di desiderio e speranza, c’è una corrente sotterranea di oscurità, una tensione tra forze concorrenti di speranza e disperazione». In Plus & Minus c’è Talia Rae, ai cori qua e là la figlia Florence Gray.
Eusexua
Fka Twigs
24 gennaioCosa ci avrà preparato questa volta Fka Twigs? Dopo una lunga attesa, sono passati sei anni da Magdalene (e tre dal mixtape Caprisongs), le aspettative sono molto alte. Le tre tracce prodotte finora mostrano tre lati molto differenti della larghissima palette di sound dell’artista inglese, qui seguita alla produzione dall’interessante producer gallese Koreless. Qualcosa, finora, ha ricordato la fortunata collaborazione di Madonna con William Orbit per Ray of Light. Quindi molto bene.
Can’t Rush Greatness
Central Cee
24 gennaioCerto, non si può mettere fretta alla grandezza, ma dopo cinque EP, due mixtape (uno arrivato anche primo nella classifica del Regno Unito) e una trentina di singoli (tra cui un numero uno), era tempo di Central Cee di fare un punto della situazione con il disco d’esordio. Dell’album si sa ancora poco, se non che è formato da 17 pezzi di cui due già pubblicato, come Band4Band con Lil Baby. A quasi cinque anni dalle sue prime pubblicazioni è tempo di capire se siamo davvero di fronte a qualcosa di grande.
The Bad Fire
Mogwai
24 gennaioA quasi trent’anni dal debutto, i Mogwai firmano l’undicesimo album di inediti della loro carriera. Prodotto con John Congleton, già al lavoro con St. Vincent, Decemberists, Angel Olsen, è un album a tema “inferno”, ovvero legato a vari momenti difficili vissuti dai membri della band negli ultimi anni. Loro raccontano: «Spesso sentiamo dire dalla gente che la nostra musica li ha aiutati a superare momenti difficili della loro vita, e per una volta è valso anche per noi».
Hurry Up Tomorrow
The Weeknd
24 gennaioÈ stato l’artista più ascoltato al mondo per un certo periodo dove qualunque cosa toccasse pareva diventare oro. Poi l’ambizioso salto alla serialità televisiva ha minato (in parte) la sua nomea di Re Mida contemporaneo. Per rilanciarsi ecco quindi Hurry Up Tomorrow. Alla produzione, oltre allo stesso Weeknd, anche Pharrell Williams, Mike Dean, Max Martin e molti altri, per un album che si preannuncia curato fino ai minimi dettagli. Finora sono stati pubblicati tre singoli, con due featuring, ovvero Playboi Carti e Anitta.
Lower
Benjamin Booker
24 gennaioÈ presentato come il disco più grezzo di Benjamin Booker, un po’ meno garage rock dei precedenti, con beat hip hop, lo-fi, dream pop. «Volevo arrivare a questo suono, ma non sapevo come. A un certo punto ho deciso che lo avrei trovato o sarei morto provandoci. Kenny Segal è stato il pezzo mancante di cui avevo bisogno: riempie tutte le mie lacune». Qui c’è il singolo LWA in the Trailer Park.
Femina
Ginevra
24 gennaio«Ho ascoltato le voci delle donne. Articoli, libri, podcast, album, mostre, film, manifestazioni, risate, lacrime.. racconti di autrici, giornaliste, musiciste, amiche, sorelle, la voce di mia nonna per l’ultima volta e forse per la prima volta anche la mia… e più ascoltavo più mi innamoravo delle nostre voci, e più mi innamoravo più mi arrabbiavo per i tentativi quotidiani di zittirci e demolirci. Tutto questo è stato il motore che mi ha portato a scrivere un nuovo album». Sono queste le parole che ha scritto Ginevra per raccontare quello che sarà il suo nuovo album, Femina, seguito di quel gioiellino di Diamanti. Un album dalla sonorità più rock, anticipato dai singoli My Baby e Cupido. Siamo curiosissimi.
3021
Angela Baraldi
24 gennaioPer ora non si sa granché di 3021. Saranno otto pezzi scritti da Angela Baraldi con Federico Fantuz. «A fare da filo conduttore» si legge in un comunicato stampa «è un percorso sonoro in cui, liberandosi dalle sovrastrutture, Angela Baraldi ha voluto sperimentare immaginando il suono dei pianeti e dello spazio. Dal punto di vista della scrittura, la cantautrice ha portato avanti un lavoro di introspezione alla ricerca di aspetti più umani e terreni, in contrapposizione all’infinità dello spazio a cui si è ispirata per le musiche».
Il corpo umano vol. 1
Jovanotti
31 gennaio«Quindici canzoni nuove. È il mio album per voi, il nonmiricordoqualesimo ed è nuovo nuovo appena nato. Manca poco. Non vedo l’ora gente!». Con il solito entusiasmo che non lo abbandona mai, anche dopo mesi difficili, Lorenzo torna lo fa con questo album anticipato dalla bellissima Montecristo. Manca pochissimo per scoprire tracklist e collaborazioni.
The Summer Portraits
Ludovico Einaudi
31 gennaio«L’anno scorso ho trascorso le mie vacanze estive in una casa su un’isola del Mediterraneo», ha detto Ludovico Einaudi. «Ho cominciato a ripensare alle mie estati, a quell’arco di tempo in cui la mia vita era strettamente legata ai sensi e alle emozioni, quando i giorni erano lunghi come mesi e i mesi come anni, e ogni giorno era un’esperienza in cui la natura ne era parte fondamentale, noi stessi eravamo natura. Questo album è dedicato a questo, il ritratto di quel tempo per tutti noi infinito e meraviglioso». Il primo estratto è Rose Bay.
Flowers Are Blooming in Antarctica
Laura Agnusdei
31 gennaioL’album della compositrice e sassofonista è annunciato come «una profonda meditazione senza tempo sul nostro rapporto con il pianeta Terra, sugli eco-conflitti e sul fascino delle forme di vita non umane, il tutto sullo sfondo di una colonna sonora vivida fatta di exotica, jazz spirituale, minimalismo del quarto mondo, elettronica tropicale, futurismo tribale ed eleganza contemporanea». Più facile da ascoltare che da spiegare: qui c’è Ittiolalia.
The Purple Bird
Bonnie “Prince” Billy
31 gennaioQuesto per Will Oldham sarà il 25imo album in studio a nome Bonnie “Prince” Billy. E solo per la seconda volta in carriera Oldham è ricorso a un produttore esterno, David “Ferg” Ferguson, uno che nella vita ha lavorato con tutti, da Johnny Cash agli U2. Per il primo brano estratto, Our Home, è stato invece coinvolto Tim O’Brien al mandolino, il primo di una lunga schiera di musicisti chiamati a suonare nel disco. Tra i vari, John Anderson, Ronnie Bowman, Pat McLaughlin, Tommy Prine e Roger Cook, oltre a Stuart Duncan (violino), Russ Pahl (chitarra elettrica), Steve Mackey (basso) e Fred Eltringham (batteria/percussioni).
Critical Thinking
Manic Street Preachers
31 gennaioIl disco «parla dello scontro fra opposti, di una soluzione cercata tramite la dialettica», dice Nicky Wire. «Se la musica è brillante e dotata di una carica positiva, buona parte dei testi ha a che fare con la fredda analisi di sé». A questo link c’è il singolo Hiding in Plain Sight.
Showbiz!
Mike
31 gennaioVolete le rime? Volete lo stile? Volete i beat? Ecco, Mike potrebbe far per voi. Il prolifico rapper americano arriva così al nono disco (compresi i joint album) in nove album, escludendo dal conto cinque mixtape e una decina di EP. Finora è stato anticipato dai singoli You’re the Only One Watching e Piece of a Dream.