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Le 10 migliori colonne sonore per videogiochi di sempre

Le radio di ‘GTA’ o il punk di ‘Tony Hawk's Pro Skater’? L’intimismo indie di ‘Life Is Strange’ o il metal di ‘Brütal Legend’? Niente musica originale, questa classifica è dedicata ai giochi che hanno meglio sfruttato i brani su licenza

Crediti: Rockstar Games (1), Activision (2), Dontnod Entertainment (3)

Fin dagli esordi la musica ha contribuito a costruire l’estetica e i mondi dei videogiochi. Dal tema di Super Mario Bros. del compositore Koji Kondo al contagioso Korobeiniki di Tetris, la musica è stata spesso un aspetto memorabile dei videogame. Le colonne sonore originali sono molto progredite nell’ultimo mezzo secolo, diventando sempre più cinematografiche, ma c’è un’altra strada per sonorizzare i videogiochi che ha avuto un profondo impatto sull’esperienza del gamer dagli anni ’90: la colonna sonora su licenza.

L’idea risale al 1982, quando i Journey realizzarono una versione chiptune della loro Don’t Stop Believin’ per il gioco Journey Escape dell’Atari 2600. Ma solo un decennio dopo, con l’avvento di console domestiche come il Sega Mega Drive e la Sony PlayStation, si realizza la possibilità di incorporare musica pop nei videogiochi abbandonato la sua ricreazione in MIDI e passando definitivamente all’alta qualità.

Alcuni videogiochi, infatti, possono essere rappresentati da una singola canzone. Pensiamo ad esempio Paint It Black dei Rolling Stones che, apparendo nei titoli di testa di Twisted Metal: Black del 2001, ha reinventato il tono dell’intera serie. O a Unshaken di D’Angelo che sottolinea un momento narrativo fondamentale in Read Dead Redemption 2.

Ma una colonna sonora su licenza diventa davvero eccezionale quando riesce a intrecciarsi con l’intera esperienza in modi da rendersi essenziale per il gameplay. Trascorrere ore e ore immersi nel mondo di un gioco spesso lega profondamente i giocatori a brani specifici e può far conoscere a nuove generazioni di giocatori canzoni che altrimenti non avrebbero mai conosciuto.

Per stilare la classifica delle migliori colonne sonore su licenza di tutti i tempi è necessario tenere conto di alcune avvertenze. Per stilare l’elenco abbiamo generalmente preso in considerazione i giochi che contenevano più di un singolo brano famoso, e abbiamo anche omesso le franchigie sportive annuali che includono una serie di brani popolari dei rispettivi anni (non abbiamo nemmeno incluso i giochi basati sul ritmo o sul ballo la cui premessa consiste nel suonare insieme alle canzoni più famose: quindi mettete giù i forconi, fan di Guitar Hero).

Ecco quindi le 10 migliori colonne sonore su licenza scelte da Rolling Stone.

10

Burnout 3: Takedown

2004

Il modo migliore per descrivere la musica di Burnout 3: Takedown è attraverso le parole del direttore creativo del gioco, Alex Ward, che voleva che l’esperienza di gioco fosse come «sniffare un’enorme ciotola di cocaina».

Burnout 3: Takedown è spesso definito come uno dei migliori giochi della sua generazione. Con una meccanica di guida da brivido che enfatizza brutalmente gli incidenti automobilistici, è quel raro tipo di gioco che instilla nei giocatori il timore di andare sempre un po’ più veloce. Gran parte della sua energia deriva dalla colonna sonora del gioco che si basa su rock e punk per garantire il massimo dell’adrenalina al volante. Il brano di apertura del gioco, Lazy Generation dei The F-Ups, stabilisce il tono appropriato. Il gioco inoltre contiene i brani preferiti di ogni adolescente di periferia, tra cui New Found Glory, Yellowcard, Sugarcult e Funeral for a Friend.

«Quando abbiamo firmato con Electronic Arts ci hanno mandato un catalogo da cui scegliere alcune canzoni vere», ha detto Ward in un’intervista del 2016 a GamesRadar. «Se ne avete la possibilità, chiedete a qualsiasi sviluppatore del mondo: se potete mettere della musica vera nel vostro gioco, probabilmente lo farete».

9

Gran Turismo 2

1999

Gran Turismo è il capostipite di tutti i giochi di gare automobilistiche moderne. Quando viene pubblicato all’inizio del XXI secolo, stravolge il genere delle corse, rinunciando ai controlli fluttuanti e arcade dei giochi più popolari del genere per creare invece «la simulazione di guida definitiva».

Con una presentazione elegante, più adatta a un salone di esposizione che alla strada, stabilisce così un nuovo standard per i giochi di corse, compresa la musica. Se molti videogiochi arcade dell’epoca si affidavano a suoni glam rock e metal per attirare i giocatori, Gran Turismo 2 offre brani contemporanei che risultano immediatamente familiari e mantengono alto il ritmo al volante.

L’introduzione del gioco è piuttosto chiara: abbina filmati di corse a My Favourite Game dei Cardigans, tratto dal loro quarto album in studio titolato giustamente Gran Turismo. Naturalmente, essendo stato pubblicato nel 1999, Gran Turismo 2 presenta anche brani ormai divenuti rock-da-papà come My Hero dei Foo Fighters, ma anche pezzi più sexy come I Think I’m Paranoid dei Garbage e il classico degli Stone Temple Pilots Sex Type Thing.

8

Brütal Legend

2009

Molti giochi hanno colonne sonore fantastiche, ma pochi si sono spinti a creare una lettera d’amore per un solo genere musicale (il metal) come ha fatto Brütal Legend di Double Fine Productions. Con Jack Black nei panni del “miglior roadie del mondo” trasportato in un mondo fantasy medievale per un’avventura a tema metal, Brütal Legend è la cosa più simile a un videogioco dei Tenacious D (complimenti al cameo di Kyle Glass). Lo stesso gioco arriva persino a coinvolgere leggende della musica come Ozzy Osbourne (Black Sabbath), Lemmy Kilmister (Motörhead) e Lita Ford (Runaways).

Parte del fascino di Brütal Legend deriva dall’impegno nella realizzazione della colonna sonora originale, arrangiata in modo da adattarsi ai 107 brani su licenza, che costituiscono il sogno di tutti i metallari. Tim Schafer, il creatore del gioco, lo ha descritto come un cavallo di Troia per far innamorare del genere anche chi non è appassionato di metal. La colonna sonora di Brütal Legend è così ampia che il risultato finale ha superato esponenzialmente il numero di brani che il team voleva includere.

«Ci siamo fatti prendere la mano perché ci stavamo divertendo molto», ha detto Schafer a Xbox Achievements nel 2009. «Per prima cosa ho elencato tutte le mie canzoni preferite e quelle che volevo avere nel gioco. Dopo averle ottenute, ho pensato: “Oh, beh, direi che abbiamo finito”, e invece il nostro direttore musicale ha detto: “No, questo copre circa il 10% del gioco”»

Con brani sbloccabili di Judas Priest, Children of Bodom, Mastodon, Manowar e In Flames, la colonna sonora del gioco include gruppi metal di tutte le epoche.

7

Grand Theft Auto V

2015

In tutta la storia dei videogiochi non esiste una colonna sonora ambiziosa come quella di Grand Theft Auto V. Tutto ciò che riguarda il gioco è gigantesco, dalla struttura open world alle tre narrazioni parallele che si intrecciano. Anche sul piano strettamente musicale il risultato è impareggiabile. Primo gioco della serie a utilizzare una propria colonna sonora originale, composta da Alchemist, Oh No e Tangerine Dream in collaborazione con Woody Jackson, GTA V ha aperto nuove strade per la serie con brani prodotti appositamente per il gioco.

Ma oltre a questo, tutti conoscono la serie GTA per le sue stazioni radio che, in questo caso, permettono oltre 441 brani su licenza provenienti praticamente da ogni genere immaginabile. L’elenco dei brani è così ricco che è stato necessario pubblicare più di cinque colonne sonore ufficiali per la vendita. L’unica critica che si potrebbe muovere al gioco è che ha troppa musica. Il suo tentativo infatti è quello di ricreare l’universo di radio cittadine di Los Angeles.

«Per questo gioco, ambientato nella Los Angeles dei giorni nostri, era importante catturare la sensazione di L.A. e della California», ha detto a Rolling Stone Ivan Pavlovich, supervisore della colonna sonora. «Ci siamo avvicinati alle stazioni radio come paesaggio sonoro musicale di Los Angeles. Una delle cose che non avevamo mai fatto prima in un gioco GTA era una stazione pop, che aveva senso nel contesto di Los Angeles».

6

Marvel’s Guardians of the Galaxy

2021

Prendendo spunto dalla trilogia del Marvel Cinematic Universe di James Gunn, Marvel’s Guardians of the Galaxy dipinge una space opera sulle note di un classico mixtape rock. Grazie a una narrazione probabilmente ancora più efficace, all’interattività e al tempo di gioco prolungato, Guardians of the Galaxy è stato un successo e nel 2021 si è imposto, insieme ai film, come una delle versioni fondamentali dell’eterogeneo equipaggio della Marvel. «La musica è decisamente infusa nel DNA di questo gioco», ha dtto a Screen Rant Steve Szczepkowski, senior audio director, nel 2021. «I Guardiani sono praticamente una rock’n’roll band, un gruppo di disadattati con un obiettivo comune».

Il merito è dell’innovativo sistema di combattimento, che si svolge per lo più come un gioco d’azione in tempo reale fino a quando i giocatori non attivano l’opzione Huddle che rallenta il tempo per consentire ai player di partecipare a una sequenza di discorsi motivazionali da parte di Star-Lord stesso, con combattimento prolungati che hanno come sottofondo Wake Me Up Before You Go-Go degli Wham! o Everybody Have Fun Tonight di Wang Chung.

Ciò che potrebbe risultare stucchevole o riduttivo diventa una delle esperienze più esaltanti tra i videogiochi moderni. Il gioco ottiene anche dei punti bonus per il miglior uso di The Final Countdown nei media popolari.

5

Hotline Miami

2012

Pochi giochi in questa lista fanno così tanto con così poco come Hotline Miami. Uno sparatutto dall’alto tutto pixel e ambientato negli anni ’80 che evita l’ovvia scelta di ispirarsi ai successi pop dell’epoca, sincronizzando invece il suo gameplay macabro e violento con suoni synthwave cupi e droni che trascinano i giocatori in uno stato di trance. In combinazione con l’estetica in stile VHS e la narrazione minimalista, Hotline Miami è uno sparatutto punta e clicca con una patina unta che ti fa entrare nella mentalità da assassino da b-movie.

«Non volevamo che la musica fosse stressante. Volevamo fosse ipnotica», ha spiegato il co-progettista Jonatan Söderström parlando con NoClip. Insieme a Dennis Wedin, partner di Dennaton Games, Söderström ha trovato la maggior parte degli artisti presenti nella colonna sonora su Soundcloud. Ispirandosi alla colonna sonora di Cliff Martinez per il film Drive, il duo ha voluto non solo ricreare quelle immagini al neon, ma anche ispirarsi al suo sound. Il risultato è una rivisitazione onirica di Drive, che si avvicina sempre più a un incubo man mano che il gioco procede.

Con un’enfasi su tracce ipnotiche di drum and bass come Hydrogen e Paris di M|O|O|N, con occasionali spostamenti di tonalità verso ritmi più sostenuti come Miami Disco dei Perturbator, Hotline Miami è il tipo gioco in cui è probabile che non si conosca un singolo artista della colonna sonora, ma di cui alla fine ti fai una playlist. Titano dei giochi indie, il suo impatto si è esteso in lungo e in largo, con innumerevoli imitatori che nell’ultimo decennio hanno cercato di ricrearne l’atmosfera vincente.

4

Grand Theft Auto: San Andreas

2004

Molti fan considerano Grand Theft Auto: San Andreas come l’apice della serie GTA, il che può essere considerato un grande elogio per un franchise in cui qualsiasi titolo potrebbe essere annoverato tra i migliori. Concentrandosi su una storia in stile Boyz N the Hood ambientata in una fittizia California del Sud, San Andreas è diventato uno dei titoli definitivi del videogaming, con un’interpretazione innovativa di un microcosmo molto specifico, quello della cultura della West Coast dei primi anni ’90.

«La California ha le migliori radio di tutta l’America», ha detto il cofondatore di Rockstar Games Dan Houser a Eurogamer nel 2004. «La musica doveva dare un senso di California, ma doveva essere in chiave GTA».

Pur non essendo così ampio come il gioco successivo, San Andreas ha esplorato aspetti della cultura pop raramente toccati nei videogiochi, spesso in modo controverso, e ha portato l’arte black in primo piano nella sua colonna sonora composta da una lista di brani importanti che includono artisti hip hop iconici come Public Enemy, Gang Starr e Biz Markie, oltre a musicisti classici come gli Isley Brothers, Rick James e Frankie Knuckles, lasciando spazio anche a Merle Haggard. Con una visione chiara e un ampio lavoro di scelta, Grand Theft Auto: San Andreas passerà alla storia come una delle colonne sonore più influenti di sempre.

3

Life Is Strange

2015

Decisamente meno famosa rispetto a quasi tutti gli altri giochi di questa lista, la serie Life Is Strange di Dontnod Entertainment offre un’alternativa più cupa e meditativa alla maggior parte delle colonne sonore dei giochi per adulti. Pubblicato a episodi nel corso del 2015, il primo Life Is Strange è un gioco di esplorazione, un puzzle in terza persona che si svolge come una graphic novel interattiva. La storia è incentrata su un’adolescente di nome Max che torna nella sua città natale dove è stata uccisa la sua amica d’infanzia. Dotata della capacità di manipolare il tempo, usa il suo potere per cercare di cambiare il passato, rischiando di creare una serie di effetti farfalla non voluti.

In linea con la malinconia generale e il taglio emotivo della narrazione, la colonna sonora di Life Is Strange punta sulla musica indie, scelta rara nei giochi più popolari. Con brani come Piano Fire degli Sparklehorse, Kids Will Be Skeletons dei Mogwai e Lua dei Bright Eyes che punteggiano i momenti più toccanti della trama, il gioco è diventato famoso per le sue sfumature emotive e le atmosfere nostalgiche che hanno ispirato la più recente tendenza dei giochi di oggi. Il potere intrinseco di Life Is Strange come opera d’arte dimostra quanto un videogame possa essere efficace come mezzo per esplorare i traumi e come la musica possa essere una chiave per interpretarli.

«Fin dai primi prototipi del gioco, i team hanno utilizzato dei brani musicali che hanno contribuito a definire l’atmosfera delle scene e dell’intero gioco», ha dichiarato Luc Baghadoust, produttore del gioco, a Red Bull poco dopo l’uscita dell’episodio finale. «L’uso di brani su licenza è qualcosa di non molto comune nei giochi e il loro utilizzo è stato un buon strumento per creare un mondo coerente e realistico, per sviluppare i personaggi in base ai loro gusti musicali e per raccontare storie attraverso ogni brano».

2

Tony Hawk’s Pro Skater

1999

Per i giocatori di una certa età, la serie Tony Hawk’s Pro Skater di Neversoft è stata la porta d’accesso alla musica. La duologia originale Tony Hawk’s Pro Skater (1999) e Tony Hawk’s Pro Skater 2 (2000) è stata pubblicata all’apice della popolarità della PlayStation, quando molti trentenni (o quarantenni) erano dentro il loro periodo di ribellione e niente era meglio di un kickflip su una piscina vuota al suono dei Primus.

«Le colonne sonore sono molto in linea con i miei gusti musicali e con la mia storia di crescita nello skate», ha detto Tony Hawk nel 2022 a Kerrang!. «All’epoca la musica punk era strettamente associata allo skate e molte delle canzoni delle colonne sonore erano canzoni che ho sentito crescendo negli skate park».

Scegliere la preferita tra le due è complesso, come dimostrano i fan che ne litigano online ancora oggi dopo 25 anni. Dovendo scegliere, il primo Pro Skater si aggiudica la vittoria in quanto capostipite della serie che avrebbe ispirato una generazione di amanti della musica con brani come Police Truck dei Dead Kennedy e Vilified degli Even Rude. Ma soprattutto, c’è Superman dei Goldfinger. Basta questo.

1

Grand Theft Auto: Vice City

2002

Eccoci qui: l’apice della musica per videogiochi. Fin dal primo trailer, al ritmo di Act Like You Know della Fat Larry’s Band, Grand Theft Auto: Vice City ha da subito portato una propria vibe, molto prima che a qualcuno venisse in mente di chiamarla così. Mentre molti giochi ambientati in una determinata epoca incorporano brani specifici per il periodo, Vice City ricrea la spavalderia da cocaina degli anni ’80 in tutta la sua gloria.

«GTA: Vice City ha trasportato i giocatori negli eccessi del 1986, e ci è riuscito in modo favoloso», ha detto Luke Reilly di IGN in una retrospettiva del 2023. «Non erano solo i pantaloni color pastello, le strade piene di palme o la pulsante colonna sonora d’epoca. Erano tutte queste cose insieme a formare una capsula del tempo irresistibilmente coinvolgente».

Il gioco in sé può sembrare datato per gli standard odierni, ma nei giorni di gloria del 2002 è stato una rivelazione, soprattutto dopo la palette spenta di Grand Theft Auto III. Sebbene i maestri di Rockstar Games abbiano fatto un lavoro impressionante per ricreare visivamente l’estetica alla Miami Vice degli anni ’80 utilizzando la tecnologia della PlayStation 2, è stata la colonna sonora del gioco a fungere da accesso per far entrare immediatamente i giocatori nel clima del gioco.

«Vice City, forse più di ogni altro gioco GTA, riguarda tanto l’epoca quanto l’ambientazione», ha spiegato il produttore Leslie Benzies a Digital Trends in occasione del decimo anniversario del gioco. Per dare vita all’epoca dei neon, il team di Benzies ha inserito brani provenienti da tutto lo spettro musicale, come I Wanna Rock dei Twisted Sister, Billie Jean di Michael Jackson e I Ran (So Far Away) dei Flock of Seagulls.

Per un gioco costruito per essere un simulatore di crimini negli anni ’80, la colonna sonora di Vice City centra in pieno il bersaglio con l’utilizzo più efficace di musica su licenza mai fatto in un videogioco.

Da Rolling Stone US.

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