Non avevano l’età, ma se non fossero stati tanto giovani, quel palco forse nemmeno lo avrebbero calcato. Sono gli artisti minorenni che hanno partecipato al Festival di Sanremo quando ancora dovevano compiere la maggiore età. Alcuni sono diventate star della musica italiana, altri si sono persi per strada. Ecco i più celebri e rappresentativi under 18 in gara a Sanremo.
La vincitrice di Castrocaro partecipa di diritto al festival che, in quegli anni, si teneva al Casinò di Sanremo. Il pezzo sulla castità è un trionfo annunciato. La Cinquetti è ancora acerba, ma conquista l’Italia, come aveva predetto Mina mettendo in guardia chi si aspettava vincesse Modugno o Paul Anka. Il brano vende, nel mondo, oltre 20 milioni di copie e trionfa pure all’Eurovision Song Contest. La 16enne Gigliola viene travolta dal successo. E rimane indissolubilmente legata a questa hit, anche se sale nuovamente sul gradino più alto del podio nel 1966 con Dio, come ti amo in tandem con Domenico Modugno. Curiosità: tra gli autori di Non ho l’età figura Nisa (aka Nicola Salerno) papà di un altro autore di successo come Alberto Salerno e suocero di Mara Maionchi. La coppia aprì un’etichetta, chiamandola proprio Non ho l’età. L’artista più famoso lanciato è stato Tiziano Ferro.
Veniva chiamata il pulcino di Gabbro per la sua giovane età. Appena 15enne Nada non vince, ma sbanca con un pezzo che svetta nelle hit parade di tutto il mondo regalandole popolarità anche in Spagna e Giappone. Una canzone molto amata dal cinema: Ferzan Ozpetek l’ha utilizzata nel film La finestra di fronte e Daniele Luchetti in Mio fratello è figlio unico. Ha avuto anche diverse cover, tra cui quella di Dalida, Et pourtant j’ai froid, e quella di Max Gazzè che ha riportato il brano a Sanremo nel 2013 nella serata dedicata alla storia della manifestazione. Nada ha vinto due anni dopo, nel 1971, con Il cuore è uno zingaro in coppia con Nicola Di Bari.
Si chiamava Rosalino Cellamare, aveva 16 anni, veniva da Garlasco e faceva concorsi su concorsi. Il primo contratto, vista l’età, glielo dovette firmare il papà. Gareggia al festival (insieme a Nada), con questa canzone che si classifica settima. Il giovane Ron avrebbe dovuto cantare una futura hit di Morandi, Occhi di ragazza, ma il brano non viene ritenuto idoneo. Il festival l’ha vinto 26 anni dopo la sua prima partecipazione, nel 1996, con Vorrei incontrarti fra cent’anni.
Oxa teenager sbalordisce il festival con un look dall’ispirazione punk e un pezzo di Ivano Fossati che ne sottolinea le doti vocali, permettendole di vincere la categoria giovani e arrivare seconda tra i big. La hit spacca e la cantante mette la prima tacca per trasformarsi in una delle più grandi artiste della musica italiana, oltre che una copiatissima icona di stile. Sanremo lo vince due volte: nel 1989 con Ti lascerò in coppia con Fausto Leali e nel 1999 con Senza pietà. È in gara pure quest’anno con Sali (Canto dell’anima).
Il quattrodicenne messicano Luis Miguel arriva secondo con questo brano che fa impazzire le adolescenti e lo consacra idolo dei teenager. Garantisce Toto Cutugno che, come ha detto a Rolling Stone, gli faceva pure guidare la Ferrari nonostante fosse un ragazzino. Luis Miguel si trasforma ben presto in una delle estrellas della musica latina, soprannominato El Sol del Mexico. Una vita di luci, ma anche di ombre. l’anno dopo la partecipazioneal Festival la madre Marcela Basteri scompare in circostanze misteriose e non verrà più ritrovata. Negli anni ’90, invece, balza agli onori delle cronache per la love story con Mariah Carey.
È l’anno della vittoria di Syria, nella categoria giovani, con Non ci sto. Il secondo posto va a lei, una quattordicenne che canta di quanto desideri amare un ragazzo, probabilmente più grande di lei. Il brano è Sarò bellissima e mette in risalto la voce potente di Adriana Ruocco, ma la corsa della canzone si fermerà poco fuori dall’Ariston. Ruocco, però, vuoi per le movenze da artista compassata, vuoi per il discreto successo del brano Ti prego, ti prego, ti prego (con cui partecipò a Sanremo Giovani), ottiene, in quel periodo, una certa notorietà. Nel 1997 la vediamo nuovamente in gara tra gli Emergenti con Uguali, uguali, un pezzo terribile che, infatti, non la fa accedere tra i big. Sono gli anni in cui le Nuove Proposte dell’anno prima gareggiano come emergenti in una competizione a eliminazione diretta che fa accedere solo tre di loro tra i Campioni: i Jalisse (che vincono), Silvia Salemi e gli O.R.O. (ve li ricordate?).
Jessica Morlacchi (voce e basso), Federico Paciotti (chitarra), Vincenzo Siani (batteria) e Valentina Paciotti (tasiere). Ecco la teen band “inventata” da Caterina Caselli che vince tra le Nuove Proposte con Stai con me (forever), scritta, tra gli altri, di Sandro Nasuti, frontman degli Extranea, formazione passata anche per la soap opera Un posto al sole. Una seconda partecipazione al festival l’anno successivo, sull’onda della hit estiva www.mipiacitu e poi lo scioglimento. Morlacchi ha partecipato a tanti talent show, da The Voice a Ora o mai più fino a Tale e quale show. Attualmente è presenza fissa di Oggi è un altro giorno, salotto pomeridiano di Rai 1 condotto da Serena Bortone. Recentemente è stata anche al centro delle cronache: Memo Remigi, dopo averle toccato il fondoschiena in diretta è stato cacciato dalla Rai.
Proprio a Rolling Stone Tatangelo ha confessato di non avere vissuto bene il Sanremo 2022, nonostante la vittoria nelle Nuove Proposte con Doppiamente fragili. «Quando vinsi» ha raccontato «non cantai perché era passata la mezzanotte ed ero minorenne. Pippo Baudo mi disse che la premiazione sarebbe stata posticipata al giorno dopo, durante la finale. Il discografico mi assicurò che avrei soltanto ritirato il premio, in apertura dello show, ma che non mi sarei esibita». E invece Baudo ne annuncia l’esibizione. «L’ho guardato come per dire: oddio, adesso che faccio? Ero totalmente impreparata, non avevo gli in-ear monitor e non mi ero scaldata la voce. Sono stata tutto il tempo dell’esibizione con una grande ansia addosso. Fu un trauma per una quindicenne come me. Mi ha segnato talmente tanto che, ancora oggi, se devo partecipare a qualche evento, anche se non devo cantare mi preparo e scaldo la voce».
Dopo di lei e le polemiche scatenate da Moige e l’Osservatorio sui diritti dei minori, la soglia di età per partecipare al Festival di Sanremo passa dai 12 ai 14 anni. Già perché Alina Deidda, la più giovane interprete della storia della manifestazione, fu un po’ la nostra Alizée, ma al posto di Moi, Lolita interpretava Un piccolo amore. Arriva seconda, dietro a Siamo tutti là fuori di Dolcenera. Dopo la partecipazione alla soap opera Un posto al sole e qualche uscita discografica di poco rilievo, adesso è un’atleta di CrossFit.
Arriva in gara tra le Nuove Proposte con alle spalle Time Is Running, cover della hit dei Muse. Al festival compete con Dove non ci sono ore (scritta da Valeria “Tre parole” Rossi) e scattano le polemiche della stampa quando, visto il protrarsi della durata della kermesse la sedicenne Brando non si può esibire perché superato il limite orario che concede ai minorenni di apparire in uno show live. Viene mandata una registrazione delle prove. Dopo aver abbandonato la EMI si trasferisce negli States e lì alterna il lavoro da musicista a quello di modella e fashion blogger seguita, su Instagram, da oltre 50 mila follower.