Anna Oxa
Sali
2
Anna Oxa, come dimostrato anche questa volta, è genio e sregolatezza. È talmente unica che quando si è dovuta mettere a fare il video di Sali ha pensato qualcosa come “se tutti lo fanno, allora io vado controcorrente e faccio altro”. Il risultato però è un triste lyric video con font in corsivo e un artwork da santona.
Ariete
Mare di guai
8
La prima performance all’Ariston di Ariete non è stata memorabile, tanto che il brano che le ha scritto Calcutta suonava mediocre. Ecco, con la post-produzione sulla voce e un video puramente estetico come quello pensato da Enea Colombi cambia tutto e tutto si alza. Molto molto molto meglio che sul palco: a volte i video salvano la vita.
Articolo 31
Un bel viaggio
5
Avere il coraggio di ricucire un’amicizia dopo anni di litigi è sempre un atto onorevole, ma avventurarsi e trasportare questo sentimento nella Gen Z, tra social e Twitch, cringia un po’. Almeno ci hanno provato, è vero, ma l’effetto video di Max Pezzali è dietro l’angolo.
Colapesce Dimartino
Splash
9
Le suore che si baciano, Babbo Natale che brucia le letterine, il ragazzino in bagno con Postalmarket, finti giaguari al guinzaglio, la versione “quello che ti arriva a casa” di Malocchio Moody, una geisha, un balletto alla Dance Dance Dance: per accompagnare la loro ballad orecchiabilissima e malinconica sulle aspettative troppo alte, Colapesce e Dimartino scelgono il nonsense ma con un senso. “Travolti dall’immensità del blu” e dalle loro atmosfere rétro. Bravi tutti.
Colla Zio
Non mi va
6,5
Giovani che fanno i giovani che si fanno le fototessere e girano seduti dentro un carrello della spesa tra supermercati e strade vuote di notte. Un po’ Avril Lavigne, un po’ qualsiasi band pop punk, l’idea da trasmettere era quella di divertimento e spensieratezza. Fa il suo dovere.
Coma Cose
L'addio
7,5
L’idea della passeggiatina riflessiva in spiaggia per un videoclip non è certo inedita, ma qui il posto e il veterano Attilio Cusani fanno la loro parte. I Coma Cose (non) si dicono “addio” in uno dei luoghi naturali più belli d’Italia: la Scala dei Turchi. Muri che diventano portali, “e sparirò, ma tu promettimi che / potrò sempre ritornare da te” cantato tra i gradini di marna. Niente male. Tanto che – è notizia di poco fa – California e Fabio Lama si sposano. Congrats!
Cugini di Campagna
Lettera 22
3
Avete presente i video musicali in cui potete incappare nelle tv private? Perfetto, questo lavoro dei Cugini ci starebbe benissimo in quel mondo tutto amatoriale e kitsch. C’è da dire che, però, almeno qua si vede la Lettera 22 della Olivetti che dà il titolo al brano.
Elodie
Due
8
L’amore non ha età, orientamento o etnia, e così anche la sua fine, che è al centro di Due. Per passare il messaggio nel video (scritto e diretto da Giampaolo Sgura), Elodie chiama a raccolta nientemeno che Ornella Vanoni e Michele Placido, affiancati da giovani attori come Brenno Placido, Vincenzo Crea, Mattia Carrano e Valentina Romani. E poi, direttamente dalla moda, Malika El Maslouhi, Cheikh Seye, Michelangelo Falco e KobraMulata. Guest star la sorella di Elodie, Fey, con la sua fidanzata. Il mullet 80s e il tubino di paillettes fanno il resto.
Gianluca Grignani
Quando ti manca il fiato
6,5
Annegamento, redenzione, battesimo? Cosa rappresenta tutta l’acqua di questo clip ce lo potrebbe spiegare solo lui, il vero santo protettore del rock a Sanremo. Un po’ un giovane Osbourne, un po’ il solito Grignanone. Ci piace così.
gIANMARIA
Mostro
5
C’è un tema che accomuna molti video sanremesi: la solitudine in scenari bellissimi. gIANMARIA, ad esempio, la trova nei boschi, dove corre come un giovane cerbiatto inseguito dal cacciatore. Se riuscite ad arrivare alla fine, vincete un premio.
Giorgia
Parole dette male
6-
Un microfono, un abito lungo, un teatro vuoto. Il video di Giorgia poteva fermarsi qua per funzionare. Poi però, come in gran parte della carriera della cantante, si è voluto strafare. Ed ecco cambi di scena poco utili e un terribile uso degli effetti speciali. Immagini fatte male: a volte stare semplice premia.
Lazza
Cenere
6,5
Un po’ Twilight tra i boschi (ancora!) in coppia – ovviamente dopo aver dato fuoco a qualcosa: d’altra parte, Cenere – e un po’ solo tra i chandelier di Sia. Lazza però non ci dondola appeso, peccato. La canzone ci piace, il video poteva dare di più.
LDA
Se poi domani
5,5
Fa tanto tanto freddo nel video di LDA che quasi ci dispiace per il ragazzo partenopeo, probabilmente abituato ad altre temperature. La neve, si sa, è sempre scenica, tanto che quasi salva un video abbastanza canonico.
Leo Gassmann
Terzo cuore
5
Sfida a biliardo con un ragazzino, partitone a scacchi con un signore anziano e poi lei: Ludovica Coscione, direttamente da Mare fuori. Tutti con il cuore alla Iron Man: anche lo stesso Leo, e pure quando viene trascinato da una macchina. Didascalico, nonostante la carica.
Levante
Vivo
7,5
Continua a funzionare la coppia – artistica made in Sud – formata da Levante e Giacomo Triglia. Dopo una serie di fortunati episodi, i due tornano a collaborare per un video che ben sottolinea la trasformazione fisica e umana raccontata nel brano della cantautrice. Bella Levante, bella la scelta degli ambienti, bella l’energia. Tutto giusto.
Madame
Il bene nel male
7,5
Madame nei panni della prostituta che il cliente (qui una lei, l’attrice teatrale Giorgia Ferrero) vede solo quando vuole. Un dialogo devastante che dà voce a un amore a senso unico in un villone Seventies di design. Cinematografico. Da un’idea di Madame, come si direbbe con Stefano Accorsi.
Mara Sattei
Duemilaminuti
6
Semplice, elegante, forse un tantino poco contemporanea, Mara Sattei punta tutto su Mara Sattei per dare immagine al pezzo scrittole da Damiano dei Måneskin e composto insieme al fratello thasup. Un po’ Adele, in piena tradizione di “donna che riflette su una relazione sbagliata”. Ci sta.
Marco Mengoni
Due vite
4
C’è una lunga storia di videoclip in cui l’artista – tutto solo – cammina su infinite distese sabbiose. Mengoni, che già aveva letteralmente visitato il filone in passato (vedi gli scenari islandesi di Ti ho voluto bene veramente), si (ri)unisce al lungo elenco non aggiungendo nulla. Potrebbe essere la pubblicità di un profumo. Di quelli molto basic.
Modà
Lasciami
3
Lei (non ce ne voglia l’attrice, ma magari metterci un volto un tantino più famoso?) che se ne va di casa, stacco sul gruppo che suona, stacco su abbracci tra Kekko e la tipa in tutte le salse, stacco sul gruppo che suona, stacco su Kekko da solo. Ecco, magari un’idea sarebbe stata utile. A parte Kekko, s’intende.
Mr. Rain
Supereroi
7,5
Nel video pensato per lui da Enea Colombi (il Francesca Abbate dei videoclip sanremesi), Mr. Rain si scontra con cieli, nubi, universi, tra cadute rovinose e risalite celestiali. Esteticamente molto bello, con un senso di solitudine enorme, forse un’opera fin troppo importante per la canzone in sé.
Olly
Polvere
7
Onestamente è passato così tanto Sanremo dall’esordio di Olly che ci eravamo quasi dimenticati di lui. Però invece, zitto zitto, con ’sto videino ci diventa subito più simpatico, forse per quel balletto un po’ strambo e un po’ sexy. Perché non portare questa autoironia sul palco? Sarebbe servita.
Paola & Chiara
Furore
7
Occasione forse un po’ persa, ma loro e la canzone ci piacciono assai. La particolarità di questo video (starring Simona Tabasco direttamente da DOC – nelle tue mani e The White Lotus 2, qui in versione anime giapponese) è che le due sorelle non sono praticamente mai nella stessa scena, se non nei primi e negli ultimi istanti e nello spezzone durante i credits. E, ovviamente, nelle immagini di un tempo (ovviamente iconic) che passano su vecchi monitor. Strano, ma chi siamo noi per dire qualcosa a due che si sono fatte la doccia nei glitter?
Rosa Chemical
Made in Italy
5,5
Più ironico il brano del video, un guazzabuglio anni Venni fatto di universi circensi e soft sex. Rosa poteva certamente osare di più, ma forse per farlo vuole essere pagato di più. Naturalmente su OnlyFans.
Sethu
Cause perse
6
Situa late show dei poveri (in uno scantinato), con il conduttore che introduce gli ospiti e manda il contributo video su come hanno iniziato. E cioè in una specie di circolo Arci con il pubblico che gli tirava frutta e verdura. Almeno habemus un’ideuzza in quota weird: è già qualcosa.
Shari
Egoista
5
L’unica cosa che viene da pensare dopo aver visto il video di Egoista è: ma Shari non poteva vestirsi così anche al suo esordio all’Ariston, invece di optare per quel goffo mood jungle in salsa animalier?
Tananai
Tango
6
Spogliati i panni dello “sciocchino” con cui aveva incredibilmente ribaltato le sorti della sua scorsa partecipazione al Festival, ad accompagnare questa ballad c’è la storia di un soldato ucraino e della sua compagna attraverso filmati fatti con uno smartphone. Vuole far pensare, certo, ma vederlo associato alla canzone e a Sanremo fa un effetto un po’ straniante. In ogni caso, lacrimuccia.
Ultimo
Alba
4
Autumn nel basso Lazio, Ultimo a petto nudo che suona un pianoforte (strano) di corteccia un po’ à la Taylor Swift di folklore, scene di vita strappalacrime (coppia con lei incinta, l’uomo che saluta la madre anziana e malata) mixed con immagini spaziali e Bruce Willis in Armageddon. Finalone con ’sta benedettissima alba. Ok, grazie, no.
Will
Stupido
5
Altro giro, altra lei che se ne va. Stavolta ha un volto un filo più conosciuto (almeno agli addetti ai lavori): Giulia Schiavo, già vista in SKAM Italia e Sotto il sole di Riccione. Lui invece è un altro gggiòvane, Filippo Contri (Vita da Carlo), che guida fino alla pista di decollo (mmm, funziona proprio così) per convincerla a non partire. Durante tutto il drama, Will canta filologicamente sullo sfondo di un aereo. Tutto è bene quel che finisce bene. Ecco, non questo video.