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Sa(n)remo famosi, ma non troppo: quelli che hanno vinto e sono spariti

Si fa presto a dire «ho vinto». Ecco 10 cantanti arrivati primi al festival e poi cancellati dal mainstream per vari motivi. Dopo i 15 minuti di fama restano 'Tale e quale show' e per i no vax 'Non è l'arena'

Foto: Rino Petrosino/Mondadori via Getty Images

Il Festival di Sanremo ha contribuito a lanciare vincitori come Marco Mengoni, Emma, Mahmood, i Måneskin. Non è stato sempre così. Ci sono state edizioni vinte da cantanti che, per vari motivi, sono poi spariti dal radar del mainstream. Ecco 10 esempi.

Gilda (1975)

Uno dei casi più eclatanti di meteore sanremesi proprio nell’anno in cui le major, in contrasto con il comune di Sanremo, disertano con le loro star la manifestazione. In gara arrivano cantanti non esattamente famosi. Tra questi la 24enne Rosangela Scalabrino in arte Gilda con Ragazza del Sud. È Mike Bongiorno a pronunciare il nome della trionfatrice, prima donna a vincere la kermesse con un brano di cui è autrice. E prima artista a essere premiata dal voto da casa. Dopo quell’esperienza, qualche serata e la decisione di dedicarsi alla famiglia e alla gestione di un hotel. In anni più recenti si è esibita in eventi locali piemontesi.

Mino Vergnaghi (1979)

Altro giro altra meteora. Mino Vergnaghi trionfa portando sul palco dell’Ariston Amare. Non fa in tempo a ritirare il premio che la sua casa discografica chiude i battenti: la carriera subisce un brusco stop. Prima fa da corista a grandi interpreti della musica leggera, poi è tra gli autori di due brani super famosi come Diamante di Zucchero e Di sole e d’azzurro di Giorgia, seconda classificata a Sanremo 2001.

Tiziana Rivale (1983)

In un’edizione in cui non c’è la divisione tra Big e Nuove Proposte vince Tiziana Rivale, un’esordiente di Formia, con quella che resterà, per sempre, la sua canzone più famosa: Sarà quel che sarà. Nessuno se lo aspettava, nemmeno i discografici che avevano pronte per la vendita solo 3000 copie del singolo. Non c’è nemmeno un album in produzione. L’artista gira mezzo mondo senza mai riuscire a smarcarsi dal pezzo sanremese. Vira sulla tv con ospitate nei programmi del pomeriggio condotti da Paolo Limiti. Due anni fa è stata concorrente a Tale e quale show.

Aleandro Baldi (1994)

Il cantautore toscano scoperto da Giancarlo Bigazzi (che lanciò anche Marco Masini) accede tra i big dopo aver vinto nell’edizione del 1992 (in coppia con Francesca Alotta) con l’autobiografica Non amarmi. Anche Passerà vince il festival, ma del cantante si perdono le tracce. Nulla può nemmeno la nuova partecipazione a Sanremo due anni più tardi con Soli al bar. Baldi si diploma al conservatorio, nel 2012 partecipa al videoclip Un brivido per la giornata nazionale del braille, continua a comporre dal suo paesino, Greve in Chianti.

Jalisse (1997)

Arrivano a Sanremo dopo aver partecipato tra le Nuove Proposte nel 1996 con Liberami. Nel 1997 tre Emergenti accedono alla categoria Big. Alessandra Drusian e Fabio Ricci ce la fanno con Fiumi di parole. Ritornello catchy e il trionfo è servito. Le vendite dell’album Il cerchio magico del mondo non sono però soddisfacenti e pure i Jalisse finiscono nel dimenticatoio, nonostante cerchino, ogni anno, di partecipare (senza successo) a Sanremo. Sono all’Eurovision Song Contest (arrivano quarti), a The Voice of Italy (dove Alessandra viene fatta fuori alle blind audition), a Ora o mai più (che si prefissa di rilanciare meteore) e a Tale e quale show.

Annalisa Minetti (1998)

Nel 1997 Annalisa è la prima concorrente non vedente di Miss Italia. L’anno successivo partecipa a Sanremo il cui regolamento permette ai primi tre vincitori delle Nuove Proposte di gareggiare tra i Big nella serata finale. Minetti vince in entrambe le categorie con Senza te o con te. I progetti discografici non prendono mai veramente il volo e l’interprete rinfresca la popolarità partecipando a Music Farm, Ora o mai più e Tale e quale show. Si dà all’atletica leggera ottenendo il bronzo nella gara di 1500 metri T12 alle Paralimpiadi di Londra.

Povia (2006)

Dopo l’esclusione e il successo di I bambini fanno “ooh…” Povia stravince con Vorrei avere il becco. Tornerà a Sanremo con la controversa Luca era gay e La verità, ispirata al caso di Luana Englaro. Più che per le musica, è ora noto per le prese di posizioni contro l’obbligo vaccinale. È tornato a Sanremo, ma per un evento contro il green pass.

Giò Di Tonno e Lola Ponce (2008)

Freschi del successo dell’opera pop di Riccardo Cocciante Notre-Dame de Paris, Giò Di Tonna e Lola Ponce se la giocano con Colpo di fulmine, un brano scritto da Gianna Nannini per il musical (mai andato in scena) dedicato alla figura di Pia de’ Tolomei. Vincono, ma il successo discografico è un’altra cosa. Lui torna a dedicarsi al teatro, partecipa a I fatti vostri e vince Tale e quale show, lei recita nella telenovela El Talismán. Continuano a vestire i panni di Quasimodo ed Esmeralda nello spettacolo ispirato al romanzo di Victor Hugo.

Marco Carta (2009)

Il vincitore di Amici di Maria De Filippi arriva all’Ariston con La forza mia scritta da Paolo Carta, marito di Laura Pausini. Il televoto gli dà la vittoria. Non riuscirà più ad andare a Sanremo e sarà al centro delle cronache per il coming out da Barbara d’Urso e le accuse di furto alla Rinascente di Milano, da cui viene assolto.

Valerio Scanu (2010)

I luoghi e i laghi di Per tutte le volte che… diventano un piccolo cult e portano Scanu alla vittoria. Da quel momento il cantante, anche lui arrivato da Amici, si trasforma in un personaggio tv: partecipa a L’isola dei famosi, Tale e quale show, Ballando con le stelle, Il cantante mascherato. Dopo aver ricevuto una denuncia per diffamazione, si è iscritto a Giurisprudenza.

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