Ecco come Paul McCartney lasciò i Beatles, 50 anni fa | Rolling Stone Italia
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Ecco come Paul McCartney lasciò i Beatles, 50 anni fa

Il 9 aprile 1970 McCartney inviava alla stampa un’intervista in cui spiegava la genesi del suo album solista e le divergenze con la band: “Mi piace lavorare da solo, sono sempre d’accordo con me stesso”

Ecco come Paul McCartney lasciò i Beatles, 50 anni fa

Paul McCartney e sua moglie Linda

Foto: Keystone/Hulton Archive/Getty Images

“Ti mancano gli altri Beatles e George Martin? Hai mai pensato: ‘Vorrei che Ringo fosse qui a suonare questo passaggio?”.

“No”.

“Hai intenzione di registrare un nuovo album o un singolo con i Beatles?”.

“No”.

Con queste due domande, inserite in un comunicato stampa fatto arrivare ai media il 9 aprile 1970, Paul McCartney annuncia ufficialmente la fine dei Beatles e l’arrivo del suo primo album solista. Il giorno dopo, il 10 aprile 1970, il quotidiano britannico Daily Mirror pubblica in prima pagina un titolo che farà la storia di tutta la cultura pop: “Paul quits the Beatles”. Alla fine, McCartney uscirà il 17 aprile 1970, nove giorni dopo Let It Be.

Cinquant’anni dopo, la storia della fine del gruppo è ancora da decifrare del tutto. Le registrazioni di Let It Be, il mix di Phil Spector, i litigi tra McCartney e Lennon, l’influenza di Yoko Ono, sono tantissimi gli elementi che compongono la vicenda, ed è ancora difficile capire come si intrecciano l’uno con l’altro. Qualunque sia la verità, è con quell’intervista – preparata da Peter Brown della Apple – che tutti hanno capito cosa stava succedendo al gruppo. Potete leggerla qui sotto.

Perché hai deciso di registrare un album solista?
Perché ho un registratore a quattro piste Studer in casa. Ho fatto pratica, suonando tutti gli strumenti, i risultati mi sono piaciuti e ho deciso di trasformarli in un album.

Sei stato influenzato dalle avventure di John con la Plastic Ono Band e dall’album solista di Ringo? 

Un po’, ma non proprio.

Tutte le canzoni sono scritte solo da Paul McCartney? 

Sissignore.

Nei crediti leggeremo solo “McCartney”?
Sarebbe sciocco scrivere “Lennon / McCartney”, quindi sì.

Ti è piaciuto lavorare da solo? 

Molto. Per prendere tutte le decisioni mi dovevo consultare solo con me stesso, ed ero sempre d’accordo. Ricorda però che c’è anche Linda, quindi è più il disco di un duo.

Qual è stato il contributo di Linda?
A essere precisi ha solo armonizzato la mia voce, ma ovviamente ha fatto molto di più. È una spalla su cui appoggiarsi, una seconda opinione e una nota fotografa. Ma più di tutto questo, crede in me. Sempre.

Dove hai registrato l’album? 

A casa, alla EMI (studio n. 2) e ai Morgan Studios (Willesden!).

Con cosa hai registrato, nel dettaglio?
Un registratore quattro piste Studer. In realtà avevo solo un microfono, e visto che Mr. Pender e Mr. Sweatenham e altri sono riusciti a consegnare altra attrezzatura dopo sei mesi (c’è stato un po’ di ritardo), ho lavorato senza mixer o VU meter. Il che significa che prima di registrare era necessario ascoltare tutto (per evitare distorsioni eccetera). La risposta quindi è questa: lo Studer, un microfono e i miei nervi.

Perché hai scelto di lavorare in quegli studi?
Perché erano disponibili. Quello della EMI è tecnicamente molto valido e il Morgan è accogliente.

Il musicista con la figlia Mary sul retrocopertina di ‘McCartney’, in una foto della moglie Linda

Prima che finissi di registrare nessuno sapeva dell’album. È stata una cosa voluta?
Sì, perché di solito un album invecchia prima ancora di uscire. Come Get Back. 

Perché? 

Ho sempre voluto ascoltare un disco dei Beatles come tutti gli altri, essere sorpreso come lo sono stati loro. Lavorare in questo modo si avvicina parecchio. Solo io e Linda saremo stanchi di ascoltarlo quando uscirà. Lo amiamo davvero tanto.

Potresti descrivere i temi dell’album in poche parole?
Casa, famiglia, amore.

Quanto tempo hai impiegato per completarlo? 

Da poco prima (credo) di Natale fino a ora. Lovely Linda è la prima cosa che ho registrato a casa, volevo testare la strumentazione. Era più o meno Natale.

Immagino che tutte le canzoni siano inedite per il pubblico, ma quanto sono nuove per te? Sono recenti? 

Una è del 1959, Hot As Sun. Due vengono dall’India – Junk e Teddy Boy – e il resto è piuttosto recente. Valentine Day, Momma Miss America e Oo You sono state inserite sul momento.

Che strumenti suoni nell’album? 

Basso, batteria, chitarra acustica, chitarra solista, pianoforte, organo mellotron, xilofono, arco e frecce.

Li avevi già suonati in dischi precedenti? 

Sì, tranne la batteria. Normalmente non l’avrei registrata io.

Perché hai suonato tutto da solo?
Credo di essere abbastanza bravo.

Linda parteciperà ai tuoi prossimi dischi? 

Può darsi. Amiamo cantare insieme e abbiamo infinite possibilità per fare pratica.

Paul e Linda diventeranno come John e Yoko?

No, diventeranno Paul e Linda.

Cosa hai imparato registrando da solo?
Che decidere cosa fare è facile, mentre suonare con te stesso è molto difficile, ma soddisfacente.

Chi ha curato l’artwork? 

Linda ha scattato tutte le foto, e abbiamo disegnato il packaging insieme.

È vero che né Allen Klein né ABKCO sono stati o saranno mai coinvolti nella produzione, stampa, distribuzione o promozione di questo album? 

Se posso farne a meno, sì.

Ti mancano gli altri Beatles e George Martin? Hai mai pensato: “Vorrei che Ringo fosse qui a suonare questo passaggio”?

No.

Supponiamo che l’album diventi una hit. Ne farai un altro? 

Anche se non dovesse andare bene continuerò a fare quello che voglio, quando voglio.

Hai intenzione di registrare un nuovo album o un singolo con i Beatles?

No.

Questo album è una pausa dai Beatles o l’inizio di una carriera solista? 

Lo dirà il tempo. In quanto album solista, è necessariamente “l’inizio di una carriera solista”… e non aver chiuso con i Beatles significa che è una pausa. È tutte e due le cose.

La separazione dai Beatles è temporanea o permanente? Dipende da divergenze personali o musicali? 

Divergenze personali, economiche, musicali, ma soprattutto dipende dal fatto che sto meglio con la mia famiglia. Temporanea o permanente? Non lo so davvero.

Immagini un futuro in cui Lennon e McCartney torneranno ad essere una partnership musicale? 

No.

Cosa pensi dell’attività politica e pacifista di John? Della Plastic Ono Band? Dell’influenza di Yoko? Di Yoko in generale? 

Amo John e rispetto quello che fa. Però non mi dà nessun tipo di piacere.

Ci sono canzoni dell’album che originariamente avevi scritto per i Beatles?

Le più vecchie, sì. Junk è stata scritta per Abbey Road, ma è successo qualcosa. Teddy Boy era per Get Back, ma è successo qualcosa.

Eri contento di Abbey Road? Oppure ti sentivi musicalmente limitato? 

Era un buon album (al numero uno per parecchio tempo).

Com’è il tuo rapporto con Klein?
Non esiste. Non sono in contatto con lui, e non mi rappresenta in ALCUN modo.

Con la Apple, invece? 

È l’ufficio di un’azienda che posseggo insieme agli altri tre Beatles. Non ci vado perché non mi piacciono gli uffici e le aziende, soprattutto se sono in vacanza.

Hai in programma di fondare una tua produzione indipendente? 

McCartney Productions.

Che tipo di musica ti ha influenzato per questo album? 

Leggera e sciolta.



Stai scrivendo di più adesso? O sei meno prolifico? 

Più o meno come al solito. Ho una lista di canzoni che aspettano di essere registrate.

Quali sono i tuoi piani adesso? Una vacanza? Un musical? Un film? Il ritiro?
Il mio unico piano è crescere!

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