Ecco come sta nascendo l’album di «elettronica suonata» dei Marlene Kuntz | Rolling Stone Italia
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Ecco come sta nascendo l’album di «elettronica suonata» dei Marlene Kuntz

Siamo andati a trovare la band a Piozzo per la seconda tappa di Karma Clima, avventura nei meccanismi della creatività e nella sostenibilità delle piccole comunità piemontesi

Ecco come sta nascendo l’album di «elettronica suonata» dei Marlene Kuntz

I Marlene Kuntz a Piozzo

Foto: Michele Piazza

I Marlene Kuntz a tutta birra nella terra dei vini. Concedeteci quest’apertura leggera per raccontare in sintesi la seconda tappa di Karma Clima, il progetto itinerante dal quale nascerà l’undicesimo album in studio dei Marlene.

Fino a domenica 5 dicembre, Cristiano Godano, Riccardo Tesio, Luca Lagash e Davide Arneodo sono infatti ospiti del birrificio Baladin a Piozzo, un paese di mille anime affacciato sulle Langhe, dove il gruppo è al lavoro sul nuovo disco, atteso per la prossima primavera.

Dopo la residenza in montagna a Ostana, i Marlene Kuntz continuano a concedere infinito sfogo alla propria creatività immersi nella provincia cuneese, assimilando e traducendo in musica storie ed esperienze indigene, tra momenti ludici e occasioni di riflessione.

A Piozzo, la band si è ritrovata per esempio a giocare a petanque – versione locale delle bocce, una vecchia passione di Godano – e scoprire, pochi giorni dopo, una scultura dell’artista piozzese Franco Sebastiano Alessandria ispirata proprio ai valori che animano Karma Clima: l’apertura verso il prossimo, l’amore per l’ambiente, la serendipity contro l’algoritmo. Sono queste alcune delle chiavi per entrare nel nuovo mondo desiderato dai Marlene.

Foto: Michele Piazza

Foto: Michele Piazza

In francese antico, Baladin significa cantastorie e non sorprende dunque il legame tra questi mastri birrai e i Marlene Kuntz. Pionieri della birra artigianale, alfieri dell’impresa eco-sostenibile tanto cara al progetto Karma Clima, i ragazzi di Baladin hanno imboccato una strada diversa, alternativa, scegliendo di far trionfare il luppolo in un territorio dominato dalle vigne.

Ed è nel tendone circense del pub Baladin a Piozzo che c’è stato l’open studio, ossia le prove della band aperte al pubblico: i fan dei Marlene Kuntz hanno potuto assistere a un paio di dilatate jam session, definite da qualcuno tooliane, godendo anche di una sorsata dell’album che verrà.

Foto: Michele Piazza

Foto: Michele Piazza

E se a Ostana Cristiano Godano aveva riabbracciato il vecchio amico Giovanni Lindo Ferretti – una vera e propria sorpresa: il reduce Ferretti era lì di passaggio per un summit di comunità montane – nelle Langhe i Marlene hanno ricevuto la graditissima visita di un altro veterano del rock italiano, Piero Pelù, tanto gasato dallo show fatto dal gruppo pochi giorni prima in tv, a Propaganda Live, da volerli rincontrare di persona.

«Elettronica suonata». Cristiano Godano usa queste due parole per descrivere l’imminente album dei Marlene Kuntz. «Quando siamo entrati in sala prove tra maggio e giugno eravamo sicuri di voler partire da un approccio più elettronico che di songwriting, come era stato invece per i precedenti dieci dischi dei Marlene. Ma non è che pigiamo un bottone per far partire delle sequenze, eh, la nostra è un’elettronica suonata».

«Approfittando della pausa forzata dovuta al Covid mi sono dedicato parecchio ai sintetizzatori analogici», racconta a tal proposito Riccardo Tesio. «Fino a due anni fa non ci avevo mai messo le mani sopra. Mi sono divertito molto e con Davide, che da anni invece lavora con l’elettronica ed è un ottimo pianista, ci siamo messi a creare stesure musicali con poche chitarre. Quindi al contrario degli album precedenti, dove si partiva dalle chitarre per poi aggiungere eventualmente altri strumenti, qui siamo partiti da altri strumenti per poi aggiungere eventualmente le chitarre».

Foto: Michele Piazza

Foto: Michele Piazza

Non vediamo l’ora di ascoltare tutto il lavoro finito. Intanto, l’ultima tappa di Karma Clima – progetto di cui Rolling Stone è media partner – sarà a Paraloup, una borgata a 1400 metri d’altezza nel comune di Rittana, a partire dal 9 dicembre. Durante la Seconda guerra mondiale è stato il primo villaggio partigiano di Giustizia e Libertà, ora è un simbolo di rinascita della montagna e tradizione coniugata al futuro: una scelta emblematica dunque, è dalla Resistenza che cambiano le cose, a partire dai Marlene Kuntz, rigenerati dall’esperienza Karma Clima.