All’incirca sei settimane fa, Elodie era seduta in una sala riunioni della Universal. La sua canzone Andromeda era stata accettata al Festival di Sanremo e la cantante discuteva della strategia di lancio del relativo album con il manager Max Brigante, il Director della Island Jacopo Pesce, il Product Manager dell’etichetta Andrea Tedeschi. Su una cosa erano tutti d’accordo: era necessario fare le cose in modo differente. «Non voglio buttar via questo disco», ripeteva Elodie, spaventata dall’idea che la partecipazione a Sanremo catalizzasse tutta l’attenzione. Poi qualcuno – Brigante non ricorda chi di preciso: forse Pesce, forse Elodie – ha buttato lì un’idea paradossale: «e se facessimo uscire il disco prima di Sanremo?».
È che quel accadrà. This Is Elodie uscirà sulle piattaforme digitali venerdì 31 gennaio, quattro giorni prima dell’inizio del Festival di Sanremo. Ovviamente non conterrà Andromeda che sarà incluso solo dopo l’esecuzione all’Ariston nella versione in streaming e nella stampa su CD che arriverà nei negozi il 7 febbraio. Per la prima volta, un album ‘sanremese’ uscirà prima del festival. La strategia sfrutta la flessibilità delle piattaforme di streaming e l’idea oramai accettata, da Kanye West in giù, che gli album non sono più raccolte di canzoni dalla track list immutabile, ma possono essere aggiornati a piacimento.
La pubblicazione di This Is Elodie rovescia il paradigma fino a oggi considerato vincente secondo il quale la canzone di Sanremo lancia gli album in studio (o i greatest hits o le ristampe che vengono pubblicate durante il festival). In questo caso, potrebbe essere l’album in studio a lanciare l’esibizione a Sanremo. «Elodie è stata al festival tre anni fa e sa come funzionano le cose», spiega Max Brigante. «Sanremo inghiotte ogni cosa, si finisce per parlare solo della canzone, del vestito o della polemica del giorno. E dell’album che esce la settimana dopo non frega niente a nessuno, o quasi. Pubblicare prima di Sanremo quest’album, a cui lavoriamo da due anni, significa valorizzarlo e offrire narrazioni migliori ai media. Con l’album fuori, la promozione di Elodie sarà più ricca di contenuti».
L’idea di sperimentare un meccanismo promozionale inedito è frutto anche dalla voglia di Elodie di riposizionarsi togliendosi di dosso l’immagine di cantante nazionalpopolare derivante dalla partecipazione ad Amici. «Elodie ha il desiderio, molto ambizioso, di cambiare almeno un po’ le regole del gioco. Di essere una innovatrice nell’utilizzo delle piattaforme. Di essere la cantante pop che da noi manca: meno tradizionale e più simile a Rihanna».
Se l’album è più importante del festival, allora ha senso preparare la pubblicazione con vari singoli prima di Andromeda. Ed è quello che il team di Elodie sta facendo. È un’altra scelta in controtendenza: nel mese che precede il festival, Elodie pubblicherà due canzoni, un fatto mai visto prima. Una, Non è la fine con il featuring di Gemitaiz, è uscita oggi accompagnata da un video diretto da Attilio Cusani. Un’altra, di cui non è dato sapere il titolo, uscirà nelle prossime settimane, prima dell’inizio del festival.
La strategia potrebbe generare un altro risultato: Elodie potrebbe trovarsi nella posizione unica di presentarsi alla finale dell’8 febbraio con l’album sanremese primo in classifica. Venerdì 7 febbraio la FIMI pubblicherà la lista degli album più venduti nella settimana precedente, quella che parte il 31 gennaio, il giorno d’uscita di This Is Elodie. Siccome l’attenzione di pubblico e media è concentrata sul festival, gli artisti italiani più popolari difficilmente pubblicheranno un disco poco prima di Sanremo. E nella settimana del 31 gennaio non è prevista l’uscita di album internazionali in grado di scalare la classifica italiana. This Is Elodie potrebbe perciò arrivare al numero uno, producendo una ricaduta positiva sul televoto.
«È un’eventualità che abbiamo valutato», ammette Brigante, «ma non è il nostro obiettivo, tant’è che non abbiamo nemmeno controllato chi uscirà la nostra stessa settimana e quindi questo effetto potrebbe essere annullato dalle uscite di competitor importanti. Di sicuro stiamo aprendo una strada che in futuro potrebbe essere percorsa da altri. Magari fra tre mesi ci diranno che siamo stati dei geni oppure, se non funzionerà, che siamo stati dei coglioni a buttare via il disco».