Per la presentazione di questo nuovo disco, che poi un disco non è, Elodie ci ha portato in un night club milanese. Quelli con le poltrone rosse bucate da anni di sigarette, con gli specchi ovunque, un po’ fumosi. Pure lei, sul palco, era un po’ in penombra. Prima di iniziare vengono proiettati tutti i videoclip del suo nuovo progetto. Progetto, sì, perché un disco non è (ci tiene a precisarlo), un EP nemmeno. «È un clubtape», come lo chiama lei. Dentro ci sono 7 canzoni che potremmo definire dance, sicuramente in cassa dritta, ognuna è accompagnata da un visual. La prima l’abbiamo già vista/sentita: è A fari spenti, uscita qualche giorno fa.
Poi c’è un pezzo, Glamour, in cui «ironizzo sull’esclusività della moda, che è il lato che mi piace di meno. È limitante, è un controsenso». Con lei nel video c’è Anna Dello Russo. Poi c’è un pezzo che si chiama Elle, «che parla della comunità LGBTQ+ ma pure delle donne, che poi sono le categorie più bullizzate. È un pezzo manifesto. La gente deve imparare a rispettare il diverso. In questo momento c’è un messaggio preciso rivolto ad alcune categorie di esseri umani. Io sono incazzata, arrabbiata, dispiaciuta». I visual si susseguono e si vede Elodie ballare, baciare sé stessa, correre per la città. Non vi roviniamo la sorpresa.
Insomma, Elodie ha deciso di portarci nel club, di lasciarsi andare, e se fosse il 2007 ed Elodie fosse Britney: be’, questo nuovo progetto potrebbe essere il suo Blackout. Sette brani e sette visual strettamente collegati in cui l’immaginario si ispira a idoli più o meno recenti: Madonna («ascolto Hung Up una volta a settimana»), Miley, ma se guardate bene ci trovate anche qualche richiamo a Doja Cat o ai vampiri di Olivia Rodrigo.
Questo progetto, anzi chiamiamolo come vuole lei, clubtape, è una cosa recente. «È nato dopo il concerto al Forum. Ho riguardato lo show e ho notato che mancava qualcosa, non ero pienamente soddisfatta. Mi mancava un po’ di cattiveria, di club, di quel mondo che mi ha cresciuta prima di fare la cantante». Un disco pensato per essere inserito nei concerti, quindi: «Avevo bisogno di spingere un po’. Vorrei che la gente che viene al mio concerto andasse a casa stanca, stremata. L’immagine è molto importante, è come la moda, è forte tanto quanto il messaggio delle canzoni. Mi piace l’idea di potermi esprimere a 360 gradi e giocare. Sono una bambina cresciuta, mi sembra che siamo sempre molto rigidi rispetto a una scelta libera».
E la rigidità a cui si riferisce è probabilmente quella delle (noiosissime) polemiche destate del suo scatto “senza veli”, pubblicato per l’uscita di A fari spenti (ve ne abbiamo parlato qui). «A certa gente con le idee confuse non farò le scuse, siete più belli con le bocche chiuse», dice in un brano di Red Light. Poi continua, questa volta in conferenza stampa: «C’era bisogno di scoprirsi? Sì. Possiamo esprimerci a partire da una sessualità che tutti abbiamo. Basta con questa storia del nudo della donna che dev’essere per forza scandalo».
E per Red Light, comunque, ha scelto Milo Manara: è infatti il fumettista e maestro del nudo ad aver disegnato la copertina, partendo dallo scatto utilizzato dalla cantante su Instagram: «La foto che ha fatto tanto scandalo il maestro l’ha resa arte». Ha però cambiato un dettaglio: «Ha tolto la mano dai genitali e l’ha disegnata a pugno, come gesto di forza. Il corpo è mio, il nostro corpo è manifesto ed è politica. Sono una donna libera, che ha una voce in questo momento storico. E fare questo è mio dovere». E poi, incalzata dai giornalisti presenti in sala, chiarisce ulteriormente: «Non è giusto che io abbia paura, che le donne abbiano paura. Sono secoli che facciamo passi indietro o che dobbiamo capire le fragilità dell’uomo. Io c’ho i coglioni pieni».
È una Elodie con le idee decisamente chiare, quindi, cresciuta, che «son due anni che vado in terapia». A vederla trasmette ironia, fermezza, serenità. E in effetti motivi per essere tristi non ce ne sono. È stato un anno pieno di roba, e oggi utilizza la conferenza stampa per annunciare anche una nuova data al Forum, la terza, il 9 dicembre: «Sono orgogliosa e felice».
Red Light non andrà in classifica: è una richiesta che la cantante e il suo team hanno fatto alla FIMI. Una sorta di regalo ai fan, senza pensare troppo ai numeri. «Lo faccio per il mio pubblico, lo faccio perché voglio vederlo ballare queste canzoni al prossimo concerto». Chi è il suo pubblico? «La comunità LGBTQ+, le donne. Maschi etero pochi, e non è che sia dispiaciuta».
Fieramente femminista, qualcuno le chiede se ha intenzione di candidarsi o se qualcuno le ha mai chiesto di farlo: «Politica? C’ho la terza media. Serve gente che sa quello che fa». E ci sembra già più lucida di alcuni parlamentari.
Elodie sarà inoltre protagonista di un contenuto speciale targato Sky, Elodie Show 2023, in onda il 10 novembre su Sky Uno, in streaming su NOW e in chiaro su TV8.