Emis Killa festeggia i primi 15 anni di carriera con un mega evento il 2 settembre: «Ho sempre fatto un passo per volta» | Rolling Stone Italia
Musica

Emis Killa festeggia i primi 15 anni di carriera con un mega evento il 2 settembre: «Ho sempre fatto un passo per volta»

Tantissimi ospiti, uno spazio per i writer e molto altro: «Voglio omaggiare la cultura hip hop» dice il rapper che presenta EM15, la sua festa. Tutti i dettagli

Emis Killa festeggia i primi 15 anni di carriera con un mega evento il 2 settembre: «Ho sempre fatto un passo per volta»

Emis Killa. Foto: Francesco Prandoni

Manca sempre meno a EM15, l’evento con cui Emis Killa festeggerà i suoi primi 15 anni di carriera. Per presentarlo ha portato un gruppo di giornalisti a Vimercate, il suo paese. «Volevo essere qui oggi perché ho iniziato qui a fare musica, e c’erano grossi limiti. Nel 2005 eravamo in tre a fare i rapper qui». Ne è passata di acqua sotto i ponti da quando prendeva i treni per andare a fare le gare di freestyle e a volte tornava pure con dei premi (il trofeo di Tecniche Perfette ce l’ha ancora e lo ha portato alla presentazione di EM15).

Oggi a fare rap sono decisamente molti di più, come sono molte anche le soddisfazioni che il rapper si è preso negli anni. L’ultima un Forum sold out lo scorso inverno. Ma il 2024 è un anno che va celebrato, un anniversario tondo che il rapper porterà in scena il 2 settembre a Fiera Milano Live. EM15, appunto. «Ci saranno almeno 15 ospiti, ci saranno due palchi, ci sarà un contest di freestyle, ci sarà una sezione per i writer, sarà un vero tributo alla cultura hip hop che ora si è un po’ persa. Io facevo il rap e facevo i graffiti, facevo beat box. Ci confrontavamo con tutte le discipline. Io non mi sento figlio del rap, mi sento figlio dell’hip hop».

Tra gli ospiti Salmo, Lazza, Geolier, Sfera Ebbasta, Rhove, Neima Ezza, Massimo Pericolo, Paky, Jake La Furia, Kid Yugi e J-Ax. La presentazione dell’evento è una chiacchiera con l’amico di sempre Ensi. «Avevo ambizione di fare qualcosa di grande, e sono stato uno che ha sempre fatto un pezzo per volta. Prima club piccoli, poi quelli più grandi, poi il Forum e ora volevo alzare asticella. Non volevo fare San Siro che è scelta rischiosa», dice.

«Una cosa che non rifarei?», risponde Emis a una domanda di un giornalista. «Forse non mi sarei fatto tante menate dopo il periodo The Voice, dopo la tv, dopo il successo di Maracanà. E non sarei stato così umanamente rispettoso di certe persone, non ho ricevuto stesso trattamento, avrei fatto meno favori alla gente». Lo dice col sorriso di chi è andato oltre e che ora vuole festeggiare il fatto di essere diventato grande, anagraficamente ma non solo. Manca solo Sanremo da fare, rimane vago ma non troppo: «Dico solo che Carlo Conti mi sta simpatico».

Altre notizie su:  Emis Killa