Chi lo ama, lo considera il più grande di sempre. Chi non lo sopporta, sostiene che faccia la stessa canzone da anni. Una cosa, però, è certa: non si può davvero capire chi sia Vasco Rossi senza averlo visto dal vivo almeno una volta. Come da tradizione, anche l’estate 2020 avrebbe visto l’autore di Vita spericolata esibirsi di fronte a folle oceaniche di fan di ogni età. Non potendolo fare, abbiamo pensato di mettere in fila tutti i suoi album dal vivo, dal peggiore (si fa per dire) al migliore.
10Vasco live 10.7.90 San Siro
Una sorta di compendio di Fronte Del Palco, fatto di canzoni non presenti sul doppio album registrato allo Stadio Olimpico di Roma. Solo sei tracce, ma capaci di confermare perché il successo di Vasco fosse ormai così grande da dover invadere i due maggiori stadi italiani. Sarebbe stato bello ascoltare il concerto di San Siro per intero, ma già il fatto che un artista abbia pubblicato due album tratti dallo stesso tour suona come qualcosa di irripetibile.
9Tutto in una notte – Live Kom 015
Il nuovo album, Sono innocente, è la migliore delle scuse per continuare quello che appare sempre più un vero e proprio neverending tour. Proprio come Bob Dylan, infatti, Vasco continua a dichiarare di non volersi più fermare e la data registrata allo Stadio San Paolo di Napoli suona come un omaggio a una città da sempre innamorata della sua poetica. La scaletta è incentrata maggiormente sull’ultima parte di carriera, ma ormai la sensazione è che a ogni tour debba fare seguito un nuovo album dal vivo.
8VascoNonStop Live
Per molti, dopo il tripudio di Modena Park, Vasco avrebbe potuto anche ritirarsi dalle scene. E, in effetti, nessuno avrebbe avuto nulla da recriminare al rocker emiliano. Vasco, però, non ha assolutamente voglia di smettere e, anche se il numero di date resta limitato, l’autore di Vita spericolata continua a infrangere ogni suo record precedente. Il solito prodotto di altissima qualità, ma ormai le pubblicazioni sono molte e questa può ritenersi fondamentale solo per i fan duri e puri o per i neofiti.
7Vasco London Instant Live 04.05.2010
Il ritorno nei palazzetti dopo un decennio a polverizzare record negli stadi si rivela un trionfo assoluto. La scaletta strizza l’occhio al catalogo di un tempo, facendo felici i fan della prima ora, ma è la vitalità di Vasco a lasciare a bocca aperta vecchi e nuovi adepti. La data di Londra, una delle tappe europee del tour, rappresenta la migliore fotografia di un viaggio a ritroso nella sua biografia. Ieri ho sgozzato mio figlio, Domenica lunatica e l’accoppiata Dillo alla luna/Incredibile romantica i momenti più alti.
6Buoni o cattivi Live Anthology 04.05
Dopo la messe di pubblico di Imola la carriera di Vasco subisce l’ennesima impennata. Ormai ai suoi concerti si radunano tre generazioni di fan e il Blasco parla la lingua di ognuno di loro. Trentadue canzoni, nessun cedimento e una band rodata alla perfezione attraversano ogni sfumatura del suo animo, da quella più cazzona a quella più intima e commovente. Portatemi Dio, Fegato, fegato spappolato e Dimentichiamoci questa città gli highlights assoluti.
5Live Kom 011
Difficile scegliere il meglio del Vasco live del nuovo millennio, soprattutto per l’altissima qualità media dei suoi show. Eppure, il tour del 2011 spicca per più motivi. Intanto perché l’album da promuovere, Vivere o niente, resta forse il migliore dai tempi di Nessun pericolo per te; poi perché, Ancora una volta, poi, la scelta di inserire un pezzo inedito è azzeccatissima: la toccante I Soliti è il seguito naturale di Siamo solo noi e da sola vale l’acquisto.
4Va bene, va bene così
Per anni, il Concerto di Vasco per eccellenza. Non ancora padrone indiscusso delle estati italiane, il primo live ufficiale del Blasco mostra tutte le caratteristiche (e i pezzi) che, da lì a poco, lo avrebbero trasformato nella voce di un’intera generazione senza più santi né eroi. Da ascoltare per capire davvero che personaggio di rottura fosse il signor Rossi nella prima metà degli anni ottanta. E poi l’inedito che dà il titolo alla raccolta è un super classico.
3Rewind
L’ultimo concerto completo con Massimo Riva, il primo atto di un Festival che farà la storia della musica dal vivo del nostro paese e la celebrazione dei suoi primi vent’anni di carriera. Serve altro per salire sul podio dei più grandi album dal vivo di Vasco? Magari la riesumazione di un pezzo come Jenny è pazza, o forse la versione più esaltante di sempre di C’è chi dice no. La leggenda vuole che, durante la pausa prima degli encore, Vasco sia collassato nel backstage. Epicità allo stato puro.
2Fronte del palco
Pochi dischi dal vivo italiani sono finiti nell’immaginario collettivo come Fronte del palco. Liberi liberi aveva appena trasformato Vasco da cantautore di culto in megastar capace di dire no a gente come Stones e Madonna e Fronte del palco sta a Vasco come Live at Wembley sta ai Queen. Il compendio migliore possibile della prima parte di carriera di un artista che, da qui in avanti, non avrà più rivali capaci di avvicinarsi ai suoi numeri.
1Modena Park
L’aspetto più incredibile di Modena Park non è stato quello del tanto chiacchierato numero di spettatori paganti. Ogni volta in cui si è trovato a chiudere un cerchio personale, Vasco è riuscito a tirare fuori il meglio di sé e Modena Park resterà per sempre la più grande autocelebrazione della storia del rock italiano. Un evento perfetto, dalla promozione, alla scaletta, passando per il palco, gli ospiti e il climax ascendente che ha portato alla classica liberazione finale di Albachiara: tre ore di Vasco pensiero all’ennesima potenza.