Iscriviti
alla newsletterEntra nel mondo della musica, della cultura e dell'intrattenimento
Dall’underground Usa al Cairo (con i Dwarfs of East Agouza) lui non si ferma
Pochi giorni dopo la fine dell’ultimo tour assieme («per ora!»), la coppia più bella della nostra canzone si racconta: il bilancio della collaborazione, i motivi della «pausa fisiologica», le ansie, la morte dei miti. E la volta in cui hanno fatto pipì nella piscina dove stava per arrivare un collega
Come amanti che hanno litigato e si sono ritrovati un po’ più vecchi e un po’ più saggi, si apprestano a fare i primi concerti dopo dieci anni. Per tirare su qualche soldo, sì. Perché certe band non muoiono quando si sciolgono. Per cercare di parlare a un pubblico più giovane. Per farci sentire lo spavento del mondo in cui viviamo. «La trap è ricerca spasmodica del consenso, il rock è politica»
Il suo nuovo disco si intitola con un solo punto: «O ti piace o ti piace». Lei come sempre ha le idee chiare («le donne non sono nemiche delle donne, la cultura patriarcale è il nemico»), tra maschere pirandelliane e spogliarelli al Berghain («ma in Italia c'è il Vaticano»)
Gli eroi per un giorno prodotti da un mercato musicale drogato, Jovanotti «leader naturale della DC», i rapper pericolosi perché «celebrano il denaro», Ornella Vanoni «la più punk di tutti», Morgan, Povia e Tony Effe. E poi Sanremo senza arte, la tv, il nuovo album ‘La caverna di Platone’. Intervista all’ultimo samurai della canzone italiana
Armate di chitarre e litri di alcol, le due inglesi hanno ritirato fuori il vocabolario sonoro del punk-rock e delle riot grrrls per cantare di disuguaglianza, molestie, razzismo, neurodivergenza, disordini alimentari. «Vogliamo dar voce alla diversità che questa società non contempla»
L’album ‘Look Up’ inciso con T Bone Burnett, la passione per la musica americana, le prime canzoni che proponeva ai Beatles: «Si rotolavano per terra dalle risate perché non mi rendevo conto di aver riscritto pezzi già esistenti, tipo ‘Yesterday’»
Nulla, nemmeno il collegio, la madre preoccupata, il sessismo dell’industria musicale, le signore impellicciate dell’Ariston, le malelingue o il tempo può fermare la ‘Antidiva Putiferio’. Eccola in questa intervista e in queste foto col suo incontenibile entusiasmo, la sua energia, la sua innocenza
Restiamo
in contatto
Ti promettiamo uno sguardo curioso e attento sul mondo della musica e dell'intrattenimento, incursioni di politica e attualità, sicuramente niente spam.