Ketama126 non dimenticherà facilmente l’ultimo decennio. Dall’uscita del primo mixtape Dieci Pezzi, nel 2014, al terzo album Kety, il rapper di latina si è trasformato da artista underground in star del genere, capace di inserire nel suo ultimo album un featuring con Franco Califano. È uno dei fondatori, insieme a Pretty Solero e Franco126, della crew 126, ispirata agli scalini della Scalea del Tamburino di Trastevere, di cui è uno dei membri più noti. E se questo decennio è stato anche i periodo dell’esplosione della “scuola romana”, Ketama è uno dei musicisti più interessanti a proporre quel particolare mix tra rap e rock da MTV anni ’90 che, appunto, è nato nella capitale. A pochi mesi dall’uscita di Kety, abbiamo contattato Ketama e gli abbiamo chiesto di fare un bilancio sul decennio che sta per concludersi.
Il mio album preferito: Finally Rich di Chief Keef.
L’artista più importante: Young Thug.
La cosa più assurda che mi è successa: La cosa più assurda che mi è successa a livello musicale è stato fare un feat con Franco Califano.
Il peggior trend musicale del decennio: Non credo ne esista uno peggiore degli altri, ogni trend musicale può essere fatto bene come può essere fatto male.
L’evento che rappresenta di più il decennio: Non uno, ma gli eventi che, secondo me, rappresentano meglio il decennio sono le morti di vari rapper. Mi riferisco a Lil Peep, XXXTentacion, Fredo Santana e, per ultimo, Juice Wrld. Per me non è un caso che siano scomparsi proprio in questi anni perché sono tutte morti legate ad armi da fuoco e soprattutto a overdose di medicinali e droghe da farmacia, che rappresentano il più grande problema di questa epoca, specialmente negli Stati Uniti dove gli oppiacei vanno per la maggiore e molti artisti raccontano nei testi abusi di sostanze del genere.
La mia speranza per gli anni ’20: La mia speranza, sempre musicalmente parlando, è che ci sia un ritorno alla musica un po’ più suonata e vera. Inoltre spero che tutto ciò che gira intorno alla musica – come i social (che in questo momento hanno un’importanza pari alla musica stessa) – lasci spazio proprio alla musica in modo da farla tornare a essere la cosa più importante. Infine spero che tra i ragazzi ci sia maggiore consapevolezza di ciò che stanno facendo e che hanno fatto in passato.