Si può essere madri e rapper emergenti? Come si possono coniugare due mondi così distanti e, già di per sé, molto impegnativi? E come si può bilanciare la crescita e la cura dei propri figli con la vita in tour, tra battaglie di freestyle e performance ai rave party?
DeeLayDee è una delle più taglienti e skillate artiste della scena grime, un sottogenere molto aggressivo – tutto britannico – che unisce rap di strada e UK garage. «Per me gli originators del genere sono state crew come la Pay As You Go e la Hearless, anche se per me tutto nasce con Wiley», ci spiega per introdurci nella geografia del suo mondo. È un genere a prevalenza maschile che solamente negli ultimi anni ha visto affacciarsi sulla scena una serie di artiste fortissime. «Essere una donna nell’industria musicale ha i suoi pro e i suoi contro, ma se ci aggiungi che io sono una donna plus size capisci quanto devo far in più delle altre per guadagnarmi il rispetto della scena. Essere un rapper donna o uomo per me non fa differenza, sta tutto nel talento e nella fiducia che hai in te stessa. Io personalmente so che butterò giù ogni ostacolo pur di rendere fieri i miei figli».
Guardando le battaglie di freestyle di DeeLayDee non stentiamo a credere alle sue parole, alla sua forza, alla sua convinzione. Che il suo avversario sia uomo o donna, non vi è alcuna differenza, la lingua della rapper di Coventry è un coltello, «se vuoi batterti con me, che tu sia maschio o femmina, devi esser ben sicuro di portarti dietro le tue barre migliore perché non avrò pietà!». Guardate questo video di Don’t Flop, una battle di freestyle inglese, per vedere come annichilisce il suo sfidante.
Abbiamo conosciuto DeeLayDee qualche tempo fa per il progetto Rockin’ Mamas, un omaggio di Rolling Stone alle uniche vere rockstar del quotidiano: le mamme. DeeLayDee, infatti, oltre ad essere una rapper da battaglia e un animale da palcoscenico, è madre di due bimbi, una minuscola creatura di un anno e un figlio autistico di 10. «Quando ho registrato lo spoken word per Rockin’ Mamas mi sono portata mio figlio più grande in studio, sai, il lavoro delle madri non finisce mai. Credo di essere un buon modello per i miei figli. Non è certo facile organizzare i tour, i concerti, le mie performance e le mie battle gestendo due bimbi, oltretutto il più grande è autistico e seguirlo è una carriera a tempo pieno. Ma voglio insegnargli la mia etica del lavoro e fargli capire che lui può tutto indipendente dalle sue difficoltà. Voglio insegnarli che il duro lavoro può trasformarsi in qualcosa di magnifico».
DeeLayDee è una boccata d’aria nella scena grime, un’artista in cui molte donne possono sentirsi rappresentate. «DeeLayDee è il mio alterego, è una supereroina, è la parte di me che nasce quando da mamma a tempo pieno divento intrattenitrice». DeeLayDee infatti non è una donna, una madre o un’artista, ma una donna-madre -artista, un essere umano con le idee chiare e la voglia e la forza per crescere due figli e fare stragi di rapper sul palco. Una lotta costante. «Abbiamo solo una vita a disposizione e io voglio che i miei figli mi possano ricordare come una madre che non ha mai smesso di lottare per i propri sogni». Questo è il talento di DeeLayDee, the Ice Queen. Così è la sua attitudine sul palco, così è nelle sfide della vita.