Mark Lanegan ha ripreso il nome d’arte Dark Mark per un nuovo progetto parallelo con Joe Cardamone, l’ex cantante degli Icarus Line. Dark Mark vs. Skeleton Joe, questo il nome del duo, ha presentato a Rolling Stone la prima traccia tratta dal loro prossimo album, Dark Mark Theme, e il relativo lato B Skeleton Joe Manifesto.
Non è che l’ultimo progetto di Lanegan. Solo nell’ultimo anno l’ex cantante degli Screaming Trees ha pubblicato un nuovo album (Straight Songs of Sorrow), scritto una biografia straziante (Sing Backwards and Weep) e registrato un disco di natale (Dark Mark Does Christmas 2020). Ha anche pubblicato, quasi di nascosto, un EP come Black Phoebe, un progetto collaborativo con la moglie Shelly Brien.
Nonostante tutti questi progetti, la sinistra musica dance di Dark Mark vs. Skeleton Joe rappresenta un territorio inesplorato sia per il cantante che per il suo collaboratore. «È proprio il fatto che sia diverso da tutto quel che abbiamo fatto finora a rendere il progetto così interessante», spiega Lanegan. «Quando hai fatto così tante cose come noi, sei costretto a cercare sfide sempre diverse».
«Non ho fatto che scrivere strumentali in grado di far risaltare la voce di Mark, qualcosa di duro, ma con abbastanza spazio per far sì che lui si lasciasse andare», aggiunge Cardamone.
«Abbiamo lavorato seguendo un processo piuttosto formale. Scrivevo e registravo uno strumentale e lo mandavo a Mark. Di solito nel giro di un giorno ricevevo una memo audio con una linea vocale completa e il testo. Quando abbiamo accumulato una pila sufficientemente alta di brani siamo andati in studio e abbiamo iniziato a registrare quelli più meritevoli. Incidevamo una o due take ed era fatta».
Sia Dark Mark Theme che Skeleton Joe Manifesto funzionano da manifesto per presentare gli alter ego dei cantanti. «Il progetto si chiama Dark Mark vs. Skeleton Joe proprio per via degli alter ego che abbiamo interpretato nel corso degli anni. Il materiale che volevamo scrivere insieme sembrava accompagnarsi bene all’idea dei personaggi, come se fossimo divisi dalle nostre identità creative», dice Cardamone.
«Dark Mark Theme è uno dei miei pezzi preferiti. Il testo è straordinario e la parte strumentale ha qualcosa di malvagio. Messi assieme formano una combinazione potente. Skeleton Joe Manifesto è il brano perfetto per andare sulla metro di Parigi alle 4 di mattina».
Aggiunge Lanegan: «Vedo Manifesto come la versione bizzarra di un gospel in cui Joe interpreta Cristo. Il tema è pura perversione, o almeno questo è quello che volevamo fare. Credo che ci siamo riusciti».
Oltre ai primi due brani, il duo ha già registrato un album completo, ma l’uscita è stata posticipata a causa del coronavirus. «C’è un disco finito, pronto per uscire», spiega Lanegan. «Volevamo pubblicarlo prima, ma con la pandemia e tutto quello che succede nel mondo non ci sembrava appropriato. Ora ci sentiamo più a nostro agio, possiamo presentare al mondo parte del materiale. Queste due tracce sono solo l’antipasto di quello che sentirete nel disco».
Questo articolo è stato tradotto da Rolling Stone US.