I Sonic Youth siano sostanzialmente fermi dal 2011, ma negli ultimi tempi hanno cominciato a scavare negli archivi e l’ultimo ritrovamento – Blastic Scene, un live registrato nel 1993 a Lisbona – è apparso lunedì su Bandcamp.
Le uscite d’archivio sono state poche dopo lo scioglimento del gruppo in seguito alla separazione tra Kim Gordon e Thurston Moore. Ma in marzo, una dozzina di show registrati durante vari momenti della carriera dei Sonic Youth sono apparsi all’improvviso sulla piattaforma. La band stava distribuendo alcuni di quei contenuti su un altro sito, ma il batterista Steve Shelley, che si occupa degli archivi in New Jersey, ha iniziato a sentire i colleghi parlare di Bandcamp. La facilità d’uso e i potenziali margini di profitto – l’85% delle vendite va agli artisti – stuzzicavano lui e gli altri membri della band.
«Nella suddivisione dei guadagni, i musicisti sono di solito gli ultimi della lista», dice Shelley. «Bandcamp mi pare diverso. L’85% è un’enormità paragonato ad altre piattaforme digitali».
Il primo gruppo di uscite comprendeva un live del 1988 al CBGB di New York, una performance di Daydream Nation del 2007 a Glasgow, un live del 1993 al Warfield di San Francisco e uno del 2011 a Brooklyn, l’ultimo concerto della band negli Stati Uniti.
«Registravamo più o meno tutte le sere», dice Shelley. «L’archivio è pieno di materiale e ora che siamo tutti in isolamento è un buon momento per esplorarlo». Anche Moore e Lee Ranaldo hanno pubblicato le loro raccolte su Bandcamp.
Pubblicato in onore del 26esimo anniversario di Experimental Jet Set, Trash and No Star, il nuovo Blastic Scene documenta una serata in cui la band era particolarmente compatta e concentrata. Quel concerto era l’occasione per presentare una manciata di canzoni che sarebbero finite in un album orgogliosamente non commerciale (Bull in the Heather, Self-Obsessed and Sexxe, Starfield Road) insieme a perle nascoste come Stereo Sanctity, Secret Girl e Pacific Coast Highway.
Quello che manca sono le cosiddette hit del gruppo, come Kool Thing e Teenage Riot. Moore presenta Candle come un brano «di un disco che abbiamo registrato tempo fa chiamato Daydream Nation». Poi fa una battuta a tema Yes: «O era Tales from Topographic Oceans?».
«È un bel momento della nostra storia», dice Moore. «È subito dopo la Nirvana-mania che c’è stata tra il ’90 e il ’92, quando ci siamo allontanati da quei suoni esagerati facendo canzoni più scarne, lineari e forse introspettive, opposte a quello che l’alternative rock mainstream era diventato».
Blastic Scene è stato registrato durante uno dei concerti più insoliti di quel periodo – la band suonava in una arena usata solitamente per la corrida – ed è stato pubblicato come bootleg nel 1995. Vennero stampate solo 1500 copie, e un quarto è stato venduto dalla band attraverso il fan club.
«Quando i Sonic Youth sono andati lì per la prima volta, il Portogallo era un territorio inesplorato», dice Moore. «Eravamo andati bene in Spagna e Italia, ma il Portogallo sembrava meno incline a ospitare band ai margini del rock sperimentale come la nostra. Quando siamo arrivati a Lisbona abbiamo scoperto che avremmo suonato in quell’arena. Il palco era improvvisato, ma abbastanza solido e con un’amplificazione decente. Credo che tutte le persone di Lisbona anche vagamente interessate al punk, post punk e oltre fossero lì, e stiamo parlando di non più di 200».
«Le arene di solito sono molto spaziose, ma quella era piuttosto piccola, come un campo da baseball delle serie inferiori», ricorda Shelley. «Suonavamo al centro ed è stato molto divertente. Non avevamo ancora registrato Experimental Jet Set, ma quella sera abbiamo comunque suonato alcuni pezzi di quel disco. Bull in the Header era praticamente finita, ma Thurston stava ancora lavorando ai testi delle altre canzoni. È interessante ascoltarle nella forma che avevano mesi prima dell’uscita».
Per festeggiare il 30esimo anniversario di Goo, la band pubblicherà un concerto del 1990 a Irvine, California. Shelley dice che quella registrazione potrebbe essere stata danneggiata dal famoso incendio del 2008 negli Universal Studios, ma pare che il materiale dei Sonic Youth sia stato in larga parte risparmiato. «Il danno alle nostre cose è stato minimo», dice. «Conserviamo copie di più o meno tutto. Di solito gli originali sono nei nostri archivi. Eravamo molto attenti».
Nonostante un boxset non sia in lavorazione («Non ci interessa e personalmente non sono mai stato un fan di prodotti così costosi», dice Shelley), un’edizione deluxe di Sister (1987) resta una possibilità. Non si può dire lo stesso di una reunion. «Mi manca suonare con la band», dice Shelley. «Mi mancano i tour, i concerti e i viaggi. I Sonic Youth mi hanno portato a Lisbona per la prima volta. È stata una cosa unica, speciale».