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Giorgia: «X Factor mi ha ricordato chi sono e da dove vengo»

Stasera presenterà per la prima volta i Live. Qui racconta il suo ruolo di Signorina Buonasera, i progetti per il trentennale, le ansie, la necessità di prendersi meno sul serio e l’ultimo Sanremo, «che mi ha cambiata più di dieci anni di psicanalisi»

Foto press

«Sono agitata, concentrata, con la mente un po’ confusa per le tante cose da memorizzare, da imparare. Tutto bene, comunque». Giorgia esordisce così quando parla degli attesissimi live di X Factor che partono stasera su SkyUno (e in streaming su NOW). Il rito andrà avanti ogni giovedì con esibizioni ed eliminazioni fino a decretare il vincitore dell’edizione 2024 dello show Sky Original (prodotto da Fremantle) nella finale del 5 dicembre in Piazza del Plebiscito a Napoli.

Se la giuria composta da Paola Iezzi, Jake La Furia, Manuel Agnelli e Achille Lauro ha mostrato professionalità, complicità e ironia, la rivelazione è stat la cantautrice romana, nell’inedito ruolo di conduttrice in solitaria. Molti aspettano la prova del nove della diretta, ma ci sono tutti i presupposti per dire che è una scommessa stravinta. Giorgia, del resto, oltre alla voce, ha simpatia ed empatia da vendere.

In conferenza stampa hai ammesso che sarà difficile non sbagliare. Nella tua carriera quando hai sbagliato?
Diverse volte, ma te ne accorgi dopo.

Tipo?
Quando non ho fatto il duetto con Michael Bublè poi mi sono detta che forse avevo toppato. Invece non mi va di pensare di aver sbagliato qualche disco.

Motivo?
Perché mi sembra ingrato per quell’esperienza che ho fatto. Alla fine mi sono resa conto che quando toppi impari. Quando va tutto bene non impari niente.

All’ultimo Festival di Sanremo in gara con Parole dette male, invece, pensi di aver toppato?
Quello poteva sembrare, ma quella settimana mi ha cambiata dentro. Nemmeno con dieci anni di psicanalisi avrei ottenuto quel risultato lì.

Addirittura.
Mi ero molto chiusa. Tornare a cantare è stato necessario per me stessa. La prima sera ero terrorizzata, l’ultima no. Poi certo, c’è il posizionamento, la classifica, ma il mio successo l’ho avuto: sono ripartita, sono tornata, ho ripreso a fare concerti per il gusto di farli, ho ritrovato il pubblico. Mi sono posta una serie di domande sul mio lavoro: chi sono? Dove sono? Che sto facendo? Tornata a casa, mio figlio mi fa: «Ma che ci sei andata a fare? Te l’avevo detto che non ce dovevi anna’».

E tu?
Gli ho risposto «Guarda che ero la prima delle donne!» (ride).

Torniamo un attimo alle domande che ti facevi: chi sono, dove sono, che sto facendo? A quale risposta ti hanno portata?
Che è stato importante ricominciare dal palco dove tutto era partito, ma 30 anni prima. Psicologicamente era una roba forte, ma era tutto dentro di me.

Il 2025 festeggi i 30 anni di Come saprei.
Il 2024 erano i 30 anni di E poi. Non se ne esce: adesso è tutto un domino.

Hai dichiarato che farai una festa per celebrare la cifra tonda. Sarà una festa in tv o sui palchi?
Tu lo sai? Io no. Intanto mi sono lanciata. Per prima cosa tranquillizzo chi mi segue: qualcosa si farà.

Perché, c’erano dei dubbi?
No, ma mi hanno rimproverata per non aver fatto nulla per celebrare E poi, anche se mi sembrava la conduzione di Sanremo valesse.

Torniamo a Come saprei, che succederà?
Ho pensato più a una cosa live, poi mi confronterò col mio staff. Dopo X Factor credo ci debba essere un festeggiamento musicale col pubblico, per trovarsi. Tra l’altro ci sono i genitori che hanno obbligato i figli ad ascoltare le mie canzoni… insomma, qualcosa di sentimentale. Meglio un contatto live, dobbiamo decidere e definire le date.

Quattro fan di Giorgia a X Factor. Foto: Virginia Bettoja/Sky

Un secondo prima di salire sul palco di X Factor e iniziare la tua avventura da conduttrice a chi hai pensato?
A Pippo Baudo, Fiorello, Amadeus, Antonella Clerici, Alessia Marcuzzi, Maria De Filippi. Li ho invocati come spiriti del bene al grido di «aiutatemi voi!». Il momento prima di entrare in scena lo vivo sempre male, in uno stato tra il panico e qualcosa di spirituale che non saprei esprimere. Speravo mi arrivasse dal cielo la benedizione dei grandi presentatori. Entrare cantando, però, è stato di grande aiuto: la gente mi ha accolta bene ed è andata. L’istante prima di mettere piede sul palco è sempre un «non ce la posso fare», poi entro e tutto cambia.

Cercavi la conduzione?
L’esperienza con Amadeus a Sanremo e con Fiorello a Viva Rai 2 mi ha lasciato una bella sensazione. Quando me l’hanno proposta per X Factor ho pensato fosse figo. Se mi dici di fare i balletti ti dico di no, ma fare questa cosa tipo Signorina Buonasera mi piace: da piccola facevo le prove davanti allo specchio, in bagno.

Cioè?
Dicevo «Questa sera andrà in onda, alle 20:30, su Rai 1, eccetera». Una parte da saputella che mi piace, non la trovavo distante. Penso di non aver toppato.

La conduzione di X Factor è stata la prima proposta arrivata o hai dovuto scegliere il progetto per te più interessante tra una rosa di possibilità?
X Factor è arrivato subito dopo Sanremo, quindi le altre proposte sono passate in secondo piano. Come i progetti musicali: avevo già cose pronte in studio, ci siamo assestati con l’estate e siamo usciti ora con Niente di male. La conduzione, comunque, era nell’aria da tanti anni, devo dire. Si prospettava, ma forse non ero pronta io. Poi X Factor l’ho sempre guardato, è un programma musicale, lo sento più vicino.

Quindi farai il bis la prossima edizione?
Non lo so, dipende dai miei doveri musicali. Soprattutto vediamo come esco da ‘sti Live.

X Factor ti ha cambiata?
Non ancora, ma mi ha fatto rivivere delle cose: l’ansia dei ragazzi, la voglia di salire sul palco, sensazioni di quando avevo 20 anni. Riprovarle è davvero un regalo. X Factor mi ha ricordato chi sono, da dove vengo e quelle percezioni sono vive, anche se vissute diversamente. L’emozione quella vera, pura. Intanto studio. Forse lo show mi ha cambiata perché parlo da sola per casa, e mio figlio mi guarda strano.

La finale di X Factor si terrà a Piazza del Plebiscito, a Napoli. E se dico Napoli, non posso non fare riferimento al tuo grande amico Pino Daniele.
Il primo pensiero è stato a Napule è. Mi fa sorridere, chissà cosa mi avrebbe detto lui, sicuramente qualcosa di prezioso, un sostegno. Pino mi manca non solo come artista, ma per lo scambio, il dialogo divertente che abbiamo sempre avuto. Mi avrebbe regalato perle di saggezza e filosofia napoletana utilissime in questi tempi un po’ strani.

Non hai mai voluto essere giudice in un talent show. Ora che conduci e hai visto come funziona tutto il meccanismo hai rivalutato il ruolo?
Proprio per averlo visto da vicino so proprio che non lo so fare. Ammiro la lucidità di Jake, Manuel, Paola e Lauro: davanti a un talento acerbo, hanno la prontezza di non farlo passare. Io abbracciavo tutti, invitavo tutti a casa mia, è un difetto. Il giudice proprio non lo so fare: se vedo la creatura che si emoziona mi viene da abbracciarla, non sono abbastanza lucida.

Maria De Filippi ti ha fatto complimenti pubblici durante Amici. Cosa le hai detto privatamente?
Le ho scritto un messaggino: «Maria io esco». Mi ha risposto con risate e cuori.

Pippo Baudo, invece, ti ha detto qualcosa?
Ci siamo sentiti non tanto tempo fa, ma non sapeva avrei presentato X Factor. Non l’avevo detto a nessuno e con lui, quando ci vediamo, parliamo di altro. Invece alcuni conduttori mi hanno scritto dopo la prima puntata.

Tipo?
Fiorello mi incoraggia, Amadeus pure, la Clerici è stata carinissima e anche la Marcuzzi mi dice cose bellissime. Tra l’altro, quando mi riguardo mi vedo un po’ lei alla conduzione. Gliel’ho detto e lei si è messa a ridere.

Disco nuovo?
Non c’è ancora. Ora lavoro su pezzi. Una cosa molto attuale, volevo farla anni fa e mi rispondevano «Ma sei pazza?». Adesso che lo posso fare, lo faccio. Ed esco canzone per canzone.

Parafrasiamo il tuo nuovo singolo: l’ultima volta che hai detto niente di male?
Litigavo con mio figlio, pensava gli avessi risposto in maniera troppo burbera. Me ne sono uscita con un: «Guarda che non ti ho detto niente di male!» (ride).

Manuel Agnelli, in conferenza stampa, ha detto una frase in cui senso era che, dopo 20 anni di tv trash voi, con X Factor un po’ risollevate le sorti del piccolo schermo.
Manuel è talebano nel suo modo di essere schietto, sincero e coerente.

La televisione italiana riparta da Giorgia?
Non ti azzardare nemmeno a pensare una cosa del genere. La nostra tv rappresenta quello che siamo, ci deve essere un po’ di tutto. Ed è giusto le cose diverse abbiano un riscontro e uno spazio per coesistere. Il nostro popolo è così. Alberto Sordi rappresentava gli italiani come brutte persone, perché noi siamo pure quello oltre che gente di cuore, generosi. Siamo l’uno e l’altro. Quindi è bello le cose convivano. Io sono in prestito dalla musica, con umiltà faccio quello che posso, mi devo guadagnare la pagnotta. La tv italiana non deve ripartire, è già partita. Sono contenta, invece, che X Factor stia avendo buoni riscontri soprattutto per i ragazzi concorrenti: oggi questi sono gli unici canali per uscire fuori.

Cosa pensi dei meme sui social?
Ce n’è uno carinissimo in cui dico bravi a tutti. E poi quando un ragazzo ha cantato Michael Jackson mi sono tappata le orecchie facendo uscire il giudice che c’è in me. Pure in quel caso i meme erano molto divertenti.

Cosa pensi sia arrivato alla gente?
La mia capacità di essere empatica, per anni considerata un difetto. Qui è un pregio.

Chi sei oggi?
Il tempo porta le rughe, il cedimento dei tessuti, ma pure la capacità di prendersi meno sul serio. Oggi sono una donna parecchio adulta che si sente ancora ragazzina. Infatti appena finisce X Factor riprendo le sedute dal mio psicologo, perché urgono (ride).

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