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I Public Enemy sono tornati e il loro nuovo disco è «il più intenso del secolo»

Abbiamo parlato con Chuck D di 'Man Plans, God Laughs', quindicesimo album dei veterani dell'hip hop. Stasera si esibiranno al Magnolia di Milano
P.E. Foto: Facebook

P.E. Foto: Facebook

«Vogliamo creare un nuovo modello per il modo di fare rap degli over-50», dice il portavoce dei Public Enemy Chuck D riguardo all’imminente Man Plans, God Laughs, quindicesimo album del gruppo e il primo in tre anni.

In vendita da mercoledì prossimo, l’album vede i musicisti già consacrati nella Rock and Roll Hall of Fame riconfermarsi come innovatori. Il sound spazia da energici ratchet beat moderni e texture in stile dance elettronica a nuove originali riprese della varietà di funk noise caratteristica dei P.E.. Inoltre per la prima volta in quasi dieci anni, hanno collaborato esclusivamente con un solo produttore — Gary “G-Wiz” Rinaldo, che ha lavorato con loro a partire da Apocalypse 91… The Enemy Strikes Black nel 1991, e ha prodotto di recente con un successo inaspettato Harder Than You Think, ad oggi il singolo più quotato del gruppo nel Regno Unito.

«Londra è sempre stata la nostra base. Se ascolti It Takes a Nation of Millions to Hold Us Back, la prima cosa che senti è [un concerto dei P.E. a] Londra», dice la leggenda dell’hip-hop, 55 anni, mentre guida verso l’Aeroporto Internazionale di Los Angeles. «Cosa vuoi aspettarti da un gruppo che ha viaggiato in cento paesi, e ha fatto cento tour diversi? Gli Stati Uniti sono solo uno [di quei paesi].»
Harder Than You Think, singolo che li ha portati al successo tratto dall’album del 2007 How You Sell Soul to a Soulless People Who Sold Their Soulsi è piazzato secondo nelle classifiche del Regno Unito nel 2012, ed è quasi divenuto un classico di culto anche negli Stati Uniti, grazie all’utilizzo in pubblicità e film come End of Watch – Tolleranza Zero. Attualmente è il pezzo più popolare dei P.E. su Spotify. E, assieme al remake di Welcome to the Terrordome del 1990 in Finna Get Loose di Puffy e Pharrel, si tratta di un segno notevole della rilevanza costante del gruppo cominciata più di 25 anni fa.

«Sapevamo come funzionasse quando ce l’abbiamo fatta», dice G-Wiz. «Hai a che fare con un tempo ed uno spazio in questa industria dove molte strade sono zeppe di corporazioni con i soldi per organizzare campagne pubblicitarie. Noi siamo indie, siamo attivisti… C’è voluto un minuto, e noi lo capiamo. Ma stiamo parlando di una canzone che aveva 3.5 milioni di view su YouTube [prima che Channel 4 la mandasse in onda].”

Per Man Plans, God Laughs, i P.E. si sono ispirati ad una nuova generazione di iconoclasti. «Quello che Kanye e Rick Rubin hanno fatto con Yeezus è stato straordinario», dice Chuck D dell’opera intrisa di noise di Kanye West del 2013. «Ho pensato soltanto che per i testi si sarebbe potuto concentrare di più sul suo punto di vista, ma è suo diritto [fare quel che vuole]. È una super-megastar.» Altre influenze comprendono il duo dei Run the Jewels Killer Mike ed El-P così come To Pimp a Butterfly di Kendrick Lamar. Gary G-Wiz, apprezzatore del recente Mr. Wonderful di Action Bronson, aggiunge, «Mi piace creare roba aggressiva. È sempre stato il mio stile.»

Insieme, i due hanno registrato in primavera l’album a Ventura e nella Contea di Orange, in California. Chuck D ha cambiato il proprio stile vocale da «una ginnastica vocale minima ad un’abbondanza di parole massicce che non si possono ignorare. Sono come versi di George Foreman.» La sua preferenza per canzoni concise, «simili a blocchi di calcestruzzo», dà vita ad un breve album che dura «29 minuti e qualche secondo, e poi ti alzi e vai. È molto forte. Probabilmente il disco dei Public Enemy più intenso del secolo.»

La prima metà di Man Plans, God Laughs è elettronica in maniera memorabile. In particolare, Lost in Space Music, si rifà alla raffica di industrial noise del loro album del 1999 There’s a Poison Going On mentre Chuck D fa satira sul divario tra l’età d’oro dell’hip-hop e i rap “da sballo” dei Millennial. Un altro pezzo, Give Peace a Damn scatena le drum machine 808 contro minacciose tastiere in vena dub. Nella seconda metà, Gary G-Wiz rivisita la formula classica dei P.E., dalle profonde vibrazioni del basso di Corporateplantationopoly al ritmo vintage del New Jack in Earthizen. Sebbene Chuck ricopra il ruolo principale, gli altri membri dei P.E. brillano a loro volta. Flavor Flav canta versi in Me to We; Professor Griff contribuisce in Corporateplantationopoly; DJ Lord subentra in Praise the Loud scomponendo e ricomponendo momenti memorabili dei P.E. al ritmo staccato della tastiera; e la frequente contributrice Sheila Brody delle Brides of Funkenstein si presta come guest vocalist per Honky Tonk Rules che riprende il pezzo dei Rolling Stones, un tema che si ripete nel titolo di No Sympathy From the Devil.

“Man Plans, God Laughs” uscirà in CD e vinile il 25 luglio

«Con la situazione agitata della società, e la questione della brutalità della polizia e quanto è accaduto a Baltimora, non c’è da aspettarsi alcuna compassione da parte del governo per la gente, soprattutto negli Stati Uniti,” dice Chuck. “Non do la colpa di questo al Presidente Obama, affatto. Ha ereditato un ladro che era già nelle sabbie mobili, e ha cercato di fare del suo meglio per evitare che il ladro annegasse nelle sabbie mobili. Quando se ne andrà, le cose peggioreranno e si capovolgeranno sul serio. È allora che non ci sarà davvero nessuna compassione da parte del diavolo.»

Come al solito, la politica è onnipresente qui, che si ci esorti ad «essere il cambiamento che vogliamo vedere” nel brano eponimo, oppure a reclamare l’Africa in Mine Again. Ma quando gli si chiede delle prossime elezioni presidenziali del 2016, Chuck dice di non aver deciso per ora. “Chiunque dica di avere le idee chiare per il 2016 o il 2020 sta dicendo una dannata bugia», dice. «I liberali sono conservatori, e i conservatori sembrano liberali quando gli fa comodo. Quindi dimmelo tu. Tutto ciò che so è che quando iniziano a fare nomi tipo Clinton e Bush mi sembra una replica ed un’aristocrazia.»

Man Plans, God Laughs sarà distribuito tramite la loro compagnia di distribuzione, la SPITDigital. E, come mostra la lenta crescita di Harder Than You Think, il gruppo non ha paura di lanciare musica nuova e lasciare che il pubblico la scopra secondo i propri tempi.

«Esattamente come nel 2007 e con How You Sell Soul to a Soulless People… quando io e Gary G-Wiz siamo insieme, creiamo un importante evento innovativo, e poi lo lasciamo stare mentre si detona da solo», dice Chuck. «Ma non l’abbiamo imparato dall’hip-hop. L’abbiamo imparato da Bob Dylan, Bob Marley e Bobby Womack. L’abbiamo imparato da grandi compositori che hanno resistito alla prova del tempo.»

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