Un paio d’anni fa, il veterano dell’hip hop, produttore di classici West Coast come New York, New York di Tha Dogg Pound e gamer incallito DJ Pooh ha portato un paio di Playstation a casa d’un amico. La maggior parte dei gamer si limitano a giocare con milioni d’altri appassionati dotati di console. Pooh aveva una missione più tosta: convincere uno scettico.
L’amico in questione era Dr. Dre, che Pooh conosce dall’adolescenza. «Si sa che lui è uno di quei tipi che dicono sempre no», spiega Pooh, che quel giorno ha portato una copia di Grand Theft Auto insieme alle console, con l’obiettivo di mostrare a Dre «quanto fosse incredibilmente figo» quel gioco. L’uomo dietro a hit come The Next Episode e Xxplosive «non aveva idea di cosa fossero quei giochi», spiega Pooh, «ma è rimasto sconvolto dalla loro profondità».
In parte grazie all’influenza di Pooh, ora Dre fa formalmente parte dell’universo di Rockstar Games. È un personaggio della nuova espansione di Grand Theft Auto Online, intitolata The Contract. In più, i giocatori potranno ascoltare sei nuove canzoni nel gioco, un evento raro considerando quanto poco ha pubblicato negli ultimi vent’anni. Tra queste canzoni c’è Gospel, in collaborazione con Eminem, Diamond Mind con Nipsey Hussle e Ty Dolla $ign ed ETA con Snoop Dogg e Anderson .Paak.
«È da tanto tempo che vogliamo fare qualcosa con Dre», dice Rob Nelson, uno dei dirigenti di Rockstar North. «E visto che non pubblica musica con regolarità, avere sue nuove canzoni è un evento, lo è ancora di più visto che sono in esclusiva. Una volta che abbiamo iniziato a parlarci, ha iniziato a girarci delle demo: “Senti qua, ho fatto questo e quest’altro”. Surreale».
La collaborazione con Dre è l’ultima di una lista di partnership musicali che negli ultimi quattro anni hanno coinvolto D’Angelo e Moodyman, altri due titani che lavorano al loro ritmo e non si preoccupano delle pressioni commerciali. Rockstar Games, insomma, ha successo dove le etichette falliscono: convincere artisti indipendenti a fare musica rispettando programmi altrui.
In più, il leggendario perfezionismo di Dre è diventato un elemento della trama della nuova espansione di GTA. In The Contract il produttore non trova più la sua musica e tocca al giocatore andare a caccia delle canzoni perdute. «Sono il suo tesoro da recuperare», spiega Nelson. «È un classico obiettivo dei videogiochi, ma al posto dei soldi o di qualche oggetto ci sono delle canzoni».
Nelson aggiunge che per Rockstar era fondamentale inserire Dre in modo sensato per i vecchi giocatori. Proporre un cameo senza uno scopo più grande era fuori questione. «Quando hai a che fare con personaggi iconici come Dre, non puoi infilarli a forza», dice. «Dev’essere integrato e avere un senso. Per riuscirci lavori su più direzioni, ti chiedi: vogliamo quella persona nel gioco, come possiamo inserirla in maniera credibile e divertente?».
E visto che la vita imita l’arte, DJ Pooh, che ha letteralmente messo insieme Dre e GTA, nel gioco ha un ruolo fondamentale per connettere i giocatori e il produttore. Pooh, in realtà, è dentro quell’universo da più di un decennio, grazie alla stazione radio che cura personalmente, West Coast Classics. «Abbiamo messo Dre anche nella radio, nel mondo di gioco», così da aiutare i giocatori «a unire i puntini», spiega Nelson. «È come se avessimo specchiato la vita vera».
I giocatori possono «incontrare Dre, guadagnarsi la sua fiducia lavorando per lui e diventare amici, così da poter registrare insieme o ascoltare una take in macchina», aggiunge Nelson. «È un’esperienza che nel mondo reale possono vivere in pochi. Una cosa possibile solo nel nostro medium».
Per portare Dre in Grand Theft Auto, Rockstar ha costruito un set specifico, dove c’era anche uno dei suoi banchi da studio preferiti. «Abbiamo contattato una persona che aveva già lavorato con lui, così da avere gli strumenti fondamentali che usa nel suo lavoro», spiega Nelson. «Per fare una buona performance capture devi ricreare l’ambiente in cui quel personaggio si muoverà, così da farlo interagire in maniera corretta». Per questo, Dre ha indossato la tuta del motion capture e il suo alter ego digitale ha le sue movenze nella vita reale.
Per Pooh, la decisione di Dre di partecipare a Grand Theft Auto ha qualcosa di cosmico. I due si sono incontrati in California facendo mixtape per i mercatini delle pulci e Pooh accompagnava Dre in studio quando lui non aveva ancora l’auto. In cambio, racconta, «mi ha insegnato a usare una drum machine. Mi ha aiutato a diventare un produttore, ho imparato molto da lui e abbiamo lavorato parecchio insieme. Quando ho fatto New York, New York, Dre ha curato il mix e l’ha fatta suonare splendidamente».
Ora sono tornati a collaborare. Non solo Dre è finito dentro GTA, ma anche Pooh, finalmente fuori dalla stazione radio. Anche lui ha fatto il motion capture e apparirà come uno dei personaggi dell’espansione. «Che effetto mi ha fatto vedermi nel gioco, con quell’aspetto figo? Mai stato così felice», dice ridendo. «Ora sono un eroe, più o meno».
Questo articolo è stato tradotto da Rolling Stone US.