I talent sono armi a doppio taglio, soprattutto se la scena da cui arrivi è l’urban in teoria alternativo a certi format televisivi. E invece Lil Jolie, che abbiamo inserito tra le promesse di Classe 2024, è riuscita a farsi notare come voce credibile all’interno di Amici, nonostante si sentisse «la pecora nera» del programma. Ma chi è davvero Angela Ciancio, classe 2000, che pubblica oggi un pezzo, Kiss Me, firmato con Madame, di cui si diceva fan già quattro anni fa?
Lil Jolie sa benissimo chi è e dove vuole arrivare. Anche se si è fatta le ossa su SoundCloud e ascoltando Lil Peep, oggi preferisce sentire le canzoni di Enzo Carella e il Battiato sperimentale. È convinta di essere riuscita a partecipare al programma di Canale 5 senza scendere a compromessi, «portando il mio messaggio».
Com’è tornare alla realtà dopo mesi chiusa negli studi di Amici?
Mi sto circondando dall’affetto delle persone a cui voglio bene. Mi è mancata la vita quotidiana. Per essere ispirata ho bisogno di vivere, di viaggiare, di toccare, di quel che si fa nella vita di tutti i giorni.
Sei originaria di Caserta, c’è qualcosa della tua terra nella tua musica?
Forse il melting pot di quel territorio, che credo di avere riportato nella musica. Non amo essere una cosa sola. Come Napoli, che è una città portuale. Mi piace definire quel che faccio musica di porto, che si fa influenzare da tutto ciò che va e viene.
Però poi ti sei trasferita a Milano.
Mi piace Milano, però è una bolla. Ci rimango al massimo due settimane e poi devo scendere per forza. Ho bisogno di staccare e di non rimanere ferma in un posto solo. Quel che mi aiuta di più a trovare l’ispirazione è l’essere un po’ nomade. Da Milano mi sposto a Roma, a Napoli e in giro dove mi capita. Sono una vagabonda. Per quello dicevo che rimanere chiusa per così tanto tempo in un posto solo mi ha un po’ frenata. Quindi adesso che sono uscita e vivo un turbinio di emozioni, non vedo l’ora di sentire e fare tanta musica.
La musica nella tua vita è arrivata a 5 anni quando tuo nonno ti ha regalato una chitarra.
Ricordo quando provava a farmela strimpellare: «Questo è un Sol, questo è un Do…» e io che naturalmente non ci capivo nulla. Poco tempo dopo ho provato a replicare le musiche delle pubblicità. Ho iniziato così, un po’ a caso. Ho preso lezioni di chitarra, ma ho lasciato dopo un anno. Il maestro già allora diceva ai miei genitori: «È inutile che la bambina venga a lezione, tanto vuole fare di testa sua». Ho continuato da autodidatta.
Prima di Amici ti sei fatta conoscere collaborando con artisti come Ketama126 o Franco126. Solo un passaggio o è quello il tuo mondo?
Mi ero avvicinata all’urban e all’hip hop perché in quegli anni ascoltavo l’alternative rock influenzato dalla trap, artisti come Lil Peep e simili. Così mi sono messa a pubblicare i miei pezzi su SoundCloud e ho avuto un certo riscontro. Crescendo mi sono allontanata dall’urban. Quel sound mi piace, ma non voglio rimanere confinata in un solo genere. Mi piace spaziare, ascoltare di tutto, dal pop all’indie francese al rock psichedelico.
Per il nuovo singolo Kiss Me hai scelto la strada dell’elettropop.
Per continuare a fare cose diverse. Negli ultimi tempi mi sono vicina al cantautorato. Ho 24 anni, so cosa voglio essere. Prima no, mi lasciavo trasportare dalle persone che mi circondavano.
Nelle pagelle di Amici qui su Rolling Stone ho scritto che sembri la nipotina di Nada, per il graffio nella voce e una certa “malanima”. Ti ci ritrovi?
Certo, perché Nada è una delle mie artiste preferite. E come ti dicevo mi sto avvicinando sempre di più al cantautorato, ad esempio a Battiato e alle sue muse come Alice. Ecco, lui è uno dei miei punti di riferimento in questo periodo, soprattutto il suo periodo sperimentale, lui e le canzoni di Enzo Carella. Mi piacerebbe tantissimo scrivere in quel modo.
Sarà anche per questo che ad Amici, nonostante un ottimo percorso, mi sembravi un po’ una mosca bianca?
Una mosca bianca? Io mi sentivo proprio la pecora nera! Prima di accettare di partecipare mi sono ripromessa di non snaturarmi. Sapevo chi ero e quello volevo portare ad Amici, qualsiasi cosa il pubblico potesse pensare di me. Sono andata avanti per la mia strada rimanendo fedele a me stessa. Volevo portare un mio messaggio e la mia idea di musica anche a chi non era abituato ad ascoltarla.
E pensi di esserci riuscita?
Sono convinta di sì. Appena sono uscita una mia amica mi ha detto questa frase bellissima: «Hai sempre gli stessi occhi». Per me conta tantissimo.
Qual è stato il tuo momento migliore ad Amici?
Quando ho cantato Un’emozione da poco. È stato un momento di verità. Tanto che Tommaso Paradiso alla fine è venuto ad abbracciarmi emozionato e mi ha detto: «Non cambiare mai, va benissimo come sei». Lì mi sono detta: «Cazzo, però, che bello quando il tuo messaggio arriva a tutti». Infatti poi mi sono ripetuta: «Non voglio cambiare mai». Se vado bene va bene, se non vado bene chi se ne fotte. Tra i momenti migliori metto le lezioni.
Quindi l’aspetto didattico del format è stato importante?
Molto importante. Ho avuto un rapporto bellissimo con la mia vocal coach Lalla Francia. Si è stabilito un legame fortissimo. Finite le lezioni, passavamo ore a parlare di musica o a riguardare i filmati. Un rapporto professionale, ma anche emotivo. Non sentivo di avere di fronte un’insegnante, ma una psicologa.
Appena uscita da Amici pubblichi Kiss Me, firmata con Madame. Avete lavorato insieme?
Ho una grande stima di Madame, le riconosco un linguaggio musicale potentissimo. Mi è piaciuto lavorare con lei, anche se a distanza. Il pezzo è nato da una sua idea e io l’ho arricchito con la mia visione. Credo sia una delle più grandi cantautrici italiane.
Oggi, se potessi realizzare un sogno, con chi ti piacerebbe collaborare?
Mi piacerebbe tanto fare un pezzo con 070 Shake. Avrei anche un altro sogno, ma purtroppo è irrealizzabile: collaborare con Franco Battiato.