Chi meglio dell’uomo con le palle d’acciaio può combattere col grande orso russo? O almeno è quel che Les Claypool dei Primus e Eugene Hütz dei Gogol Bordello dicono in una nuova, irriverente canzone dedicata al presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
«Les ed io ci siamo sentiti per fare qualcosa non appena è iniziata l’aggressione russa», spiega a Rolling Stone Eugene Hütz. «Ci siamo gettati a capofitto nella creazione di una musica in grado di evocare unità e rendere omaggio agli artefici della difesa ucraina come il presidente Zelensky, che ha dimostrato di possedere una resistenza e un eroismo mai visti prima».
Per incidere Zelensky: The Man with the Iron Balls il duo ha coinvolto Stewart Copeland alla batteria, Sean Lennon a voce e chitarra, Sergey Ryabtseb al violino e Billy Strings alla chitarra acustica.
“Un uomo improbabile ha preso il microfono / Per dire al mondo ciò che le altre persone non avrebbero osato dire / La determinazione ha fatto la differenza”, recita il testo. “Il mondo ora conosce Zelensky / Come l’uomo con le palle d’acciaio”. La canzone fa anche riferimento alla “rivoluzione della dignità” in relazione all’invasione della Crimea e alla guerra nel Donbass.
Il ricavato del brano andrà a Nova Ukraine, organizzazione non-profit che fornisce aiuti umanitari alla popolazione ucraina. «È il nostro modo per mostrare che pesi massimi come Les, Stewart, Billy e Sean stanno della parte del popolo ucraino e della sovranità nazionale e questo fin dall’inizio della campagna di terrore della Russia», dice Hütz.
Claypool ha saputo dell’invasione mentre era a tavola con alcuni amici polacchi e ha subito contattato Hütz per lavorare su una canzone. «In quel dialogo alimentato dalla vodka abbiamo iniziato a lodare Zelensky per il coraggio sorprendente e dalle proporzioni persino epiche», racconta il bassista dei Primus. «Ci siamo detti: Zelensky ha le palle d’acciaio! E così abbiamo deciso di mettere in piedi questo incontro stravagante e artistico tra Oriente e Occidente».
Claypool mette in chiaro che «non si tratta di una canzone di condanna», ma di unità. «Ora abbiamo una canzone per alimentare il sostegno a un Paese attaccato e a un Davide che si oppone Golia per la libertà e la patria. Lodiamo un uomo che lotta per il suo popolo più di qualunque altra persona abbia visto in vita mia. Questo tizio improbabile ha afferrato le redini della leadership e ha tenuto duro fino a galvanizzare il mondo intero».
L’Ucraina e la Russia sono in guerra da quando a fine febbraio Vladimir Putin ha attaccato il Paese. Da allora, la comunità musicale internazionale ha cancellato i concerti in entrambi i Paesi e molti hanno cominciato a sostenere l’Ucraina.
Zelensky è apparso ai Grammy che si sono tenuti a inizio a aprile: «Raccontate le nostre storie. Raccontate a tutti la verità su questa guerra, fatelo sui social network, in televisione, ovunque. Supportateci in qualsiasi modo possibile. In tutti i modi, ma non con il silenzio. Poi arriverà anche la pace in tutte le città distrutte da questa guerra. I nostri musicisti mettono il giubbotto antiproiettile invece dello smoking. Cantano per i feriti. Negli ospedali. Anche per quelli che non li possono sentire. Ma la musica riesce a sfondare comunque».
Questo articolo è stato tradotto da Rolling Stone US.