Trent’anni dopo la fine degli Smiths, Morrissey continua a essere caustico e oltraggioso. L’ultima fatica della leggenda del rock britannico si intitola Low in High School, ed è come sempre un album spiritoso e brillante. Ha passato tutto l’inverno in tour e, nonostante le solite date cancellate e le polemiche annesse, ha portato sul palco una scaletta che alterna classici e perle nascoste come I Started Something I Couldn’t Finish, un brano che non aveva mai suonato dal vivo.
Ma Morrissey non è capace a fare “solo” il musicista, e ogni sua dichiarazione è fonte di litigate con più o meno mezzo mondo, che si tratti di terrorismo, o della famiglia reale. Insomma, nonostante molti pensino che Bigmouth non riesca proprio a contenersi, nella nostra chiacchierata via mail si è dimostrato gentile e riflessivo. Abbiamo parlato di musica, politica e dell’eredità del suo vecchio amico David Bowie. Ecco com’è andata.
Il tuo ultimo album si intitola Low in High School. Ti preoccupi degli adolescenti di oggi?
Sì. Con leader come Trump e Theresa May dobbiamo domandarci se gli universitari di oggi abbiano capacità di raziocinio. Questa mancanza di speranza globale può solo distruggere i giovani… e forse è proprio questo il loro obiettivo?
Dopo tutti questi anni di carriera sei ancora pieno di idee. Ti sorprende?
No, perché non mi sono mai concesso agli aspetti più demoralizzanti del marketing. Tiro avanti la baracca da solo.
La tua musica ha sempre ispirato i giovani. Ce n’è qualcuno che invece ispira te?
Mi fissano durante ogni singolo concerto. E sappiamo di essere tutti nel posto giusto al momento giusto. Non vorremmo essere da nessun’altra parte.
Di chi ti fidi?
Di chi se n’è andato tanto tempo fa. Tra i viventi, invece, mi piace chi ha il giusto misto di timidezza e aggressività. Non mi fiderei mai di chi mangia animali, uccelli o pesci.
Break Up Family è una canzone perfetta. Perché nessuno la considera come un classico?
Penso che lo siano anche Hold On to Your Friends, Let Me Kiss You, Alma Matters, Black Cloud e I’m Throwing My Arms Around Paris. Ci sono artisti che non dicono un bel niente e vincono decine di Grammy. Corrotti.
Se potessi tornare in un posto del passato, quale sarebbe? E chi ci sarebbe lì con te?
Sogno continuamente la mia vecchia camera da letto, a Manchester. Sono sempre lì, l’orologio segna le 8,35 ed è ora di andare a scuola nonostante fuori ci siano diversi centimetri di pioggia. Mi sentivo come un cigno ucciso durante il volo.
C’è un libro o un film che hai scoperto di recente e che vorresti aver scoperto prima?
Quando ero giovane non mi lasciavo sfuggire nulla: erano giorni in cui trovare qualcosa di nuovo significava cambiarsi la vita. Tutto succedeva molto, molto lentamente, e quindi il misto di film, libri, vestiti e musica ha dato vita alla persona che sono ora.
Se David Bowie ti chiamasse dall’aldilà, di cosa parlereste?
Mi ha chiamato molte volte quando era qui sulla Terra. Credo che ora sia molto felice. La musica è eternità, e lui ora è esattamente questo. Non credo che volesse nient’altro dalla vita.
Che cosa avete in comune tu e il tuo pubblico?
Siamo tutti amanti sanguigni. È per questo che ho deciso di dedicare il resto della mia vita alla lussuria. Sono arrivato a un punto in cui ho bisogno di andare oltre. Tutto nell’interesse della scienza, ovviamente.
Credi che la gente sia cambiata rispetto a quando eri giovane?
Intendi la razza umana in generale? Beh, direi di sì, soprattutto per quanto riguarda il rapporto con il cibo. È chiaro a tutti che l’industria dell’allevamento è una minaccia più grave della guerra nucleare. La gente è stanca della macellazione degli animali. Non ho mai votato alle elezioni, ma il mio obiettivo è abolire i mattatoi. Anzi, il mio voto aspetta l’arrivo di qualcuno abbastanza intelligente da fare questa proposta. Solo così il mondo inizierà ad evolversi.
Ti dà fastidio quando i fan ti dicono che gli hai cambiato la vita?
Loro hanno cambiato la mia. Li ringrazio.
Ultima domanda: è il corpo a dominare la mente, o viceversa?
Non saprei.