Chiusa in casa durante la quarantena, Rico Nasty ha fatto un gioco: è restata sveglia più a lungo possibile. Il suo record, almeno a fine maggio, era di sei giorni consecutivi. «Il terzo giorno diventi una stronza», dice la rapper di 23 anni. «Sei così esausta che arrivi al picco della creatività, non hai più limiti. Il cervello non ti dice più di fermarti».
Nella sua breve carriera – il primo mixtape Tales of Tacobella è uscito nel 2017 – non ha fatto altri che cercare i limiti alla sua creatività, per superarli. È del Maryland, ma la sua musica non ricorda alcuno stile geografico. Passa da un genere all’altro. Ha iniziato a rappare all’inizio degli anni ’10, caricando vari pezzi su Tumblr. «Pensavo che avrei trovato un modo mio di fare le cose». Le sue prime canzoni erano sfacciate e giocose, colorate e orecchiabili. Nel 2016 è arrivata la prima hit in streaming e il primo assaggio di successo, Her Arnold. Da allora, dice, «è stato tutto molto, molto, molto diverso».
Poco dopo, Rico Nasty ha messo da parte beat melodici e interpretazioni cadenzate a favore di un certo brutalismo a metà tra punk e hip hop. Le canzoni si sono fatte via via più gioiosamente aggressive e incorporavano suoni che pochi rapper utilizzerebbero.
Nel 2018 ha incontrato Kenny Beats, ex musicista EDM e produttore rap fra i più richiesti della scena. «Non lo dico per ridere, ma credo che quella roba rock sia arrivata perché non avevo mai lavorato con un produttore bianco», dice. «I neri vengono alle mie session e chiedono se conosco l’hip hop eallora ho chiesto a Kenny se conosce il rock. E lui non ne sapeva un cazzo». Tuttavia, seguendo le sue indicazioni ha tirato fuori beat aggressivi e basati sulle chitarre. Rico «è uscita, ha fumato un po’, è rientrata e ha fatto Smack a Bitch». È la sua canzone più popolare, con più di 58 milioni di stream su Spotify.
Nel 2019 ha pubblicato il suo lavoro migliore: Anger Management, un disco in collaborazione con Kenny. Rico la mette giù semplice: «Faccio musica per le stronze tristi e sole che vogliono spaccare il culo a tutti e affrontare i propri problemi emotivi».
Il suo album di debutto Nightmare Vacation uscirà in dicembre. Rico è instancabile. Il suo ultimo singolo Don’t Like Me è una collaborazione leggera e melodica con Gucci Mane e Don Toliver. Ha iniziato a sperimentare con i suoni dell’elettronica, lavorando con artisti come Boys Noize e 100 gecs, e dice che vorrebbe far suonare il suo prossimo album come Yeezus. La vera ragione dietro a tutte queste notti insonni, però, è un’altra. Vuole che questo sia il suo progetto più personale. «Non ho mai condiviso musica altrettanto sincera».
Questo articolo è stato tradotto da Rolling Stone US.