Come tutti gli artisti che hanno partecipato a Sanremo, l’emergenza coronavirus ha fermato Anastasio proprio sul più bello, a un passo dall’inizio del tour di supporto del nuovo album Atto Zero. Per fortuna, però, nella sua casa di Milano ha tutto quello di cui ha bisogno, tra cui un piano digitale e un computer per registrare su Ableton, e cercherà di trasformare l’isolamento forzato in musica. Un primo esempio è il freestyle che ha pubblicato su Instagram, parte della sfida che ha coinvolto moltissimi rapper italiani.
Abbiamo contattato Anastasio e gli abbiamo chiesto di raccontarci meglio come sta vivendo l’isolamento. Il tour di Atto Zero, invece, ricomincerà il 2 ottobre a Padova.
Dove e come passi queste giornate di isolamento?
Mi trovo isolato a Milano a casa mia, fortunatamente qui ho tutto quello che mi serve. Sto cercando di essere produttivo e dedicarmi alla musica, ho comprato un piano digitale e sto iniziando a studiarlo e sto imparando ad usare Ableton.
Quali dischi stai ascoltando, quali libri stai leggendo, quali film o serie stai guardando?
Musica praticamente non ne sto ascoltando perché sto tutto il giorno a suonare e a una certa mi esplode la testa. Sto leggendo alcuni testi teatrali e mi sto riguardando Malcolm in the Middle dall’inizio.
C’è una canzone in particolare che ami ascoltare quando sei solo?
In realtà no, perché in generale amo ascoltare tutta la musica da solo. Sono sempre stato tipo da cuffiette.
Quale artista del presente o del passato, italiano o straniero, vorresti avere lì con te per fare musica? E perché lui/lei?
Sicuramente Damon Albarn, perché lo reputo un genio assoluto e versatilissimo.
Là fuori l’atmosfera è pesante. Quando scrivi musica l’umore collettivo ti influenza?
L’umore collettivo mi influenza come tutti gli stimoli che mi vengono dall’esterno, l’importante è elaborarli bene :).
Le puntate precedenti: Calibro 35, Coma_Cose, Dente, Boosta, Bugo, Ghemon, Kiss