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Sammy Hagar: «Io e David Lee Roth in tour coi Van Halen»

«Eddie ha avuto problemi di salute, ma ora sta meglio», racconta il cantante, che immagina una tournée della band con tutti i membri storici e i figli in apertura. «Vedrete, succederà»

Foto: SGranitz/WireImage

Alla fine del 2019, un’intervista di David Lee Roth ha gettato nel panico i fan dei Van Halen. Il cantante ha detto che la band era “finita” e che lui avrebbe fatto una serie di concerti a Las Vegas e avrebbe aperto per i Kiss. L’ex frontman Sammy Hagar non parla con Eddie Van Halen dalla fine del tour della band del 2004, ma la vede in modo diverso.

«La band non sarà finita finché Ed o Alex Van Halen saranno vivi», dice Hagar a Rolling Stone. «Sono due grandi musicisti che possono fare grandi cose anche a mezzo servizio. Non sono finiti, né come strumentisti, né come menti creative. Certo, vorrei che fossero più attivi, ma i Van Halen non finiranno mai».

«Se vogliono rimettere assieme la band non devono far altro che chiamare Dave o Sammy», dice. «Possono andare in tour come trio con [il figlio dei Van Halen] Wolfie, ma non sarebbero i veri Van Halen e credo che lo sappiano. Non so che cosa accadrà, ma se l’anno prossimo sarà possibile fare concerti, i Van Halen saranno in tour».

L’anno scorso, l’ex bassista del gruppo Michael Anthony ha detto di aver parlato di un ritorno sulle scene concertistiche con il manager di Roth e con quello di Eddie e Alex, ovvero Irving Azoff. «Da quel che ho sentito, e lo dico senza aver parlato con i ragazzi della band, stavano pianificando qualcosa per l’estate del 2019», ha detto il bassista. «Per qualche motivo non mi hanno contattato per parlarne o altro. Poi ho saputo che avevano staccato la spina».

Hagar ha appreso dell’intenzione di fare un tour di reunion nel 2019 da un collaboratore della band. «Tramite il mio management mi è stato chiesto di capire se sarebbe successo», spiega. «Le varie parti ne hanno parlato, se ne è discusso anche con Live Nation. Se ne parlava a intermittenza per via della malattia di Ed. Non so esattamente che cosa abbia avuto, ma credo sia stato operato alla schiena».

Nell’ultimo anno si è molto speculato sullo stato di salute del chitarrista che non ha rilasciato dichiarazioni. «Mi hanno detto che si è ripreso», spiega Hagar. «Prego per lui e gli voglio bene».

La line-up classica dei Van Halen, quella attiva dal 1974 al 1984, non si è più esibita insieme dalla fine del tour di 1984. Il frontman originale David Lee Roth è tornato a esibirsi con la band nel 2007 e Anthony è stato sostituito dal figlio di Eddie, Wolfgang. «Nel tour dei miei sogni ci siamo sia io che Dave con Ed, Al e Mike», dice Hagar. «Wolfie può aprire con la sua band. Anch’io ho un figlio, Andrew Hagar, e fa grande musica. Facciamo che Andrew apre, poi arriva la band di Wolfie e infine il tour di Sam and Dave (come la coppia di cantanti soul, ndr). Facciamo un’ora ciascuno: un’ora con le canzoni di Dave e una con le mie».

Un tour del genere non è facile da organizzare. Nel 2002 Sammy Hagar e David Lee Roth hanno fatto una tournée congiunta come solisti, ma c’era talmente tanta tensione dietro le quinte che in certe venue è stato necessario erigere una parete per separarli. Non sono mai apparsi contemporaneamente sul palco.

«Se Dave vuole farlo, io ci sono», dice Hagar. «Ma ovviamente la cosa non gli piacerebbe, quindi chi se ne frega. Però mi piacerebbe farlo per i fan, andare là fuori tutte le sere e cantare il meglio dei Van Hagar, mentre Dave farebbe il meglio della sua epoca. Sarebbe un tour di livello mondiale e sicuramente piacerebbe ai fan. Vorrei rendere felice la gente. Di sicuro renderebbe felice me».

Data la situazione, è impossibile sapere quando si riprenderà a fare grandi tour, figuriamoci una reunion dei Van Halen. Del resto, prevedere il futuro della band è sempre stato impossibile. Detto questo, Hagar è ottimista.

«Accadrà. Non lo dico perché so qualcosa. Non so un bel niente, ma il cuore e la testa mi dicono che deve accadere, che si tratti del tour di Sam and Dave o in un’altra forma. So che tra me e Eddie non è finita. Se prima della nostra morte sarà passata abbastanza acqua sotto i ponti, succederà. Deve succedere, dovesse venire Dio a prenderci a schiaffi per farlo accadere».

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