«Io sono e mi sento internazionale e penso che la musica italiana possa farsi valere nel mondo: mi sento una buona candidata per questo». Ha le idee chiare Rose Villain. Dopo una lunga gavetta sottotraccia con qualche buono excursus, la rosa della musica pop italiana è finalmente sbocciata. L’ultima volta l’avevamo incontrata poco prima del suo album d’esordio, Radio Gotham. A poco più di un anno di distanza, con il successo del disco e un tormentone sulle spalle (quella Fragole con Achille Lauro che ha scandito l’ultima estate), Sanremo arriva nel miglior momento possibile della sua carriera. E i timori restano a zero: «Mi sento pronta a questo palco e a questa carriera, lo sono sin da quando ero piccola, chiedetelo a mio padre».
Alla conferenza stampa per presentare la sua partecipazione al Festival ci prendiamo del tempo per tirare le somme di quest’anno di successi. «C’ho messo così tanta anima e ci credo così tanto nella mia musica che non mi stupisco quando le cose vanno bene», ci spiega in un sorriso largo che matcha con l’outfit total white scelto per la giornata che un po’ richiama uno sei suoi ricordi preferiti di Sanremo: «Elisa che canta Luce vestita di bianco, un angelo». «Sembrerà arrogante, ma se non sono io la prima a crederci, chi altro potrebbe?». Proprio su questo punto vuole insistere Rose, parlandoci di quanto ha lavorato per questo momento: «Non sono in ansia per questo Sanremo, sono felicissima perché questa opportunità me la sono presa da me, e che cazzo, con la pala, scavando! In questo anno di tour sono cresciuta perché ho scoperto la connessione umana, non ci ero abituata, non ne ero pronta. Mi sentivo incompresa, ora non più».
A Sanremo Rose presenterà Click Boom!, un brano a due facce scritto la scorsa estate che riunisce in sé la dualità sonora dell’artista. Da un lato il canto, quello potente e pop, dall’altro il rap e le sonorità urban: «Arrivo dal pop e dal rock, ma fino ad ora avevo sentito più il bisogno di sfogarmi nell’urban. Però mi sento più cantante che rapper e stavolta finalmente canto! Per questo all’Ariston voglio fare una performance canora impeccabile. Niente orpelli, niente fashion – ok chiaramente non voglio essere vestita male sul palco (ride) – so che la gente si aspetterà una Rosa sopra le righe, ma io voglio cantare. Questo è l’importante».
La canzone – prodotta dal marito Sixpm – è costruita sui contrasti: rap e pop, autobiografica e fiction («parto sempre da cose mie ma poi c’è il cinema, la costruzione che rende tutto arte»), amore e tossicità («voglio esplorare i lati oscuri degli amori luminosissimi»). E che ad una sezione che strizza l’occhio alla cosiddetta “canzone sanremese” risponde con un ritornello 100% Tik Tok: «Io sono scuola Max Martin (produttore di Britney Spears, Backstreet Boys, Katy Perry, Taylor Swift, nda): non ho mai scritto una canzone senza pensare “alla frase da maglietta” come la chiamo io, ma che ora potrebbe essere “la frase da Tik Tok”. Mi piace trovare una frase che possa essere una caption». Che per Click Boom! potrebbe essere: “Se non mi importa di te non mi importa di me”.
E cosa ne pensa di questo Sanremo che, a sentire i bookmaker, probabilmente porterà alla vittoria una donna dopo dieci anni? «Siamo meno degli uomini anche in questa edizione, ma siamo donne power. Non penso che questa disparità sia fatta per durare ancora molto, e sono convinto che quest’edizione la vincerà una mia collega. Oramai le donne si sono riappropriate del pop, c’è molta più consapevolezza da parte nostra adesso. E questo penso sia accaduto grazie al rap e alle rapper negli States che hanno spaccato i culi e conquistato le classifiche. Ci hanno fatto capire, qui come in altri paesi, che siamo libere di dire ciò che ci pare, di essere ciò che siamo. Ora siamo più confident».
E infine, inaspettato, un annuncio: «Il mio nuovo disco uscirà il giorno della festa delle donne, l’8 marzo. Si chiamerà Radio Sakura e sarà una sorta di sequel di Radio Gotham». Click, boom.