La prima volta che ci siamo incontrati, sotto la veranda di un baretto alternativo fetente vicino a Silver Lake – dove facevano colazioni con huevos rancheros con tanto di shishito peppers grigliati – ci siamo scrutati, interrogati, quasi incazzati, capiti e innamorati l’un l’altro. Parlo di quell’amore che ti permette di sentirti a tuo agio in una chiacchierata abbastanza seria – la stampa! – con domande e risposte che vengono direttamente dal cuore, veloci, senza doverci pensare, tanto si sa che nessuno dei due tradirà l’altro.
Ho conosciuto Soko – pansessuale dal sorriso aperto, capelli neri corvini, forte, indomita, zero paura e neo mamma – subito dopo aver visto Io danzerò (se non lo avete visto, go get it), uno dei film più belli ed emotivamente forti che ricordi. Da allora qualche sms, e-mail, le notizie di apparizioni canore. Ora ritrovo Soko mamma e impegnata in un relazione sentimentale che finalmente l’appaga. Le faccio i complimenti per l’album Feel Feelings, diversissimo dagli altri due, personalissimo, solare, leggero, simpa-atico (come dicono qua). Il disco esplora i concetti di amor proprio e accettazione, oltre che le complessità di sentimenti profondi causati da esperienze traumatiche (oggi alle ore 19 italiane si terrà un party virtuale di presentazione, ci si registra a questo link).
L’album è frutto di una settimana intensiva all’Hoffman Institute di Los Angeles, organizzazione specializzata nel processo di decondizionamento psicologico. Il video del singolo Are You a Magician? è diretto dall’amica di lunga data Gia Coppola, nipote di Francis Ford Coppola.
Come descriveresti l’album?
È simile a un arcobaleno, i cui colori rappresentano emozioni diverse. Feel Feelings non è una cosa sola, è complesso come la nostra vita. Ha l’odore del sesso che non ho fatto mentre lo registravo. Dovreste ascoltarlo a letto o durante un lungo viaggio in macchina. Dovreste abbassare e luci e rilassarvi.
Mi spieghi meglio cosa significa «tutto il sesso che non ho fatto mentre lo registravo»?
Quando ho deciso di seguire il metodo Hoffman mi hanno chiesto di non fare nulla per una settimana, concentrarmi solo sul corso, e questo voleva dire niente sesso, niente masturbazione, o altre distrazioni tra cui fumo o alcol, che per me non è un problema perché ho smesso di bere, non fumo e non mi faccio. Quando mi sono trasferita a New York per incidere l’album, ho deciso di continuare ad astenermi perché volevo concentrarmi sulla musica. Anche se ammetto che non è stato facile, specialmente senza auto-compiacimento.
Com’è stata questa esperienza all’Hoffman?
È stato come andare in una colonia estiva, anche se in questo caso lo scopo era prendermi cura di me stessa e della mia salute mentale. Ho scoperto molte cose che non sapevo su di me, è stato intenso, mi ha reso una persona migliore, ho capito come superare momenti difficili senza cadere in depressione e apprezzare le piccole cose belle che regala la vita. Non ha niente di religioso, è una terapia che ti aiuta a cambiare e a vedere la vita in modo positivo. Grazie a questa esperienza è nata la canzone Replaceable Heads. Per un anno e mezzo non ho avuto rapporti sessuali perche’ non volevo distrazioni. E dopo qualche settimana mi sono resa conto che tutte le mie relazioni avevano lo stesso pattern, si ripetevano all’infinito come Replaceable Heads, teste sostituibili. Ho scritto questa canzone per interrompere il ciclo. E ci sono riuscita.
In che senso ti ha reso una persona migliore?
La maggior parte delle persone cercano di avere un corpo perfetto, belle tette, zero rughe, ma nessuno parla mai di quanto sia importante nutrire il cervello. Per me la salute mentale è altrettanto importante, anche se ovviamente avere un corpo sano e una bella pelle in questo mondo è un vantaggio. Avere gli strumenti giusti per capire quel che succede dentro di te è fondamentale per la tua crescita, anche per permetterti di superare i traumi del tuo passato ed essere disponibile a comunicare con gli altri in modo positivo. Cercare di liberarmi da tutti quei sentimenti che non riuscivo a capire è stato un lungo processo. Continuavo a soffocare tutto e pretendevo che fosse tutto ok, che il male che avevo dentro non esisteva. Tutto questo dolore si rifletteva anche sulle mie relazioni sentimentali. Ho imparato che la creatività è un modo per trovare il lato positivo anche nelle brutte esperienze, spero che Feel Feelings possa aiutare qualcuno a rompere il ciclo delle relazioni disfunzionali e sperare in un futuro migliore.
Descrivimi qualche canzone.
In Being Sad Is Not a Crime dico che, come tutti, anche io sono stanca di reprimere le mie emozioni. Tutti abbiamo giornate positive e negative, l’importante è saper esprimere quello che proviamo senza vergogna. Blasphémie è la prima canzone che ho scritto in francese. L’ho fatto perché è particolarmente drammatica, ha a che fare con significato di spazio negativo. Prendi qualcosa di bello, rovinalo e scrivi una canzone su quanto ti senti male sapendo che l’hai rovinato. Autolesionismo. Oh, To Be a Rainbow! è il mio super inno gay, cerco di trasformare in gay tutte le mie amiche troppo eterosessuali (ride). Tratta della voglia di avere una relazione sentimentale alla pari, senza che qualcuno senta il bisogni di salvarti solo perché è un uomo.
Come hai vissuto la gravidanza?
Malissimo, cazzo! Non mi piaceva essere incinta perché ero sempre depressa, ho avuto una caduta ormonale orribile e avevo costantemente la nausea. Avevo di tutto. Perdevo sangue dal naso, ero gonfia, avevo sbalzi di umore, esausta appena alzata, piangevo e ridevo senza motivo, trovavo qualsiasi odore rivoltante. Non avevo idea di che cazzo mi stesse succedendo.
Che cosa pensi del periodo che stiamo vivendo?
Nonostante abbia avuto in forma leggera il Covid-19 con mio figlio, per me questo è un momento storicamente molto importante. Ci sono e ci saranno sempre più opportunità per noi donne, per le minoranze, si parla ogni giorno di uguaglianza non solo tra razze diverse, ma tra i sessi. È un momento di inclusione, dove l’identità di genere, l’essere diversi, queer o fluidi è diventato un vantaggio, una risorsa da esplorare, non da discriminare. È un momento fantastico per me perché rappresento e vivo quotidianamente questo cambiamento.