Rolling Stone Italia

La musica, la playa, Bianconi, la festa

Ecco che cosa succede quando sai scrivere canzoni e ti circondi di grandi musicisti, pop ma con un rigore quasi colto. Puoi fare di tutto, anche ignorare i Baustelle e cantare una hit di Baby K

Dopo una lunghissima attesa, due edizioni del suo primo album solista Forever e un romanzo illustrato uscito da poco per Rizzoli Lizard, Francesco Bianconi ieri sera è finalmente potuto tornare sul palco della sua Milano; lo avevamo visto l’anno scorso, ospite di Lucio Corsi nella sua data settembrina dell’Estate Sforzesca ed è proprio all’interno della medesima manifestazione che ieri ha portato in scena un live sorprendente, frutto dell’incontro tra il suo più recente repertorio, qualche chicca dal suo passato da autore (La cometa di Halley e Bruci la città, entrambe originariamente eseguite da Irene Grandi) e una manciata di cover.

La scrittura importante di Bianconi in Forever, così ricca, lirica e insieme intransigente sul palco si rafforza di un’apertura e un’ariosità morbide e nuove, elementi che si colgono in crescendo lungo l’arco dell’intera serata, esecuzione dopo esecuzione in un viaggio tra presente e passato uniti nella scelta d’autore di spingersi sempre in fondo a un racconto più dell’interiorità che della realtà, più dell’intimo che del mondo, facendo leva sull’incontro poetico tra le due sfere sempre strette in un contatto profondissimo, a tratti celeste.

Quello che si scopre dal vivo è un Francesco Bianconi nel pieno della propria maturità artistica, una maturità che si avverte in primis in alcune scelte: da una parte quelle di eccellenti compagni di palco – Zevi Bordovach, gli ormai fidissimi e sempre preziosissimi Sebastiano de Gennaro e Angelo Trabace, Alessandro Trabace, Beppe Scardino e Stefano Pilia ospite d’eccezione – dall’altra quelle più strettamente legate al repertorio. Un ensemble sorprendente e un attentissimo lavoro sugli arrangiamenti (in particolar modo per quanto riguarda la sezione ritmica) accompagnano il pubblico in un antro di raffinatezza perfino parzialmente inattesa per il suo non privarsi mai di un piano di fruibilità assoluta e, in definitiva di godibilità.

Le scelte di repertorio, che includono un’esecuzione di uno dei migliori brani dei Diaframma, L’odore delle rose, tre brani già proposti nel format Storie inventate (tra cui Una storia inventata di Milva pubblicata dall’artista nel 1989 e scritta dal premiato duo Battiato-Pio e Playa di Baby K revisited capace di far gridare un ritornello anche agli over 60 presenti) riescono a stabilire un equilibrio perfetto. Se dunque Zuma Beach, L’abisso e Il mondo nuovo sciolgono gli spettatori in lunghi applausi a brani non ancora conclusi, il punto di massimo incontro tra il mondo sonoro e lirico di Francesco e quello dei suoi omaggi si ha nell’incontro con un altro Francesco e cioè Guccini; ingiustamente e purtroppo troppo prevedibilmente dimenticato dagli autori contemporanei italiani, l’ultracantautore emiliano è profondamente amato da Bianconi che esegue una versione davvero sconvolgente di Ti ricordi quei giorni, unico inedito del live del 1988 Quasi come Dumas e brano periferico ma straordinario nella grande discografia di Guccini.

In quel momento, nell’incontro tra Francesco e Francesco, nella messa a punto di un’esecuzione commovente e tremante ma senza sbavature pur nel sue essere tutta carne, apprensione, slancio, Bianconi porge al pubblico e insieme raccoglie per sé l’approdo a uno snodo cruciale e importante di tutta la sua vicenda umana e artistica per canzoni, Baustelle o meno che siano, restituendo a chi lo ascolta il suo essere cantautore in un senso altro, vivo, acuto, presente nel presente e insieme del presente, con la rotta ben chiara di fronte, sia quel che sia la giusta via, e il passato a sorreggere la storia e tutto quello che verrà.

Se avete modo di partecipare a uno dei prossimi live di Bianconti e dei suoi grandi musicisti, dunque, non perdete l’occasione, da nord a sud e a risalire le date saranno molte, la prossima a Sogliano al Rubicone (FC) proprio questa sera.

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