La morte di Liam Payne non poteva non essere ricordata da un palco come quello degli MTV EMA, ancora di più se questi si svolgono per una strana coincidenza nel Regno Unito, terra dei One Direction, ancora di più se a presentarli è Rita Ora, che con Liam ha cantato quel brano di enorme successo che è For You. Che poi se uno va nel Regno Unito dai One Direction è abbastanza difficile scappare: a Londra, il primo giorno che siamo qui, ci regalano un volantino per partecipare a un contest per sosia di Harry Styles. Decliniamo l’offerta ma vediamo i risultati online. Negli stessi giorni si vocifera che la data del funerale è stata decisa, ma che nessuno lo saprà perché «la famiglia vuole mantenere la massima riservatezza». E quindi il saluto definitivo alla popstar viene dato su quel palco proprio dalla sua collega, ma ci arriviamo dopo.
Tornando allo show, la formula degli ultimi anni non cambia, anche solo perché Taylor Swift ha vinto di nuovo (quasi) tutto. Quattro premi: Best Video con Fortnight (feat. Post Malone), Best Artist, Best Live e Best US Act. Segue la rivelazione africana Tyla, con tre premi (Best Afrobeats, Best R&B e Best African Act). Ma dei premi ci interessa relativamente, interessano probabilmente più agli artisti che agli spettatori. Sono le esibizioni quelle che sopravviveranno nei giorni successivi, tagliuzzate per stare nella lunghezza di un reel. Chi scrive è un nostalgico, uno che li ha visti tutti e in tutta la loro interezza. Ma non c’era TikTok, altrimenti chissà.
Lo show inizia con Benson Boone che, appeso a un pianoforte volante, ha cantato le sue hit Slow It Down e Beautiful Things tra fuochi d’artificio e scintille. Se siete dotati orecchie, quest’anno è stato impossibile scappare da questi pezzi. Poi è stata la volta di Tyla, che dopo aver fatto esplodere (solo in senso numerico, tranquilli) la sua Water ha portato sul palco la nuova Push 2 Start, e poi chiaramente il pezzo che l’ha resa – lo dicono tutti – la potenziale nuova Rihanna. Poi Raye, che proprio new act non è ma che solo negli ultimi anni, dopo aver combattuto con la sua discografica, è riuscita a rinascere e a sfornare uno dei dischi più interessanti degli ultimi mesi. Per lei 30 coristi e una live band, il suo nome scritto con le lucette: se Amy Winehouse fosse ancora qui le due sarebbero perlomeno amiche.
Poi è il turno di Shawn Mendes, che presto pubblicherà il suo nuovo disco. Per lui atmosfere da locale, tra luci calde e band dal vivo. Se parliamo di ospiti, la grandeur di quelli degli MTV EMAs non è più quella di una volta, mica lo scopriamo ora. Ma c’è qualcosa che è rimasto uguale a quello che era? La colpa è del mondo che è cambiato, stavolta non lo diciamo come lo direbbe un nonno: gli artisti americani non si spostano più, fanno promo dal divano di casa, figurarsi se vengono in Europa. Due anni fa era passata Taylor Swift e sembrava l’apparizione della Madonna: rara, ma che se ci credi e vai a Lourdes magari succede.
Quest’anno, proprio perché in UK, un po’ Lourdes per chi ama il pop, ci aspettavamo non Taylor di nuovo, ma qualche vecchia gloria del pop inglese, almeno sul red carpet. Chessò, qualche membro singolo dei Take That, delle Spice, di quell’epoca lì. Come dire: meno Geordie Shore e più Memory Lane. Siamo anche nella terra dei fratelli Gallagher, e Liam vince pure il premio ‘Best Rock’. Ma figuratevi se viene a ritirarlo.
Qualche desiderio però è stato esaudito. Come l’apparizione sul red carpet e sul palco come presenter di Neneh Cherry insieme alla figlia Mabel, cantante pure lei. O il Global Icon Award a quella vecchia roccia di Busta Rhymes, che MTV non ha mai considerato tanto e che è la prima cosa che dice quando sale sul palco. «Trentaquattro anni che faccio musica ed è la prima volta che ricevo un premio da MTV, feels fucking incredible. Yeah, I’m a fucking global icon». Parla tantissimo, qualcosa come cinque minuti, che in televisione sono infiniti. D’altronde aspettava da trentaquattro anni.
Ma largo ai giovani, dicevamo. E infatti appare Teddy Swims, che con i suoi denti di diamanti canta Lose Control, altro singolone radio degli ultimi mesi, tratto dall’album col titolo che meglio descrive il rapporto che hanno i genitori di ogni millennial con i sentimenti: I’ve Tried Everything But Therapy. Torna sul palco Busta con un medley di alcuni suoi successi e ci regala il momento più bello dello show. “Baby if you give it to me” (un award in questo caso) “I give it to you” (una esibizione come Dio comanda). Poi tocca alle sudcoreane Le Sserafim, che con Chasing Lightning e Crazy trasformano in palazzetto in una disco. Chiude Peso Pluma, insieme a Estevan Plazola. I due fanno Hollywood con a una band di otto elementi con tanto di trombe. Siamo in Messico.
Arriviamo alla fine, c’è un video di Taylor Swift che ringrazia e il palazzetto si riempie di urla. Poi Rita Ora sale sul palco, vestita di nero, e chiede un momento per «ricordare un amico. Qualcuno che era parte di MTV e del mio mondo. Una delle persone più dolci che abbia mai conosciuto, con un cuore grande, che offriva aiuto ogni volta in cui poteva e che ha lasciato un segno in questo mondo». Mentre parla si commuove, fatica a finire. «Prendiamoci un momento per ricordare il nostro amico Liam». Un tributo semplice, sentito, giusto. Salgono sul palco i Pet Shop Boys, forse qualcuno ha sentito le nostre lamentele sulla Memory Lane. La loro esibizione ci porta nello spazio, non fateci scendere.
BEST SONG
Sabrina Carpenter – Espresso
BEST VIDEO
Taylor Swift ft. Post Malone – Fortnight
BEST ARTIST
Taylor Swift
BEST COLLABORATION
Lisa ft. Rosalía – New Woman
BEST NEW
Benson Boone
BEST POP
Ariana Grande
BEST AFROBEATS
Tyla
BEST ROCK
Liam Gallagher
BEST LATIN
Peso Pluma
BEST K-POP
Jimin
BEST ALTERNATIVE
Imagine Dragons
BEST ELECTRONIC
Calvin Harris
BEST HIP-HOP
Eminem
BEST R&B
Tyla
BEST LIVE
Taylor Swift
BEST PUSH
Le Sserafim
BIGGEST FANS
Lisa
BEST AFRICAN ACT
Tyla
BEST ASIA ACT
BINI
BEST AUSTRALIAN ACT
Sia
BEST AUSTRIAN ACT
RAF Camora
BEST BRASILIAN ACT
Pabllo Vittar
BEST CANADIAN ACT
Shawn Mendes
BEST CARIBBEAN ACT
Young Miko
BEST DUTCH ACT
Roxy Dekker
BEST FRENCH ACT
Pierre Garnier
BEST GERMAN ACT
Ayliva
BEST INDIA ACT
Mali
BEST ISRAELI ACT
Noa Kirel
BEST ITALIAN ACT
Annalisa
BEST LAT AM CENTRAL ACT
Manuel Turizo
BEST LAT AM NORTH ACT
YeriMua
BEST LAT AM SOUTH ACT
Dillom
BEST NORDIC ACT
Zara Larsson
BEST POLISH ACT
Daria Zawiałow
BEST PORTUGUESE ACT
Bárbara Bandeira
BEST SPANISH ACT
Lola Indigo
BEST SWISS ACT
Nemo
BEST UK & IRELAND ACT
Raye
BEST US ACT
Taylor Swift