Lorde è tornata, stavolta sul serio. Dopo averla vista al Coachella come ospite di Charli XCX, poi fare TikTok mentre correva nel parco, poi organizzare un evento sempre nel parco (fermato dalla polizia, dettagli) la cantautrice neozelandese è finalmente tornata con What Was That, brano synth pop che inaugura ufficialmente la sua quarta era, e che come sound non può che riportare al suo disco del 2017, Melodrama.
In mezzo c’era stato Solar Power, disco sulla crisi dei 25 anni, chiamiamola così, alimentata da pandemia e catastrofe climatica. Un disco in cui si raccontava stanca della fama e del capitalismo, preoccupata per lo stato di salute del pianeta, triste per aver perso il suo cane Pearl. Per sconfiggere questo stato ricorrente di dolore e stress, scappava nel resort sulla spiaggia che c’era nella sua testa. Un invito a respirare, una sorta di manuale su di presa di coscienza sociale, ambientale, di sé stessi. Il che si sentiva anche negli arrangiamenti. Bastavano una chitarra, le percussioni, poco altro.
Ma ora quel periodo ora sembra essere finito. E dopo averla vista duettare sul remix di Girl, So Confusing (di Charli, appunto), Lorde è tornata a cantare di un amore finito, di «“MDMA nel giardino sul retro, ci ha fatto esplodere le pupille. Ci siamo baciati per ore di fila, beh, cos’era quello”. Un amore durato un sacco o iniziato tanto tempo fa “ti ho dato tutto quando avevo 17 anni”. Poco importa. Lorde ha riaperto le pagine del diario quindi, che più che diario possiamo dire anche qui manuale ma l’ambiente stavolta non c’entra: come si supera la vita da giovani? Bella domanda. Se le fa lei, te le fai anche tu. Bentornati nel suo casino interiore, fatto di feste, pilloline, visioni, malessere.
Prodotto da Lorde, Jim-E Stack e Dan Nigro, What Was That quindi sì, sembra proprio essere un ritorno alle origini. Ora come ora non sappiamo ancora se, dopo il brat dello scorso anno, questa sarà una Lorde Summer. In ogni caso preparatevi: se queste sono le premesse, tutto sarà emotivamente molto, molto intenso.