Durante l’incontro riservato alla stampa italiana, i volti di Mahmood e Blanco sembrano rilassati. Non c’è spazio per l’ansia da prestazione: il duetto che ha dominato Sanremo con Brividi è consapevole di poter giocare le sue carte e conquistare Eurovision. E del resto, anche se non dovessero vincere non sarebbe un dramma: «Ce lo chiedono spesso, ripetiamo sempre la stessa cosa: non temiamo nessuno, non abbiamo nemici, siamo in ottimi rapporti con tutti gli artisti in gara», precisa Blanco in risposta a una domanda su chi “temessero” maggiormente per la conquista delle posizioni apicali della classifica. «Non abbiamo paura di nessuno, soltanto di noi stessi».
Calma olimpica, dunque, anche se c’è spazio per qualche rito scaramantico. Mahmood ha infatti spiegato che, prima di salire sul palco, la liturgia è sempre la stessa: «Un bacio sulla guancia a Blanco e uno a Michelangelo (il produttore di Brividi, ndr)». L’autore di Soldi ha poi scelto di schivare ogni possibile riferimento alle polemiche che vedrebbero gli ucraini della Kalush Orchestra favoriti non tanto per meriti musicali, ma per quello che sta accadendo fuori dal palco: «Non credo a questa versione. Quando hanno suonato nella prima serata il pubblico era entusiasta. Credo che la canzone piaccia davvero».
Quanto all’articolo di El Mundo in cui il giornalista spagnolo Eduardo Alvarez ha scritto che i due cantanti potrebbero trionfare perché «icone di uno dei movimenti che seguono da vicino l’evento, come gli LGTBI+», Mahmood ha spiegato che «in questi giorni ho fatto un giro su Twitter. Gli spagnoli sono incazzati neri con noi. Non so cosa abbiamo fatto. Le persone ci vogliono etichettare, eppure quando ho fatto l’ultima data a Madrid non ho avvertito un clima del genere». Blanco, invece, ha scelto saggiamente la via della conciliazione, tagliando cortissimo: «Vorrei solo prendermi un bicchiere di vino con tutti».
Alla domanda sul futuro della loro collaborazione rispondono telegraficamente: non ne hanno idea, Mahmood sta scrivendo un nuovo album da solista, Blanco ancora no.
Totale silenzio stampa sull’outfit che sfoggeranno sabato sera. Nessuna anticipazione, anche se Blanco un sogno nel cassetto ce l’avrebbe: «Vorrei che suonassimo nudi con addosso solo un paio di calzini che ci coprono. Esattamente come i Red Hot Chili Peppers».